QUELLA FOGNA SOVRANISTA CHE DAREBBE DEL “COMUNISTA” ANCHE A BORSELLINO
TALMENTE IGNORANTI CHE NEANCHE HANNO CAPITO CHE I TRE MAGISTRATI DI AGRIGENTO NON SONO AFFATTO DI SINISTRA
Con i razzisti non mi metto neanche a discutere, non ho tempo da perdere. Non devo convincere nessuno, sento solo il dovere da “uomo di destra sociale” di raccontare fatti, denunciare mentalità , illustrare il clima che si respira.
Non faccio il samaritano, faccio politica da decenni con queste idee, conosco ambienti e persone, se uno vuole vivere nella fogna ha due alternative: continuare a sguazzarci (per interesse o coglioneria) o tirarsene fuori, non è problema mio, ma suo.
Il razzismo è trasversale: non è solo appannaggio di certa destra borghese “malpensante”, è diffuso anche nell’elettorato di certa sinistra populista (una volta si chiamava invidia sociale) e nell’elettorale attuale cinquestelle.
Si individua un nemico, si convince che sia la causa del vostro malessere, si istiga e si organizza l’odio, si raccolgono i frutti tra i coglioni che ci credono.
Nessuno si pone la domanda chi siano i manovratori esteri, chi la manovalanza italiana, da chi arrivano i finanzamenti.
Non sono tra i fessi che non si pongono la domanda su come mai certi personaggi, nonostante decine di denunce non abbiano mai fatto un giorno di galera perchè utili al sistema e ai servizi. Dejà vu.
Non sono tra i fessi che fingono di non sapere chi diffonde fake news a raffica da San Pietroburgo e dai siti di Bannon per scardinare l’Europa. Dejà vu
La mia destra è quella di Borsellino, quella della legalità , dei valori, del merito, dell’Europa nazione, dei diritti civili, della partecipazione agli utili dell’impresa, della comunità nazionale, della solidarietà sociale, dell’aiuto ai più deboli.
Dove non conta il colore della pelle, ma il cuore, il cervello, la capacità di sognare, di avere una visione del mondo, di pensare “oltre” gli interessi particolari.
Il razzismo non si combatte con il buonismo, ma contrapponendosi e restituendo i colpi con gli interessi. Fino a che è possibile nella piena legalità .
Se non vi fossero magistrati coraggiosi la mafia sarebbe ancora più diffusa, il razzismo ancora più esteso, il clima in Italia ancora più pesante.
Paolo Borsellino (la stella polare che la destra italiana non ha saputo cogliere) oggi sarebbe accusato di “essere comunista” da questi quattro coglioni da avanspettacolo che si sono scoperti “anticomunisti” quando il comunismo non c’e’ più e non si rischia più la pelle.
Paolo non guardava in faccia nessuno, non odiava nessuno, applicava la legge e difendeva lo Stato.
Come i magistrati di Agrigento che tutto sono salvo che di sinistra come qualche mentecatto sostiene. Come Pier Camillo Davigo, tanto per fare un altro nome.
C’e un nocciolo duro trasversale in Italia che resiste e ci mette la faccia, è il fronte di chi non molla sui valori.
E i valori e gli ideali motivano e portano in piazza dieci volte i numeri di chi “tiene famiglia e solido conto in banca”.
Ricordate quando Salvini chiede sui social “Io vado avanti, voi siete con me?”
Ecco, un giorno si volterà e non troverà nessuno.
Perchè si sono cacati addosso.
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