REDDITO CITTADINANZA, AVERE FAMIGLIA NON CONVIENE
IL PARADOSSO: INCORAGGIA L’ALLONTANAMENTO DA CASA DEI FIGLI SENZA REDDITO E LA PERMANENZA IN CASA DEI BAMBOCCIONI OCCUPATI
Per il reddito di cittadinanza avere famiglia non conviene.
Italia Oggi pubblica una serie di calcoli a cura di Daniele Cirioli che riguardano i rapporti tra familiari ai fini del calcolo della cifra che spetta ai nuclei.
Alla famiglia con genitori e un ï¬glio, in cui soltanto il papà lavori part-time per 5 mila euro annui, va un Rdc di 9.160 euro annui; separandosi, potrebbero ottenere altri 18.720 euro a titolo di Rdc: una somma ben superiore ai circa 11 mila euro di costi per le due nuove case in cui spostare la residenza. Mandando via di casa solo il ï¬ glio, il guadagno scenderebbe a poco più di 9 mila euro, anche in tal caso superiore ai 5 mila euro di costi per gestire la nuova casa.
Insomma, tenere unita la famiglia non paga: un controsenso in termini, però, se la famiglia può essere considerata ancora (e di sicuro lo è) il primo ammortizzatore sociale, perchè la convenienza è funzione inversa alla condizione di occupazione dei familiari (condizione di cui, peraltro, il Rdc si dice promotore).
Se nella stessa famiglia con genitori e ï¬glio fossero tutti occupati, allora non ci sarebbe alcuna convenienza a separarsi.
La famiglia incasserebbe un Rdc di 3.360 euro annui e, nel caso decidesse di separarsi, la situazione ï¬nale risulterebbe peggiore di quella di partenza con un esborso di 840 euro.
Paradossale l’effetto ï¬nale: incoraggiare l’allontanamento da casa e l’autonomia dei ï¬gli disoccupati; incoraggiare la permanenza in casa ai bamboccioni già occupati.
(da “NextQuotidiano”)
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