REDDITO CITTADINANZA, IL GRANDE BLUFF: 780 EURO LI VEDRANNO SOLO 450.000 FAMIGLIE
RAPPRESENTANO MENO DI UN DECIMO DEGLI AVENTI DIRITTO
Il reddito di cittadinanza si restringe mentre si avvicina al momento in cui il governo dovrà scoprire le carte e mostrare la legge (o il dl collegato, o il decreto legge) che sta annunciando da qualche mese e a cui i grillini hanno lavorato per qualche anno garantendo che avevano trovato tutte le coperture salvo poi spendere in deficit.
Il sussidio dovrebbe essere erogato complessivamente a 2,3 milioni di famiglie indigenti, ma i 780 euro pieni dell’assegno saranno erogati solo a 450mila soggetti, ovvero meno di un decimo degli aventi diritto.
Il numero di italiani che i centri per l’impiego dovranno seguire saranno circa un milione, e dopo le difficoltà per i 200mila assistiti dal REI si preannunciano molti problemi.
Saranno quattromila i nuovi assunti ma la cifra totale non è ancora stata fissata perchè c’è la trattativa con l’Europa in ballo. Spiega oggi Il Messaggero:
Durante il vertice a Palazzo Chigi il premier Giuseppe Conte e i suoi vice Luigi Di Maio e Matteo Salvini avrebbero concordato soltanto di ridurre i 9 miliardi di euro annui previsti per finanziare l’assegno contro la povertà .
Ma l’esponente grillino sarebbe fermo sull’idea di mantenere sia la data partenza già fissata, tra marzo e aprile, sia la platea dei beneficiari: cioè circa 6,5 milioni di persone, tra i cinque milioni di disoccupati e inoccupati e il quasi milione e mezzo di pensionati. Tradotto, gli assegni saranno meno pingui.
Si studia infine come definire le regole con le quali le Regioni devono assumere i 4mila addetti per i centri per l’impiego, il ruolo dell’Anpal e forse quello delle agenzie private nel processo di riqualificazione dei Cpi.
(da “NextQuotidiano”)
Leave a Reply