RIGOPIANO: MULTATO DI 4500 EURO PER AVER PORTATO FIORI AL FIGLIO MORTO, SIAMO UN PAESE RIDICOLO
IL PADRE DI STEFANO FENIELLO AVREBBE VIOLATO LA ZONA SOTTO SEQUESTRO: “PREFERISCO ANDARE IN CARCERE, I RESPONSABILI DELLE 29 VITTIME SONO TUTTI FUORI”
Voleva portare i fiori dove era morto il figlio Stefano, travolto nella tragedia dell’hotel di Rigopiano. Si è ritrovato sotto processo, condannato a pagare 4.550 euro per aver violato, il 21 maggio dello scorso anno, i sigilli giudiziari apposti per delimitare l’area dove il 18 gennaio del 2017, una valanga distrutte l’albergo a Rigopiano.
Alessio Feniello, originario di Valva, nel Salernitano, padre del 28enne Stefano, una delle 29 vittime di una delle tragedie più gravi causate da una slavina in Italia, non ci sta.
E sulla sua pagina Facebook ha raccontato la sua rabbia, il suo dolore, rifiutandosi di pagare
“Preferisco andare in carcere. Quelli che non hanno fatto niente per salvare 29 persone a Rigopiano stanno tutti ancora a piede libero io invece devo pagare? Cosa ne pensa il ministro Salvini”?
(da agenzie)
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