RITORNO DA URSULA
CONTE VEDE A BRUXELLES LA PRESIDENTE UE VON DER LEYEN… E MERCOLEDI PROSSIMO ARRIVA A ROMA MACRON
È passato poco più di un mese dal primo incontro tra il premier Giuseppe Conte e la presidente designata della Commissione europea Ursula Von der Leyen.
Eppure, dal punto di vista delle alleanze politiche, sembra trascorsa un’era geologica. Almeno nella forma, infatti, è un Conte radicalmente diverso quello che torna oggi a Bruxelles per incontrare – alle ore 10:30 in poi – la neo presidente Von der Leyen, il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, il presidente designato del Consiglio europeo Charles Michel e i presidenti uscenti di Commissione e Consiglio, Jean Claude Juncker e Donald Tusk.
È un Conte in versione rassicurante, libero dallo spettro di Matteo Salvini e forte della nomina incassata da Paolo Gentiloni agli Affari economici.
“L’Italia ora è cambiata, è un Paese più stabile, più ancorato all’Europa, più moderato, che intende offrire un contributo alle principali riforme della costruzione europea, in primo luogo revisione del patto di Stabilità e immigrazione, non è più il governo con Salvini”. Questo il messaggio cardine con cui il premier si ripresenta a Bruxelles come leader del nuovo governo M5S-Pd. Tra i dossier sul tavolo, la flessibilità e la questione migranti.
“Subito al lavoro: oggi sarò a Bruxelles dove si prospetta una giornata fitta di incontri con i vertici delle Istituzioni comunitarie”, scrive Conte su Facebook. “In Europa non abbiamo tempo da perdere, ritengo sia prioritario accelerare per raggiungere tre obiettivi fondamentali e strategici per l’Italia e gli interessi degli italiani: la modifica del Patto di stabilità a favore della crescita, il superamento del Regolamento di Dublino sui flussi migratori, un regime di misure e interventi straordinari che favoriscano la crescita e lo sviluppo del nostro Mezzogiorno”.
“Occorre sostenere gli investimenti – prosegue il post – a partire da quelli ambientali e sociali nell’ottica di uno sviluppo sostenibile che dia nuovo impulso al mercato del lavoro italiano, evitando un’impostazione di bilancio pro-ciclica non adeguata alle prospettive economiche del continente”. “Sul tema migratorio – aggiunge – intendo continuare a lavorare strenuamente per una gestione multilivello, strutturale e non emergenziale dei flussi migratori, e raggiungere un’intesa su un meccanismo automatico di sbarchi e redistribuzione, con un’efficace politica europea dei rimpatri. Quanto al nostro Mezzogiorno dobbiamo provare a ottenere dall’Europa il riconoscimento di uno statuto speciale per poter varare misure straordinarie per lo sviluppo”.
Per Conte, all’indomani del voto di fiducia in Senato, si apre una nuova stagione di impegni internazionali ad altissimo livello. Tra gli appuntamenti principali c’è quello fissato per mercoledì prossimo, 18 settembre, giorno della visita a Roma del presidente francese Emmanuel Macron.
ll leader francese – riferisce questa mattina l’Eliseo – avrà un “colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, seguito da una cena di lavoro con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in occasione del cambio di governo in Italia”. Sul tavolo, prosegue la presidenza francese, “i temi bilaterali ed europei, in particolare, le questioni economiche e migratorie”.
(da agenzie)
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