ROSY BINDI: “DE LUCA ERA SEGNALATO DALLA PROCURA, COSI’ SI DROGA IL RISULTATO ELETTORALE”
LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA: “IL CONSENSO RACCOLTO ALTERA IL RISULTATO, GLI STRUMENTI ESISTENTI SONO INSUFFICIENTI”
Cateno De Luca, il neo deputato regionale eletto in Sicilia nelle fila dell’Udc e arrestato per evasione fiscale a meno di 48 ore dal voto, “era un nome segnalatoci dal candidato Cancelleri, ma anche dalla prefettura e dalla procura competente”.
A riferirlo è la presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi, che parla di “fatto gravissimo”, aggiungendo: “È l’ennesima dimostrazione che gli strumenti di cui disponiamo per tutelare l’elettorato attivo e passivo nel nostro Paese sono insufficienti. Non solo per i tempi lasciati a disposizione delle commissioni elettorali per valutare la regolarità della situazione giuridica dei candidati, in base alle leggi, e in particolare alla legge Severino. Ma forse esiste anche una contraddizione all’interno della stessa legge per la distinzione tra incandidabilità ed ineleggibilità “.
Per Bindi “è evidente che chi è candidabile ma non eleggibile comunque droga il risultato delle elezioni, perchè il consenso raccolto, anche nel caso in cui la persona di fatto ineleggibile non venisse eletta, interviene ad alterare il risultato”.
“Questo – ha aggiunto – sono tutti aspetti sui quali la nostra Commissione interviene da tempo e ha già da tempo segnalato. Il legislatore deve intervenire”.
(da agenzie)
Leave a Reply