RUSPA E PASSERELLA, SGOMBERATA L’EX PENICILLINA A ROMA QUANDO ORMAI NON C’ERA PIU’ NESSUNO: “DOV’ERI PRIMA? L’AMIANTO CE LO LASCI?”
UNO SPIEGAMENTO DI AGENTI SUPERIORE A QUANDO E’ STATO ARRESTATO PROVENZANO PER IL SOLITO SPOTTONE DI SALVINI PAGATO DAI CONTRIBUENTI…I RESIDENTI: “IL SOLITO SHOW, ORA DORMIRANNO PER STRADA E NON CAMBIERA’ NULLA”
“Salvini, dove stavi prima? Mo che fai l’amianto ce lo lasci?”. E’ stato accolto così, il ministro dell’Interno Matteo Salvini al suo arrivo sulla Tiburtina questa mattina a Roma, dove dall’alba si sta svolgendo lo sgombero dello stabile dell’ex Penicillina. “Le istituzioni dovevano intervenire 30 anni fa quando questo posto è stato abbandonato – ha inveito un residente – qui c’è l’amianto in polvere e noi lo respiriamo tutti i giorni. E’ uno sgombero farsa, chi pagherà per questi veleni che respiriamo”.
“Orgoglioso di questo intervento di legalita’, pulizia e sicurezza atteso da anni” commenta Salvini con telecamere al seguito.
I blindati assieme alle pattuglie della polizia municipale sono arrivati all’alba per dare il via alle operazioni largamente annunciate nei giorni scorsi. Siamo a San Basilio, in un una delle periferie più degradate della capitale. VIa Tiburtina è stata chiusa e poi riaperta al traffico, disagi e code in mattinata sul Gra.
Davanti all’ingresso dell’edificio abbandonato si sono schierati blindati di polizia e carabinieri, insieme con alcune squadre dei vigili del fuoco. La macchina della sicurezza è imponente.Due gruppi di agenti in tenuta anti sommossa sono entrati nell’ex fabbrica farmaceutica, occupata da migranti provenienti dall’Africa ma anche da italiani. Le operazioni si sono concluse intorno alle 11.
Contestata anche la presidente del quarto municipio di Roma, Roberta della Casa, che ha raggiunto la struttura durante lo sgombero della struttura. “Sei venuta a fare passerella” hanno urlato i residenti.
Fischi anche per il segretario del romano del Pd Andrea Casu da parte dei militanti di Potere al Popolo “Avete governato per anni ed avete prodotto questa situazione, te ne devi andare via”, le frasi che gli sono state rivolte. Dalla situazione è nato un parapiglia e due persone hanno chiesto a Casu di allontanarsi per placare gli animi.
All’interno dell’ex fabbrica sono state trovate circa 40 persone. L’edificio, abbandonato da anni, era una delle occupazioni storiche della città . All’interno ci vivevano circa 400 persone, principalmente nord africani, ma anche famiglie di italiani. “Sono andati via tutti nei giorni scorsi – racconta un ragazzo senegalese – anche io ho dormito stanotte in strada”.
Stamattina all’alba su via Tiburtina c’erano diversi migranti che camminavano spingendo dei trolley. “Sono andati tutti via nei giorni scorsi” ha raccontato Diob, un senegalese che stamane all’alba si trovava all’esterno del civico 1040 di via Tiburtina.
“Salvini è andato via e non ha parlato con noi. Non sa come viviamo e dove andremo a dormire”. A parlare uno degli extracomunitari sgomberati a roma dall’ex penicillina sulla via tiburtina, a san basilio.
Il ministro dell’interno matteo salvini ha appena lasciato la struttura senza però incontrare gli occupanti: “non sa come viviamo, non sa dove andremo a dormire- ha detto- c’è solo una associazione che ci aiuta”.
Lui è da un anno e 5 mesi che viveva nell’ex fabbrica “e ora non so dove andare. È Un posto che non andava bene neanche per gli animali ma non avevamo altre soluzioni”.
“Guardate quante forze dell’ordine- accusa Chantal, romana, da sei mesi nella ex fabbrica- neanche per Provenzano ce n’erano così tanti”.
Continua Alessandro, un giramondo che si è trovato pure lui nello stabilimento: “ci hanno detto ‘o ve ne andate o ve ne andate’. Sono venuti con i manganelli. Ma se dovevano beccare droga o altro dovevano presentarsi a sorpresa, non annunciare lo sgombero una settimana prima”.
“Bravi, un altro show, lì dentro ormai non c’è più nessuno”, ha detto un’altra residente all’ingresso delle forze dell’ordine nello stabile.
“Ora sono cani sciolti – ha aggiunto un’altra signora – Prima almeno stavano lì dentro. Adesso devono trovargli un posto dove stare”.
(da agenzie)
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