SALVINI MINISTRO NEL GOVERNO DRAGHI?
SAREBBE UN BEL BIGLIETTO DA VISITA NOMINARE UN MINISTRO IMPUTATO IN DUE PROCESSI PER SEQUESTRO DI PERSONA AGGRAVATO… SECONDO “LA STAMPA” SALVINI DECIDERA’ SE DARE LA FIDUCIA O MENO IN BASE AL SUO INGRESSO O MENO NELL’ESECUTIVO
Ieri Salvini si era prodotto nell’ennesima acrobazia politica spiegando a SKyTg24 di voler governare con tutti: “Mi dispiace che ci siano alcuni che stanno ponendo dei veti sulla Lega. A me non interessa chi c’è dentro, io penso al bene del Paese” mentre poche ore prima aveva posto un veto netto ai 5 Stelle.
La Lega entrerà davvero nel governo Draghi? Se così fosse i rumors spiegano che ci sarebbero due ministeri pronti per il Carroccio.
Se per Repubblica i nomi designati sono quelli di Giorgetti e di Molinari La Stampa spiega che il leader della Lega potrebbe decidere se dare la fiducia a Mario Draghi o meno in base a un altro fattore. Il suo ingresso diretto nell’esecutivo:
Giorgetti teme che Salvini possa decidere all’improvviso di rimanere all’opposizione. Il segretario del Carroccio è spaventato dalla prospettiva di perdere consensi a destra, a favore di Giorgia Meloni, e di non avere abbastanza garanzie sui temi per lui identitari: immigrazione e pensioni. Per esempio, che farà Draghi di Quota100, una delle riforme più detestate dall’Europa? La risposta gliel’ha già fornita Giorgetti: perchè dovrebbe cancellarla proprio adesso, se scade tra un anno? Il leader sa che la maggioranza schiacciante del suo partito si è espressa a favore di Draghi, parlamentari, capigruppo, governatori del Nord, il veneto Luca Zaia in testa.
C’è un’enorme pressione da parte degli imprenditori e dei mondi economici vicini al Carroccio. E «all’apostolo delle èlite» (copyright Alessandro Di Battista) alla fine si sono convertiti persino gli ex no-euro leghisti come Alberto Bagnai e Claudio Borghi. Ma c’è anche un altro movente a determinare le scelte di Salvini: potrebbe essere lui in persona a entrare come ministro per la quota leghista, e non Giorgetti come sembra scontato ai più.
(da “NextQuotidiano”)
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