SALVINI SI RITIRA? LO HA CAPITO ANCHE “LIBERO”
LO DICIAMO DA TEMPO: SALVINI HA PAURA DI FARSI CONTARE A ROMA DOVE PRENDE PIU’ UOVA CHE VOTI
Mentre ogni giorno i media vanno dietro a un caratterista da avanspettacolo che, pur di acquisire titoli sui giornali, sarebbe disposto ad aprire persino l’impermeabile ai giardinetti, qualcuno si accorge della reale strategia della Lega a Roma.
Come sosteniamo da tempo, oggi anche “Libero” titola “Salvini, mossa estrema: si ritira?”.
Non è certo una novità , noi lo scriviamo da tempo, la strategia è in atto per una serie di ragioni.
In primo luogo a Salvini di Roma non frega nulla, il che è risaputo, basta conoscere l’ambiente.
In secondo luogo, se la Lega è in fase calante a livello nazionale ed ormai sotto la soglia del 14%, a Roma la situazione è tragica: una Lega spaccata in due, tra espulsioni e vendette, con personaggi riciclati e poco credibili, è data tra il 2% e il 3%.
In pratica non conta una mazza all’interno del centrodestra, dove Meloni e Marchini veleggiano oltre il 10% e persino Storace prenderebbe il doppio dei voti di Salvini.
Preso atto di questo, si capisce perchè Salvini abbia voluto “minare” la coalizione, cambiando parere ogni giorno.
Prima Bertolaso sì e poi no, prima “sentiamo i romani” con le primarie taroccate poi “facciamo altre primarie”, fino a “si presenti la Meloni” (che non ha alcun intenzione di intestarsi la sconfitta).
Scopo finale, far saltare il banco e poter fare l’offeso fino alla fatidica frase: “allora non ci presentiamo” (come se la cosa fregasse a qualcuno).
Così la lista non ci sarebbe e neanche la percentuale da prefisso telefonico.
Aggiungiamo: volete vedere che magari arriva un invito a votare Marchini, così si può rifugiare dietro la percentuale di Alfio e dire che il merito è suo?
In realtà la Lega ha due suoi candidati solo a Bologna e a Novara: non gli rimane che fare il tifo per la ex “zecca rossa” Borgonzoni, quella che ha frequentato i centri sociali per anni e che viene definita “la sindachessa della fattanza” (alla vostra deduzione capire il motivo).
Magari ve lo spiegherà “Libero” dopo la batosta elettorale del centrodestra a Bologna (dove Salvini si è ben guardato da reclamare le primarie, visto che il candidato era il suo).
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