SBARCHI PROFUGHI, VINCE L’IPOCRISIA: NIENTE PIU’ SOCCORSI IN ACQUE INTERNAZIONALI
O USERANNO IMBARCAZIONI PIU’ GRANDI E ALLORA ARRIVERANNO LO STESSO, O LI LASCEREMO AFFOGARE FUORI DALLE NOSTRE ACQUE TERRITORIALI: CI VOLEVA ALFANO PER PROPORRE UNA SOLUZIONE DEL GENERE… NESSUNO CHE PARLI DI CAMPI DI ACCOGLIENZA IN LIBIA E AMMISSIONE CONCORDATE NEL NUMERO
Il vertice di ieri a Bruxelles tra il ministro dell’Interno Angelino Alfano e il commissario Ue agli Affari interni Cecilia Malstroem s’è concluso con la decisione che il pattugliamento del Mediterraneo, nel Canale di Sicilia, sarà fatto sotto la regia dell’Ue, con un’operazione che si chiamerà “Frontex Plus” che partirà alla fine di novembre.
La novità consiste nel fatto che la missione Ue non si spingerà più in acque internazionali.
«A ”Frontex Plus – spiega Michele Cercone, portavoce della Malstroem – spetta la sorveglianza delle frontiere, quindi si articolerà all’interno delle acque marittime italiane (ed in questo caso anche europee), diversamente da Mare Nostrum che si estende anche in acque internazionali ».
L’operazione europea, in sostanza, non si spingerà più in acque internazionali incontro ai barconi per soccorrerli, ma aspetterà , ammesso che tutte ci arrivino, che si avvicinino e interverrà solo quando questi entreranno in acque italiane.
Le regole di ingaggio di Frontex-plus, fanno sapere i vertici del Viminale, non saranno più, dunque, quelle di Mare Nostrum che ha una finalità umanitaria: evitare il più possibile le morti durante la traversata dalle coste libiche alle nostre.
Le navi di Mare Nostrum, oggi, non appena intercettano una “carretta del mare” anche in acque internazionali, le vanno incontro, soccorrono i migranti, li ospitano a bordo e li trasportano in Italia.
«“Frontex Plus” – fanno sapere i vertici del Viminale – avrà un compito diverso, quello istituzionale, ovvero il pattugliamento delle frontiere di mare a Sud dell’Europa».
E se incontrerà un’imbarcazione di migranti? «Si applicheranno le regole del diritto del mare». “Frontex Plus” non andrà incontro ai migranti per soccorrerli. Ma ripristinerà il protocollo vigente prima della missione umanitaria. Prima di Mare Nostrum si aspettava l’avvicinamento dei barconi alle coste. Malta e l’Italia coordinavano i soccorsi ordinando alle navi mercantili di passaggio più vicine le operazioni di primo soccorso.
L’accordo di ieri, tuttavia, è solo l’inizio.
Nei prossimi giorni sarà spedita una lettera a firma Alfano- Malstroem indirizzata a tutti gli Stati membri per invitarli a partecipare, in base al principio della solidarietà , con navi, mezzi e soldi a questa nuova operazione.
«Lavoreremo – sottolinea il sottosegretario Sandro Gozi – affinchè tutti i Paesi Ue manifestino la loro solidarietà ».
E sarà un lavoro diplomatico delicato visto che, come rivela la stessa Malstroem, «dei 28 Stati membri dell’Ue, solo 10 accettano profughi in cifre importanti».
Alberto Custodero
(da “La Repubblica”)
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