SCELTA CIVICA SI ALLEA CON RENZI, LA GRANDE CONVERGENZA PARTE DA FIRENZE
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Le prime concrete tracce d’avvicinamento fra Scelta Civica e Matteo Renzi arrivano da Firenze. Il segretario del Pd ha annunciato che proverà a fare il bis da sindaco e ha spiegato che, oltre ai Democratici, “ci saranno anche liste civiche a supporto della mia candidatura”.
Un’occasione che il partito fondato da Mario Monti non si è lasciata scappare.
I vertici locali aderiscono al progetto lanciato da Renzi e lasciano intravedere la possibilità che a Firenze possa nascere un governo Pd-Scelta Civica non dettato dalle contingenze delle larghe intese ma da un’idea precisa.
“Scelta Civica è contenta della ricandidatura di Matteo Renzi, – dice il neocoordinatore fiorentino Mattia Alfano — che ha ben lavorato a Firenze. Noi siamo pronti a collaborare al progetto del sindaco con una lista in appoggio che mantenga le prerogative di Scelta Civica e cioè professionisti giovani, preparati, privi di esperienza politica”.
E il responsabile nazionale Diritti Civili Giuliano Gasparotti: “Firenze già da queste amministrative deve essere laboratorio politico nazionale. Proviamo a mettere insieme le migliori energie, idee e persone per costruire da Firenze un Fronte degli Innovatori”.
Ma che cosa sta succedendo fra Renzi e Scelta Civica?
I rapporti si stanno intensificando. Tracce più o meno piccole si trovano in alcuni movimenti e dichiarazioni degli ultimi giorni.
E anche dalle parti di Sc il “verso” sta cambiando. La scelta di Andrea Romano neocapogruppo alla Camera è favorevole al sindaco di Firenze.
L’ex direttore di Italia Futura già ai tempi di Mario Monti era considerato il più vicino a Renzi, una sorta di capo dei “criptorenziani” di Sc. Non è difficile ipotizzare che le cose possano evolversi nei prossimi mesi.
Tuttavia, come spiega il deputato Dario Nardella, uno degli uomini di fiducia del sindaco di Firenze, la concretezza di questo rapporto andrà misurata anche sul terreno delle riforme istituzionali.
“Il segnale che arriva da Firenze è in sintonia con una serie di segnali che arrivano da Roma. C’è effettivamente una congiuntura. Firenze è il primo esperimento concreto di collaborazione forte, reale, tra Scelta Civica e Pd”.
Peraltro, le proposte che Renzi avanza “in molti aspetti sono condivise da Sc, sul fronte della liberalizzazioni e sul fronte della lotta alla burocrazia.
Sono aspetti su cui Sc si è soffermata”. Ma il terreno principale a Roma saranno le riforme istituzionali.
“La concretezza di questa congiuntura la potremo verificare rapidamente sulla legge elettorale e sull’abolizione del bicameralismo, anche se qui ci sono più distanze, Scelta Civica propende per sistemi a base proporzionale”.
Insomma il percorso sarà graduale, perchè i parlamentari di Scelta Civica aspettano il neosegretario del Pd al varco, vogliono vedere quanto saranno innovative davvero le sue proposte.
Intanto però il deputato scrittore Edoardo Nesi è già passato con il segretario del Pd.
Pietro Ichino apre al job act, ma aspetta di vedere la proposta definitiva, Mario Monti — con cui Renzi tiene un canale aperto — si era molto complimentato all’indomani della vittoria alle primarie, “la vittoria di Matteo Renzi può certamente segnare una svolta nell’azione di Governo e dare slancio alle riforme politiche, sociali ed economiche per cui Scelta Civica è nata e per le quali, oggi, in modo più coeso e deciso di prima, si sente impegnata”.
Monti si era spinto oltre: “Scelta Civica offrirà al nuovo segretario democratico una vera disponibilità sui provvedimenti concreti, sulle priorità e sulla tempistica delle riforme nell’ambito della nuova maggioranza”.
Come sul lavoro: “Renzi sposa la posizione di Scelta Civica — ha spiegato Monti — serve entro pochi mesi il codice del lavoro semplificato”.
E secondo la vicepresidente di Sc e sottosegretaria al Ministero dei Benei Culturali Ilaria Borletti con Renzi si può “intraprendere insieme il percorso di riforme”, a partire appunto dal “superamento del bicameralismo perfetto” e dalla “riduzione del numero di parlamen
tari”. Insomma, tutte proposte che Sc è disponibile a votare insieme a Renzi in Parlamento.
David Allegranti
(da Huffingtonpost“)
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