SCHLEIN LANCIA OGGI IL CODICE ETICO PER I CANDIDATI: RICHIESTO CURRICULUM, CASELLARIO GIUDIZIARIO, CERTIFICATO PENALE, AUTODICHIARAZIONE DI IMPEGNO A DENUNCIARE CASI DI VOTO DI SCAMBIO E ILLEGALITA’, TENTATIVI DI CORRUZIONE E CONCUSSIONE
IN CAMPANIA VIGILERA’ L’EX PROCURATORE NAZIONALE ANTIMAFIA ROBERTI
Al via un codice di autoregolamentazione per i candidati alle elezioni, Il Partito democratico presenterà oggi, a una riunione regionale di partito, un documento che è in lavorazione da tempo e non è legato all’attualità, ma arriva proprio quando i dem sono scossi da diverse inchieste che toccano, direttamente o indirettamente, esponenti del Pd.
Dal caso della provincia di Bari, dove gli inquirenti avrebbero rivelato un sistema di voto di scambio articolato e utilizzato in diverse occasioni (anche per eleggere l’assessora regionale Anita Maurodinoia, poi entrata nel Pd), fino a quello di Torino, dove un’altra inchiesta riguarda lo storico esponente del Psi e del Pd Salvatore Gallo, padre del consigliere regionale dem Raffaele Gallo, che ha ritirato la sua candidatura alle europee. Una situazione che, tra l’altro, ha ulteriormente complicato i rapporti con Giuseppe Conte e il Movimento 5 stelle.
Cosa c’è nel codice di autoregolamentazione per i candidati del Pd
Come anticipato da Ansa, il codice di autoregolamentazione è stato stilato dal commissario dem per la Campania, Antonio Misiani, e dai segretari provinciali del partito.
Lo stesso Misiani ha detto esplicitamente che “queste regole rigide che intendiamo applicare ora in Campania a tutti i candidati delle prossime amministrative e che in parte erano già state sperimentate per le comunali a Napoli, potranno essere estese in ogni luogo dove potrebbe rendersi necessario”, inclusi Bari e Piemonte. Il codice in sé è una sorta di modulo che chiunque voglia candidarsi con il partito deve compilare, assicurando alcune precise condizioni di trasparenza.
Innanzitutto, per candidarsi bisognerà inviare non solo il proprio curriculum, ma anche il casellario giudiziario e il certificato penale, per assicurare che non ci siano né condanne né indagini a carico. Ci sarà poi un’autodichiarazione con cui ci si impegnerà a denunciare tutti gli eventuali casi di condizionamento del voto, di voto di scambio o di intimidazione visti durante la campagna elettorale, oltre ai tentativi di corruzione e concussione durante il proprio mandato. Bisognerà anche impegnarsi per rispettare i meccanismi di trasparenza amministrativa. Le priorità dovranno essere l’educazione alla legalità, la povertà educativa e – soprattutto per i candidati campani – il riuso dei beni confiscati alla camorra.
Bisognerà poi firmare un codice etico, dichiarare di non essere ‘incandidabili’ secondo gli standard del codice nazionale antimafia e dichiarare subito eventuali cambiamenti in questa situazione.
Per la Campania, sempre secondo quanto riportato da Ansa, l’applicazione del codice sarà gestita dall’europarlamentare Franco Roberti, ex magistrato ed ex procuratore nazionale antimafia.
(da Fanpage)
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