“SE QUESTE SONO LE LISTE, CE NE ANDIAMO DA SOLI”: I SOCIALISTI ALL’ATTACCO DI BERSANI
NENCINI: “NON FACCIAMO GLI OSPITI A CASA DI NESSUNO, MANCA UNA RAPPRESENTANZA EQUILIBRATA SUL TERRITORIO”… TENSIONE ANCHE IN SARDEGNA: IL PRESIDENTE DEL GRUPPO PD SI DIMETTE: “NON RISPETTATO IL RISULTATO DELLE PRIMARIE”
“Noi non facciamo gli ospiti in casa di nessuno. L’ipotesi di una lista Pd-Psi, nel nome del socialismo europeo, era supportata da un orizzonte politico condiviso e da una rappresentanza equilibrata nei territori. Se vengono meno questi presupposti, e non per colpa nostra, ognuno per conto proprio”.
Lo afferma il segretario del Psi, Riccardo Nencini, che ha convocato d’urgenza la segreteria nazionale e i segretari regionali del partito.
Si deciderà se iniziare la raccolta firme per presentare le liste.
Secondo quanto si apprende, il partito guidato da Nencini aveva stretto un accordo con il Pd che prevedeva – spiegano dal Psi – una decina di parlamentari eletti. Viceversa, dalla composizione delle liste, i posti riservati alla quota socialista sarebbero soltanto tre.
Per questo Nencini e il Psi starebbero valutando l’ipotesi – non agile, nè facile, dicono ancora al partito – di presentare le firme.
Tensione in Sardegna.
Polemiche anche in Sardegna dove il presidente del gruppo del Partito democratico nel Consiglio regionale, Giampaolo Diana, ha annunciato le proprie dimissioni in segno di protesta contro le decisioni della Direzione nazionale sulla composizione delle liste per le elezioni politiche alla Camera e al Senato: “Nelle prossime ore comunicherò al Gruppo consiliare le mie dimissioni da capogruppo Pd – ha detto -. Il voto delle primarie non è stato rispettato e credo che la Sardegna debba cercare, anche in queste ore di modificare quella decisione”.
Da Roma sono stati infatti indicati alcuni nomi nella lista sarda e in questo schema resterebbero fuori dalla possibilità di ottenere un seggio nell’isola altri aspiranti che avevano superato la prova delle primarie.
(da “La Repubblica”)
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