SI O NO AL RECOVERY, LITE NEL GRUPPO SOVRANISTA A BRUXELLES
IL GRUPPO E’ SPACCATO
Domani prima cartina di tornasole per la Lega, visto che al Parlamento europeo si vota il regolamento che istituisce il Recovery, sul quale in precedenza la Lega si era astenuta. Il gruppo al momento è spaccato tra chi vuole continuare ad astenersi e chi, nel nome del futuro governo Draghi, voglia votare a favore.
I 5S hanno lanciato un appello con un comunicato in cui auspicano che tutti i partiti italiani votino a favore nell’interesse nazionale. La capogruppo di Forza Italia alla Camera, Mariastella Gelmini, auspica “che anche la Lega possa dare il suo via libera al Regolamento perchè è essenziale che nel 2021 arrivi la prima tranche del Recovery fund”. Fdi invece si asterrà ancora.
La Lega deciderà dopo aver incontrato Draghi
“Parlamentari, economisti e tecnici della Lega sono al lavoro in queste ore in vista del voto sul Recovery Fund previsto per domani sera. La Lega, che si astenne sul documento in commissione ai tempi del governo Conte, attende l’incontro col professor Draghi previsto per domani prima di prendere la decisione definitiva”.
E’ quanto trapela da fonti della Lega di Bruxelles. “Se invece dell’austerity praticata in passato si passasse ad una fase di investimenti, di crescita e di rilancio economico, senza aumento di tasse ma liberando energie e risorse in ambito pubblico e privato, lo scenario cambierebbe completamente”, sottolineano le stesse fonti leghiste.
Il futuro politico di Mario Draghi, unito al suo passato da presidente della Banca centrale europea, hanno innescato uno scontro interno al gruppo Identità e democrazia (Id) al Parlamento europeo, la compagine che tiene assieme i tedeschi di Alternative fur Deutschland e gli italiani della Lega. Jorg Meuthen, vice presidente del gruppo parlamentare ed esponente dell’Afd, venerdì scorso ha accusato il premier incaricato di essere “il grande maestro in materia di debiti” al quale “si affida” lo Stato italiano per “rendere felici gli italiani con i tanti miliardi” che dovrebbero arrivare con il Recovery fund.
Draghi è “l’uomo che ci ha portato una politica della Bce completamente sbagliata, responsabile dell’eccesso incontrollato di denaro nell’eurozona”, ha attaccato il sovranista tedesco. “Dovrebbe ora essere il grande salvatore dell’Italia? Questo è uno scherzo, anche se molto brutto, di cui i tedeschi, che devono pagare in larga misura l’intero conto, non potranno ridere”, ha rincarato.
“Non è il momento delle polemiche”, ha risposto oggi Marco Zanni, presidente del gruppo Id ed eurodeputato della Lega.
(da “Huffingtonpost”)
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