SICILIA, IL VOTO CONSOLIDA L’ASSE PD-M5S NEI GROSSI COMUNI
ESULTANZA DI LETTA E CANCELLERI, NEL CENTRODESTRA INIZIA LA RESA DEI CONTI
Una settimana dopo la tornata elettorale nelle grandi città della penisola, il centrosinistra si prende qualche soddisfazione nei grossi centri anche in Sicilia, dove si è votato in 42 comuni, tredici dei quali al di sopra dei 15mila abitanti.
L’alleanza tra Pd e M5S imprime una svolta a Caltagirone, grosso centro del Catanese, amministrato fino a oggi da Gino Ioppolo, fedelissimo del presidente della Regione Nello Musumeci: vince Fabio Roccuzzo con il 53,8 per cento.
Nel Ragusano, si va al ballottaggio a Vittoria ma Francesco Aiello, candidato del Pd, è al 39,1% delle preferenze.
La gara potrebbe rivelarsi molto dura per lo sfidante, Salvatore Sallemi, candidato di Fratelli d’Italia, poiche’ gli altri candidati sindaci provengono dal centrosinistra.
L’esito di questo voto spinge molti esponenti siciliani del centrodestra a restare in silenzio e a non commentare il voto.
Così, se per Italia Viva, è Davide Faraone, braccio destro di Renzi, nell’isola, e sottolineare “un ottimo risultato” per il partito, è Enrico Letta, segretario del Pd, a mettere il sigillo con una dichiarazione su Twitter: “Vinciamo anche in Sicilia e Sardegna. I dati del primo turno delle elezioni tenutesi ieri e oggi in vari comuni nelle due regioni amministrate dalla destra stanno confermando e rafforzando il quadro nazionale di domenica scorsa. Avanti!”.
Il sottosegretario del M5s alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, afferma: “Risultati entusiasmanti per il M5s in Sicilia: ad Alcamo, Favara e Caltagirone si va verso vittoria al primo turno. San Cataldo e Lentini al ballottaggio. Questo dimostra la grande capacità di fare sinergia sui territori e rafforzare, passo dopo passo, l’asse innanzitutto con il Pd e con altre forze di sinistra e civiche”.
E nel centrodestra inizia già la resa dei conti: “L’esito delle amministrative in Sicilia – dice il capogruppo di Fdi al Comune di Palermo, Francesco Scarpinato – dimostra in modo lampante quanto sia determinante il ‘fattore tempo’, infatti, bisogna arrivare all’appuntamento elettorale con un centrodestra forte e coeso, candidati credibili e scelti in largo anticipo così da poter essere conosciuti dall’elettorato”.
(da agenzie)
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