SILVIO COME UN IMAN: CON L’INTEGRALISTA MULLAH OMAR-ONI CI VUOLE PORTARE AL MARTIRIO INTERNAZIONALE
SUI RESPINGIMENTI ABBIAMO TORTO MARCIO: ECCO COSA DICONO LE LEGGI INTERNAZIONALI… BASTA BRUTTE FIGURE E LEGGI DISCRIMINATORIE … PENSAVAMO CHE IL PROBLEMA DEI BARBONI FOSSE DI POLITICA SOCIALE E SANITARIA, SCOPRIAMO CHE E’ DI ORDINE PUBBLICO… DOPO I PRESIDI SPIA E MEDICI DELATORI, A QUANDO L’ELENCO DEI CLOCHARD DA COSPARGERE DI BENZINA?….LA DESTRA VERA, QUELLA SOCIALE, ALLE RONDE LEGHISTE OPPONGA LE RONDE DELLA SOLIDARIETA’
Partiamo da una premessa: noi siamo per garantire a tutti pari dignità e diritti e per il rispetto delle leggi. Lo ripetiamo: in Italia ci sono attualmente 3.700.000 stranieri che lavorano onestamente e contribuiscono in maniera determinante al Pil del nostro Paese, oltre a 200.000 imprese gestite da immigrati.
Vi sono poi 560.000 irregolari che lavorano in buona parte in nero perchè abbiamo sbagliato il calcolo dei flussi, altrimenti sarebbero regolarizzabili da subito. Molti loro datori di lavoro non aspetterebbero altro.
Che senso ha, di fronte ad es. a 200.000 badanti che già assistono i nostri anziani, che il governo sancisca che il fabbisogno di badanti sia di 100.000 unità e regolarizzi solo queste? Pura follia ideologica.
Altra realtà : tra questi 560.000 ci sono sicuramente un 80.000 che sono dediti alla microcriminalità . Qualcuno li va a cercare? No, solo dopo che hanno commesso un crimine efferato, prima mai. Quando le forze dell’ordine fermano un clandestino che succede?
Gli danno un foglio di via, pregandolo cortesemente di andarsene dall’Italia entro 5 giorni, cosa che ovviamente non fa nessuno.
In altri Paesi viene caricato su un aereo ( vedi Francia) e rispedito a casa. Da noi no, perchè lo Stato non ha i soldi per pagargli il biglietto aereo di sola andata, quelli che abbiamo li spendiamo per regalare 5 miliardi di euro a Gheddafi per farci prendere per il culo.
La differenza tra la nostra impostazione e quella del Governo è che noi vogliamo mandare a casa subito solo chi delinque e non chi lavora magari in nero onestamente o che ha diritto a vedere esaminata la sua richiesta di asilo politico.
In secondo luogo noi non guardiamo al colore della pelle come qualcuno invece fa.
Siamo convinti che se le forze dell’ordine venissero messe nelle condizioni di operare ( ed essere pagate come meritano) in 60 giorni si farebbero rientrare al loro Paese migliaia di clandestini dediti a reati.
Contestualmente andrebbero regolarizzati coloro invece che vivono onestamente.
Punto.
Chiarito questo, diciamo che sulle polemiche nate in seguito al “respingimento” dei due barconi verso la Libia, ha ragione l’Onu e l’Italia ha torto marcio.
Leggi alla mano: il respingimento di rifugiati o richiedenti asilo è tassativamente vietato dagli obblighi internazionali che scaturiscono dalla Convenzione sui Rifugiati del 1951 e dal Protocollo del 1967, dalla Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici, dalla Convenzione Onu contro la Tortura e dalla Convenzione Europea della Protezione dei diritti umani ( vi risparmiamo i dettagli degli articoli).
L’obbligo di non-respingimento per gli Stati non comporta alcuna limitazione geografica e si applica a tutti gli agenti statali.
L’obbligo di non respingere un rifugiato o un richiedente asilo vieta non solo l’espulsione dal territorio di uno Stato, ma anche il respingimento alle frontiere dello Stato o il rinvio o accompagnamento verso il luogo di temuta persecuzione.
Nel caso di viaggio mare, si applica all’interno delle 12 miglia di acque territoriali, nelle acque contigue, in mare aperto e nelle acque costiere di Paesi terzi. Nessuna distinzione.
Vietato quindi respingere senza prima aver esaminato, caso per caso, le richieste di asilo.
Anche il rinvio indiretto verso un Paese terzo che potrebbe poi inviare la persona verso il Paese di temuta persecuzione è tassativamente vietato. Entrambi i Paesi sarebbero condannabili.
Prendiamo atto che qualcuno ha voluto forzare la situazione per motivi elettorali e indegnità morale, visto le conseguenze che potrebbe aver arrecato a un perseguitato politico, costretto a tornare al proprio Paese. Si sta giocando sulla pelle di esseri umani.
Nelle stesse ore stanno passando alla Camera, per poi ritornare al Senato, le norme del “pacchetto sicurezza”, alcune insignificanti, poche regolari, alcune ridicole, altre indegne di un Paese civile. Targate Lega, con mal di pancia di altre centinaia di deputati del Pdl, costretti a sentire la predica del mullah Omar-oni col turbante verde e complicità di Silvio in meditazione post-Casoria.
A parte le ridicole ronde, fa spicco anche la schedatura dei barboni.
Pensavamo che la loro fosse una materia di pertinenza dei servizi sociali, del dicastero della solidarietà sociale, della Sanità magari: abbiamo scoperto che è un problema di ordine pubblico. Forse di decoro urbano?
Dopo i presidi spia e i medici delatori ( rintuzzati), forse che l’elenco dei clochard e la loro ubicazione sia necessaria a qualcuno per cospargerli a tempo debito di benzina?
Stiamo dando al mondo una pessima immagine, altro che G8, finiremo in fondo alla statistica delle nazioni che garantiscono i diritti fondamentali dell’uomo di questo passo.
Nessuno che abbia il coraggio di dire che il popolo italiano di centrodestra aveva votato per ben altro, per una società più giusta, per pari opportunità , per il rispetto dei più deboli, per una politica sociale.
Coi voti di qualche forcaiolo razzista , “coglione a casa sua”, non si sarebbe eletto neanche un amministratore di condominio, altro che un premier.
Che la destra sociale si organizzi: alle ronde becere si contrapponga l’autorità dello Stato e insieme le ronde della solidarietà che assistano chi ha bisogno.
Sarebbe una contrapposizione vincente di cui parlerebbe la stampa internazionale: a chi pensa in negativo, contrapporre in ogni città una destra sociale che dona solidarietà e rispetto per tutti, aiuto e assistenza.
Una destra vera, pulita, onesta, una destra di popolo che regala un sorriso a chi soffre, di qualsiasi credo politico e religioso, di qualsiasi etnia.
Una destra che non chiede documenti e che gira armata solo di un grande amore per il proprio popolo.
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