SONDAGGIO PAGNONCELLI: EFFETTO LETTA, IL PD A DUE PUNTI DALLA LEGA, CONTE FA RISALIRE IL M5S, CALA LA LEGA, GRADIMENTO DRAGHI CROLLA DI 7 PUNTI
LEGA 22,5%, PD 20,3%, M5S 18%, FDI 17,2%, FORZA ITALIA 7,6%, AZIONE 2,7%, ITALIA VIVA 2,2%, SINISTRA ITALIANA 2%, + EUROPA 1,5%, MPD 1,2%
Lo scenario politico dell’ultimo mese è stato segnato da cambiamenti molto significativi e gli ultimi sondaggi registrano alcune novità rilevanti, con il rafforzamento di Pd e M5S e un calo del consenso per il Governo Draghi.
La rilevazione Ipsos per il Corriere della Sera mostra orientamenti di voto in sostanziale stabilità per i partiti di centrodestra, a fronte di un aumento di M5S e Pd.
In dettaglio, la Lega si conferma al primo posto con il 22,5% (-0,5 rispetto a febbraio) delle preferenze, seguita dal Pd che si attesta al 20,3% (+1,3) e dal M5S al 18% (+2,6) che scavalca FdI, stabile al 17,2%, come pure stabile risulta Forza Italia con il 7,6%.
Tra le forze minori si segnalano il sorpasso di Azione (2,7%) su Italia Viva (2,2%), l’aumento del divario tra Sinistra italiana (2%) e Articolo 1 (1,2%) dopo la separazione, e la flessione di + Europa (1,5%), dopo l’uscita di Emma Bonino.
Significativo anche l’orientamento nei confronti del Governo Draghi. L’apprezzamento dell’esecutivo e del presidente Draghi, pur mantenendosi su livelli elevati, risulta in flessione: rispetto ai valori registrati all’insediamento, l’indice di gradimento diminuisce di 6 punti per il Governo (da 62 a 56) e di 7 punti per il premier (da 69 a 62).
Una sorta di “rimbalzo tecnico”, spiega Nando Pagnoncelli sulle colonne del Corriere, che, non a caso, risulta più accentuato nelle aree geografiche che avevano manifestato il consenso più alto (Nordest e Centronord).
Il calo risulta inoltre più rilevante presso due gruppi sociali distinti, il primo caratterizzato dagli individui di condizioni economiche elevate, laureati, ceti dirigenti o impiegatizi (presumibilmente perplessi sulla squadra di governo e delusi per il condono fiscale), il secondo composto da persone di condizioni economiche basse o medio basse, lavoratori autonomi, ceto operaio, dipendenti con contratti a termine o occasionali (deluse sul fronte dei sostegni e delle misure restrittive).
Il calo, inoltre, è più accentuato tra gli elettori del Pd, del M5S e di FdI mentre il consenso risulta stabile tra gli elettori della Lega e di Forza Italia.
(da “Huffigntonpost”)
Leave a Reply