SONDAGGIO PIEPOLI: M5S 34%, LEGA 19,5%, PD 17,5%, FORZA ITALIA 14%, FDI 3,5%
RISPETTO A UNA SETTIMANA FA SCENDE IL M5S, SALE FORZA ITALIA… NESSUNA MAGGIORANZA POSSIBILE NEANCHE SE SI RIVOTASSE OGGI
Siamo alle battute finali di un’apparente groviglio istituzionale: tutti contro tutti nella definizione di chi comporrà il nuovo governo.
Dalla nostra ultima rilevazione si ricavano più «no» che «sì».
Ad esempio, «no» al governo espressione di una personalità al di sopra dei partiti proposta dal capo dello Stato.
Questo «no», pronunciato da due terzi degli intervistati, mette in luce la forte presenza dei partiti nella mente dell’opinione pubblica.
Nel caso anomalo in cui il presidente della Repubblica scegliesse un nome fuori dai partiti, gli intervistati preferirebbero a tutti l’attuale presidente del Consiglio Paolo Gentiloni a conferma del buon lavoro svolto.
Si tratta, però, di una “scelta marginale” voluta da tre italiani su 10, cioè da una minoranza del Paese.
Quanto a Roberto Fico, attuale presidente della Camera, la scelta del capo dello Stato di affidargli un pre-incarico esplorativo per la formazione del nuovo governo è stata accolta in maniera positiva: più di metà degli italiani approva l’indicazione di Sergio Mattarella.
Roberto Fico sembra la persona giusta anche per altre ragioni: è giovane, attivo, determinato, viene avvertito vicino alla gente e soprattutto onesto, una figura vissuta come un naturale “amico di famiglia” a cui la maggioranza degli italiani stringerebbe volentieri la mano.
Ma non sono molti quelli che ripongono fiducia nel compito assegnato a Fico: solo quasi 3 italiani su 10 sostengono che riuscirà a formare un Governo che duri fino a fine legislatura.
Nel nostro sondaggio poi abbiamo provato a testare in termini di gradimento altre due ipotesi: la prima riguarda la riconferma di Paolo Gentiloni alla guida dell’esecutivo, la seconda prevede l’affidamento dell’incarico per la formazione del governo a Luigi Di Maio.
Quattro italiani su 10 gradirebbero la riconferma dell’attuale premier contro il 45% che vorrebbe il leader grillino alla guida del governo.
Quanto alla probabilità di riuscire a formare un esecutivo, gli italiani sostengono che il compito sia più semplice per Di Maio.
Per provare a capirne di più abbiamo rivolto un’ulteriore quesito su quello che gli addetti ai lavori chiamiamo «overall preference dei candidati»; abbiamo cioè sottoposto la seguente domanda: «Tra Roberto Fico, Paolo Gentiloni e Luigi Di Maio, chi preferirebbe come presidente del Conisglio alla guida del nuovo governo?». L’opinione pubblica sembra spaccarsi tra Paolo Gentiloni (37%) e Luigi Di Maio (35%), che godono entrambi anche di un buon livello di fiducia personale rispettivamente 46% e 43%.
Come di consueto infine abbiamo rilevato anche le «intenzioni di voto» (questa è la sesta a partire dal giorno dopo le elezioni). Il risultato è un’ulteriore conferma del responso elettorale del 4 marzo.
Il centrodestra si conferma come primo raggruppamento con un percettibile incremento delle intenzioni di voto per Forza Italia nell’ultima settimana.
Il M5S si conferma primo partito ma scende dello 0,5% negli ultimi sette giorni. Quanto al Partito democratico, registra la perdita di poco più di un punto rispetto a 4 marzo ma resta stabile negli ultimi giorni.
Tutti gli altri partiti sono senza storia.
Se si andasse a votare (ovviamente con l’attuale legge elettorale) gli italiani accrescerebbero soltanto il loro attuale disorientamento.
(da “La Stampa”)
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