SONO SPARITI I RISTORI
I 32 MILIARDI STANZIATI DAL GOVERNO CONTE ANCORA OGGETTO DI DISCUSSIONE NEL GOVERNO DRAGHI: ARRIVERANNO “TEMPESTIVAMENTE” DOPO PASQUA
Avrà pure la bacchetta magica, come giornaloni e talk show tv ci fanno credere da un mese, ma al momento l’unico prodigio riuscito a Mario Draghi è aver fatto sparire i ristori alle imprese chiuse per Covid.
Il decreto Ristori 5 è in alto mare e lo scostamento di bilancio da 32 miliardi fatto approvare in Parlamento dall’Esecutivo giallorosso resta inutilizzato, nell’attesa che i nuovi ministri si mettano d’accordo su chi beneficiare di più con questo tesoretto.
A sentire i leader e i sottopancia dei partiti che fino a gennaio scorso stavano all’opposizione, adesso sarà sempre Natale e festa tutto l’anno, perchè una fetta importante andrà alle partite Iva, una fetta ancora maggiore al turismo, col grosso si pagherà la Cassa integrazione e con tutto il grasso che resta si darà molto più di prima a ristoratori, palestre, estetisti, artisti e compagnia cantando.
La propaganda funziona così: più prendono in giro gli italiani più hanno consenso.
Ma a venti giorni dal giuramento del nuovo premier qualcuno comincerà pure a svegliarsi, e dopo essersi infinitamente rallegrato insieme a Salvini, Renzi e Meloni per il cambio del commissario Arcuri e del capo della Protezione Civile Borrelli magari verificherà se gli è arrivato in tasca un solo euro in più, se si sono fatti concreti passi avanti sulle vaccinazioni o se è improvvisamente finita la pandemia.
Un fact-checking disastroso, perchè i contagi aumentano e l’unica novità sui ristori è che adesso si chiameranno sostegni. Anzi, non adesso, ma quando arriveranno — se arriveranno — non prima di Pasqua e in misura inferiore rispetto ai tempi di Conte.
(da Infosannio)
Leave a Reply