STORICA FIGURA DI MERDA DELL’ITALIA: UNICO PAESE CONTRO IL MES, DI FATTO BLOCCA L’ENTRATA IN VIGORE PER TUTTI GLI ALTRI PAESI DEL FONDO SALVA STATI
COSA SUCCEDE SENZA LA RATIFICA DEL MES… ORA IN EUROPA SAREMO TRATTATI COME MERITIAMO: DA PAGLIACCI INAFFIDABILI
Un nuovo stop che rischia di paralizzare l’intera Eurozona rendendo più vulnerabili le banche europee. Sono queste le conseguenze dell’ennesima bocciatura che l’Italia ha decretato sul Mes. Ma cosa succede concretamente se l’Italia non ratifica le modifiche al trattato?
Le conseguenze politiche
La prima conseguenza è politica. Per entrare in vigore le modifiche devono essere recepite da tutti i 20 Paesi dell’area euro. Diciannove Paesi hanno ratificato le modifiche, l’Italia è l’unica a non averlo fatto.
In questo modo l’Italia, indipendentemente dalle proprie scelte politiche, crea un problema a tutti gli altri, come aveva chiarito già a giugno il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe.
“Rispetto assolutamente e posso capire il punto di vista del governo italiano se dice che non vuole accedere”, aveva detto a giugno. “Ma la ratifica del trattato consentirà che il maggior potere del Mes sia messo a disposizione di altri Paesi, che potrebbero invece decidere di volersene avvalere nel futuro. Mi auguro che questo potrà essere considerato all’interno del dibattito in corso in Italia”.
Le conseguenze pratiche: la fine del periodo transitorio
Il risultato pratico di questo stallo è che i Paesi in caso di difficoltà non potranno avvalersi del Fondo Salva Stati nella sua versione “emendata”. In particolare, le banche dei Paesi non potrebbero beneficiare del cosiddetto backstop del Fondo di risoluzione unica, una sorta di paracadute del paracadute da utilizzare in caso di gravi difficoltà finanziarie da parte degli istituti.
Qui c’è una scadenza pratica, come ricordato dal segretario del Mes Pierre Gramegna in primavera. A fine dicembre 2023 scade il periodo transitorio durante il quale il Fondo di Risoluzione Unica (che di default è alimentato dai contributi delle banche europee) è stato anche sostenuto attraverso linee dei credito dei Paesi stessi.
Una sorta di contribuzione supplementare per “puntellare” il Fondo in attesa della definitiva entrata in vigore del backstop previsto con la riforma del Mes. Con la nuova bocciatura i Paesi avranno quindi due strade, prolungare questo periodo transitorio attraverso un nuovo accordo, o lasciare potenzialmente “senza paracadute” il paracadute per le banche europee.
(da La Repubblica)
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