SULLA DENUNCIA PER DIFFAMAZIONE DELLA CASSIMATIS, ORA GRILLO FA IL MINIMALISTA: “LE CRITICHE FANNO PARTE DEL GIOCO”
NON SOLO LA CONTESA CIVILE SUL SIMBOLO, MA ANCHE QUELLA PENALE PER LE FRASI DI GRILLO
Se ci si mette in gioco e si diventa personaggi pubblici, bisogna essere pronti anche a qualche bordata.
È la sintesi della memoria presentata da Enrico Grillo, nipote di Beppe e suo avvocato nell’indagine per diffamazione che la Procura di Genova ha aperto sul comico e sul deputato Alessandro Di Battista dopo aver ricevuto una querela da Marika Cassimatis.
«Accetti la visibilità »
Grillo finora non è stato sentito, ma ha prodotto il dossier contenente gli screenshot del post del 17 marzo scorso che gli è costato la denuncia.
La tesi contenuta nella memoria della difesa è piuttosto semplice: Grillo e Cassimatis sono personaggi pubblici, lei si è candidata per un ruolo di grande visibilità . E quindi deve accettare d’essere sottoposta a giudizi e critiche, più d’un qualsiasi cittadino.
Si punta in primis sul diritto di critica, che vale a maggior ragione per chi fa politica. Esprimere giudizi anche duri, sostiene il legale Enrico Grillo, è diverso dal diffamare. Vale a maggior ragione per i leader che si muovono – è sempre la linea sostenuta dal capo pentastellato tramite i suoi consulenti – in un ambito dove confronto e scontro sono il sale della competizione.
(da “il Secolo XIX”)
Leave a Reply