TUTTI IN FILA PER ALFIO: IL CENTRODESTRA SI INNAMORA DI MARCHINI
MA LUI SI SMARCA: CRITICA I VECCHI PARTITI E ADERISCE AL PRESIDIO ANTIMAFIA DEL PD
Luce verde da Forza Italia e Ncd alla figura di Alfio Marchini come possibile sindaco di Roma Capitale.
Il centrodestra romano si scopre “innamorato” di Marchini, indicandolo come “l’uomo giusto per ridare decoro alle istituzioni capitoline e fiducia ai cittadini” (Ncd) o comunque come un alleato importante (Fi).
“I romani devono potersi scegliere un nuovo sindaco e un nuovo governo della Capitale. Roma deve tornare al più presto al voto per chiudere uno dei capitoli più bui della sua storia recente”, si legge in una nota di Forza Italia.
“La decisione odierna del governo di sciogliere il municipio di Ostia e di commissariare di fatto il sindaco conferma la mancanza di coraggio e di visione strategica della maggioranza, ma anche la sostanziale defenestrazione del sempre più assente Marino, che sarà solo un sindaco pro forma incapace di gestire il Giubileo e la candidatura olimpica di Roma. Occorre smetterla con questa ipocrisia e tornare al voto per costruire una maggioranza alternativa al Pd, principale responsabile del disastro”.
Poi l’abbraccio a Marchini: “Siamo al lavoro con questo obiettivo insieme ai movimenti civici, a cominciare da quello guidato da Alfio Marchini”.
Ancora più chiaro l’endorsement del Nuovo Centrodestra.
“Marino dovrebbe dimettersi e permettere nuove elezioni per le quali punteremmo su un profilo civico come quello di Alfio Marchini, che sarebbe l’uomo giusto per ridare decoro alle istituzioni capitoline e fiducia ai cittadini”, ha dichiarato Gianni Sammarco, deputato e coordinatore di Roma del Ncd.
“Il ministro Alfano e il governo hanno fatto in pieno il proprio dovere intervenendo in maniera mirata per risolvere le numerose criticità di Roma, che è attesa da appuntamenti che deve necessariamente affrontare al meglio come il Giubileo. È stato allestito un vero e proprio cordone sanitario, guidato dal prefetto Gabrielli, uomo capace e preparato, attorno al sindaco, che ha dimostrato per l’ennesima volta di essere lontano dalla realtà della città che amministra preferendo qualche giorno di vacanza in più. Questa sconfessione manifesta del suo operato dovrebbe fargli capire che il suo mandato di fatto si è esaurito”.
Marchini, però, si smarca dall’abbraccio ‘totale’ della destra, e risponde all’appello di Orfini ad aderire alla manifestazione antimafia indetta per il 3 settembre dopo lo scandalo dei funerali di Casamonica.
Solo la lista Marchini ha accettato l’invito; Forza Italia e M5S non scenderanno in piazza al fianco del Pd.
“Da tempo affermo che a Roma serva una proposta politica che vada oltre i vecchi partiti e che coinvolga le migliori risorse di questa città . Solo così si potranno risolvere le grandi criticità di Roma […]. La sicurezza e la legalità sono una di queste priorità e lo sfregio subito in questi mesi è intollerabile – aggiunge – Siamo gente seria e se invochiamo per le nostre proposte questo modello, abbiamo l’obbligo morale di appoggiare tutte le iniziative che fanno appello al bene di Roma abbattendo vecchi e vetusti steccati usati in passato per spartire e non certo per rivendicare rispettabili diversità di storie e valori”.
Riguardo alle decisioni adottate oggi dal governo su Mafia Capitale e Campidoglio, Marchini ha espresso una posizione fortemente critica: “Tutto come previsto: hanno commissariato il sindaco invece di commissariare il Comune. Un pastrocchio che non fa altro che aumentare la confusione che già regna sovrana a Roma. Mi chiedo dove sia finita la dignità di Marino che accetta una decisione così umiliante”.
Durissimi con la linea del governo anche i Cinque Stelle. “Quanto deciso dal governo, vale a dire dal Pd, rappresenta un autentico colpo di mano, non solo nei confronti di una città oramai tenuta in ostaggio da un sindaco fantoccio, che nel giorno in cui si decidono le sorti della Capitale se ne sta in vacanza a scrivere memorie tra il Texas e i Caraibi, bensì un colpo di mano nei confronti della legge. Poichè è evidente che attribuire poteri straordinari al prefetto Gabrielli di rimuovere le tracce di malavita e corruzione dall’istituzione comunale rappresenta una scomunica ufficiale per Ignazio Marino, che apre la strada a un commissariamento velato, in deroga alle stesse disposizioni previste dal Testo Unico Enti Locali (Tuel)”, dichiarano i parlamentari e i consiglieri capitolini del M5S, ricordando come “lo stesso Pd, ad Ostia, sia da anni punto di riferimento del malaffare e di clan criminali”.
(da “Huffingtonpost”)
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