VANNACCI ORA HA IL SUO MOVIMENTO. IL GENERALE DESTITUITO IERI HA “BENEDETTO” LA NUOVA CREATURA CULTURALE “IL MONDO AL CONTRARIO”
A LAMEZIA IL RITROVO DEI SEGUACI DI VANNACCI. DUE ORE DI DIBATTITO TRA L’“AGGRESSIVITÀ DELLA NATO” E GLI ERRORI DI SORA GIORGIA: “I NOSTRI VALORI SONO DIO PATRIA E FAMIGLIA. QUELLA DI MELONI È UNA FALSA DESTRA” (HAI RAGIONE, MA LA TUA E’ ANCORA PEGGIO, IL CHE E’ TUTTO DIRE)
«Buon lavoro e buon divertimento. Perché discutere di libertà di espressione deve essere allegro e appassionante». Gracchia da un telefono la voce di Roberto Vannacci. Il generale delle tesi omofobe e contrarie all’ambientalismo, è già diventato guru.
Ora vorrebbe intestarsi persino l’insostenibile leggerezza della politica: metà Berlusconi, metà Grillo. Parla così a una quarantina di persone radunate nella sala di una gelateria, quartiere Sambiase di Lamezia Terme, location scelta dal tenente colonnello Fabio Filomeni, amico da 37 anni del generale, per battezzare il movimento “Il mondo al contrario”, ispirato al libro di Vannacci. «Sarò lieto di venire in Calabria — promette il generale — sto accettando tutti gli inviti di quelli che si stanno rivolgendo a me». Poche parole che sembrano cifrate.
«Ma non c’entra con questa iniziativa», rimarca Filomeni, prima di comporre il numero di telefono di Vannacci di cui è stato consulente in Iraq. «Dicono che siamo un movimento sovversivo — continua il tenente colonnello — perché fatto da militari. Ma gli organizzatori sono per la maggior parte civili, dalla professoressa di fitness al dirigente di una multinazionale di auto». Movimento “culturale”, ripete Filomeni.
In collegamento pure Corrado Corradi, già colonnello degli Organismi informazione e sicurezza militare. Per Filomeni — “Filo” lo chiamano — è la sua seconda volta a Lamezia, da autore di libri. Come «Baghdad: ribellione di un generale » dove ha raccontato le denunce di Vannacci contro i vertici militari per l’uranio impoverito in Iraq. Dalla platea si alza un ufficiale dei carabinieri in congedo: «Ho un amico che si è ammalato di uranio. Vi ho ascoltato: bene, ma ora cosa facciamo?».
A ospitare i militari è l’associazione Cantiere-laboratorio, presieduta da Vittorio Gigliotti, candidato a inizi 2000 alle Comunali tra le fila di An: «Penso che il mondo politico abbia paura che Vannacci possa scendere in politica. I nostri valori sono Dio patria e famiglia. Quella di Meloni è una falsa destra».
Senza sconti. Magliette in sala con la scritta “Brigata Folgore”. Più reduci che nostalgici. Tra i relatori Tiziano Ciocchetti, analista militare, uno che ha intervistato due anni fa il generale per “Difesa on line”: «È un incursore, non ragiona come gli altri militari, ha un modo di proporsi non convenzionale. Lo ammiro perché finalmente ha detto che un soldato deve saper combattere e sparare. In Italia, per far passare un modello militare alla società, hanno fatto vedere il soldato di pace che porta caramelle e scava pozzi».
Filomeni lancia messaggi: «L’Europa è attaccata alla Russia», ma ci voleva una guerra «per fare gli interessi atlantici: avete visto i rincari della benzina, i carrelli della spesa vuoti? La narrazione sui media però è che Putin è impazzito e ha invaso l’Ucraina».
Dell’amico Vannacci traccia questo profilo: “È un soldato d’assalto — spiega Filomeni — Quando l’hanno mandato a dirigere l’Istituto geografico militare, con tutto il rispetto, mi sono chiesto: va comandare le cartine topografiche? Non mi sembra adatto. Uno di quella caratura che parla 5 lingue…”. Identikit del candidato alle prossime Europee?
(da agenzie)
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