“VOGLIONO UCCIDERCI NELLA CULLA, MA NON CI FAREMO CONFINARE NELLA RISERVA INDIANA”: LEGGE ELETTORALE, LA RIVOLTA DEI PICCOLI PARTITI
GIUSEPPE PRETE (MOVIMENTO GENTE ONESTA): “I GRANDI PARTITI VOGLIONO VINCERE A TAVOLINO SENZA NEANCHE GIOCARE LA PARTITA”
In Italia sono numerosi i partiti “in fieri”, alcuni già strutturati e radicati sul territorio: spesso di piccole dimensioni e di respiro locale, alcuni con un ampio programma che non ha nulla da invidiare a quello dei partiti maggiori.
La filosofia dei grandi partiti è sempre più spudoratamente quella di “ucciderli nella culla” attraverso una nuova legge elettorale con soglie di sbarramento impossibili da superare.
Quanto questo sia democratico lo lasciamo giudicare prevalentemente ai nostri lettori, ma non rinunciamo a chiederlo anche al leader di un Movimento che ben rappresenta i piccoli partiti che stanno “crescendo” sul territorio.
Diamo voce a Giuseppe Prete, presidente del Movimento Gente Onesta, che, attraverso questa intervista, ci permette di analizzare il problema dalla parte dei più piccoli.
Il dibattito politico di questi giorni è prevalentemente incentrato sulla riforma elettorale e sul tanto discusso Italicum proposto da Renzi: intanto qual’è il suo giudizio politico?
Premesso che, con le elezioni europee alle porte, il buon senso avrebbe dovuto indurre i partiti ad evitare di creare “cortine fumogene” con argomenti certamente rilevanti, ma lontani dal fondamentale appuntamento politico europeo.Non condivido questa fretta. Tornando alla sua domanda, Renzi e Berlusconi in realtà provano a cambiare le carte in tavola. L’Italicum non è altro che il risultato di una manifestazione “muscolare” dei potenti, della paura di leader affermati e ben assestati sulle poltrona del potere e del rifiuto a confrontarsi con una concorrenza di cittadinanza attiva per costruire insieme un Paese competitivo. E’ solo una riforma che premia i partiti legati allo status quo quasi “di diritto” e con il terrore che vadano in parlamento movimenti e idee nuove, attraverso una gestione corretta della cosa pubblica e una maggiore onestà . E’ altresì una riforma che danneggia quei Movimenti che stanno nascendo proprio ora, spinti dal dovere civile di rendere l’Italia un Paese migliore per tutti, non solo per categorie protette e lobbie..
Esaminandolo per settore, che pensa delle varie soglie di sbarramento del 5% per i partiti in coalizione, dell’8% per quelli che vanno da soli e del 12% per la coalizione?
Penso che sia una bufala: in pratica ufficialmente non ci “uccidono” ma ci confinano in una riserva indiana, quella dell’ opposizione eterna. Si garantiscono la vittoria a tavolino senza giocare la partita e per non dire che hanno ucciso la democrazia ci obbligano ad apparentarci con altri, magari sotto-costole pilotate sempre dai due grandi partiti.
Altro aspetto contestato è il premio di maggioranza che scatta a una quota bassa, appena il 35%…
La Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo il porcellum proprio sul premio di maggioranza. Ora ripropongono lo stesso pur sapendo che è incostituzionale. Certo, se la Corte ha questi tempi lunghi, loro intanto intascano la vittoria e magari tra dieci altri anni dichiareranno l’Italicum incostituzionale. In Italia funziona così è tutto orchestrato.
A suo parere questa riforma produce più stabilità o determina una riduzione degli spazi di democrazia?
Noi siamo consapevoli del fatto che solo il cittadino sarà il giudice finale e solo lui potrà decidere da quale parte stare. Noi non accettiamo la “morte” della democrazia, perpetrata da una dittatura dove i potenti rubano ai deboli.
Chiudiamo con l’ultimo aspetto: liste bloccate e preferenze: per quale propende?
Liste bloccate per continuare a portare in Parlamento la metà di loro che non meritano di varcare la soglia del Parlamento? No, grazie. Sia il cittadino a scegliere.
Alla luce di questa riforma, quale futuro vede per i partiti piccoli?
Il cammino verso il Parlamento per tutti noi si fa difficile, ma non impossibile. La riforma elettorale proposta da Renzi e Berlusconi ha lo scopo di mettere il bastone tra le ruote a quei movimenti, ancora in evoluzione, che vogliono dire la loro e mostrare che un futuro migliore è possibile. Io parlo ovviamente per il mio Movimento: viene logico pensare di chiudere i battenti (il loro vero obiettivo è questo), ma non intendiamo abbandonare chi crede in noi e ci chiede di continuare a lottare. Quindi andremo avanti con le idee che fino ad oggi ci hanno contraddistinto e, per essere più forti, troveremo delle giuste alleanze con partiti legati alla nostra stessa linea di pensiero politico, senza mettere in discussione la nostra identità . Non intendiamo certo regalare questa “vittoria” a dei bari a tavolino. Noi del Movimento Gente Onesta abbiamo già fatto una scelta di campo: laddove vi sono disonesti e pregiudicati, ci schieriamo dall’altra parte, quella dei cittadini per bene.
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