Febbraio 11th, 2008 Riccardo Fucile
IL PIFFERAIO MAGICO E I TROMBETTIERI…ANDATI PER SUONARE, TORNARONO SUONATI
Facciamo una doverosa premessa: qua si analizzano fatti e si esprime un commento, nel massimo rispetto di quella moltitudine di Italiani che si riconoscono nell’area di Centrodestra, ma non per questo rinunciano a ragionare col proprio cervello e quindi anche a dissentire e ad esprimere critiche costruttive. Chi ha gli occhi foderati di prosciutto e si accontenta della fine del “Mortadella” può continuare a leggersi le “veline ufficiali” dei vari partiti, nessuno glielo vieta.
Ma una “voce fuori dal coro” ogni tanto equivale a una salutare tisana quando l’intossicazione ha raggiunto livelli troppo alti, sia per lo stomaco che per il sistema nervoso.
Il centrodestra in Italia negli ultimi 12 anni ha vinto, quando ha vinto, grazie a un uomo che, coi suoi pregi e i suoi difetti, rappresenta, come immagine e come sostanza, un leader capace di farsi interprete delle esigenze del popolo italiano, capirne i bisogni, saper mediaticamente entrare nei loro cuori e nei loro cervelli “parlando il linguaggio dell’antipolitica”. Chi anche a Destra ricorda polemicamente “i suoi interessi” non dimentichi che se Silvio Berlusconi avesse voluto tutelare i medesimi, non avrebbe avuto motivo di “entrare in politica”, ma sarebbe bastato che staccasse ogni anno un assegno alla Sinistra pari all’importo dell’acquisto di un buon terzino del suo Milan e avrebbe vissuto sogni d’oro…avrebbe avuto garanzie non solo per Rete4 ma anche gratis Rete8, Rete 16 e Rete32. Esiste capitalismo e capitalismo, c’è quello assistito dei boiardi di Stato, banche, alta finanza, ben rappresentate da Prodi e Veltroni, c’è quello dei piccoli e medi imprenditori che a Vicenza contestò i vertici di Confindustria.
Berlusconi ha percorso coerentemente la navigazione indirizzata a creare un “partito unico del Centrodestra”, aperto a tutti e fondato su un’alleanza di tre filoni culturali: quello liberale, quello cattolico e quello sociale e nazionale ( che avrebbe dovuto essere rappresentato dalla Destra). Continua »
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Febbraio 11th, 2008 Riccardo Fucile
IN 22 MESI IL GOVERNO PRODI HA APPROVATO APPENA 61 LEGGI…OGNUNA E’ COSTATA 47 MILIONI DI EURO
Ben ha fatto il leader del Centrodestra, Silvio Berlusconi, nei giorni scorsi ad annunciare che, appena insediato il nuovo Governo dopo la competizione elettorale, proporrà ogni Consiglio dei Ministri, una serie costante e programmata di leggi per rilanciare il nostro Paese, nei più svariati settori.
Anche perchè gli Italiani esigono dal Parlamento interventi legislativi che affrontino i loro problemi e una produttività reale, non tante chiacchiere a vuoto. Se il popolo italiano avesse saputo quanto ci stava costando ogni legge del Governo Prodi, avrebbe pregato che la spina si staccasse molto prima che alla soglia dei due anni.
Dal 28 aprile 2006, giorno inaugurale della XV legislatura, al 24 gennaio 2008, quando Prodi è stato sfiduciato, sono state varate solo 61 leggi, il “fatturato” più basso della storia repubblicana. Nel frattempo Camera e Senato ci sono costati la bellezza di quasi 3 miliardi di euro, basta fare il conto e si scopre che ogni provvedimento legislativo è costato al contribuente 47 milioni di euro (esattamente 47.587. 542), diciamo circa cento miliardi delle vecchie lire per capirci meglio.
Ora dicono che “hanno lasciato il lavoro a metà “…meno male…se andavano avanti a questo ritmo magari chiedevano pure un “premio di produzione”…Certo esistono anche interpellanze e interrogazioni che andrebbero considerate, ma se poi non si legifera che ci sta a fare il potere legislativo ? E non abbiamo neanche considerato le spese di Palazzo Chigi e dei Ministeri, altrimenti ci prendeva a tutti lo sconforto. Continua »
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Febbraio 11th, 2008 Riccardo Fucile
FINALMENTE LIBERO, ORA PUO’ PURE EREDITARE…DELITTO E CASTIGO MADE IN ITALY
Molti ricorderanno il caso…Agosto 1989 , una famiglia di Parma evaporata nel nulla proprio il giorno in cui avrebbe dovuto partire per le ferie, il camper ritrovato inspiegabilmente a Milano tre mesi dopo, la ridda di ipotesi e illazioni. Per dieci anni si pensò che tutta la famiglia fosse scomparsa, tante piste seguite, persino la fuga ai Caraibi a godersi i presunti fondi neri rubati dalla cassaforte della “Cerve”, la ditta nella quale il signor Carretta lavorava come contabile.
Nel 1998 il colpo di scena: Ferdinando Carretta viene ritrovato a Londra, fa il pony express, un poliziotto lo multa, controlla i documenti e si accorge che rientra tra le “persone scomparse”. Arriva la troupe di “Chi l’ha Visto”, lo intervista e lui confessa di aver sparato a tutta la famiglia (padre di 53 anni, madre di 50, fratello Nicola di 23) e di aver gettato i corpi in una discarica. Non si troveranno mai i corpi.
Si va al processo nel 1999, Carretta viene assolto per “incapacità di intendere e di volere”, trasferito all’ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere, nel mantovano. Trascorre sette anni e mezzo in quel luogo, ora da 18 mesi si trova nella Comunità riabilitativa di Barisano per una “licenza- esperimento”, appena adesso trasformata in “libertà vigilata”. Deve rispettare solo alcuni obblighi ( dormire in comunità , non espatriare e non cambiare residenza senza preavviso), per il resto è libero. Ora ha 45 anni e lavora come contabile nella cooperativa che gestisce i parcheggi a Forlì.Tra qualche mese sarà libero a tutti gli effetti e pure con i soldi di papà e mamma, circa 700.000 euro, tra appartamenti e contanti. Continua »
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Febbraio 11th, 2008 Riccardo Fucile
FIGARO QUA… FIGARO LA’ … TUTTI MI CHIEDONO… TUTTI MI VOGLIONO… DONNE, RAGAZZI… VECCHI, FANCIULLE… UNA ALLA VOLTA PER CARITA’…
All’impreparato visitatore di Palazzo Spinola, sede della Amministrazione provinciale, suscita ammirato stupore sentir risuonare tra le volte austere un’affascinante voce che indirizza verso l’ufficio di Presidenza. E’ come un aulico richiamo ad addentrarsi sempre più nei reconditi locali ricchi di storia e di cultura, di generazioni passate e di giovani promesse, di nobili arti tramandate da madri in figlie, di esperienze nella gestione della “cosa pubblica” che aprono la strada a rapporti fiduciari …una colonna sonora che rappresenta un “crescendo rossiniano” che avvolge e affascina… Un progetto pilota forse? O un grande evento? O un retaggio magari di Genova 2004, città europea della Cultura, in proroga perenne?
Ma ecco la direzione del gran Maestro, Vanagl-orien Repetto, guida con polso le note del Barbiere di Soziglia, entrano in funzione tutti gli schermi delle varie stanze della Amministrazione e compare il Maestro con la famosa bacchetta in mano e imperioso il Canto…”. Pronto prontissimo, son come il fulmine, sono il factotum della città …Ah bravo Figaro… bravo bravissimo…fortunatissimo per verità … Ah che bel vivere che bel piacere…per un barbiere…di qualità …”.
In fondo le soprano devono spesso la loro fortuna ai grandi maestri, a chi le dirige e valorizza, a chi le sceglie e a chi rinnova loro fiducia negli anni, anche oltre la meritata pensione. Il campo culturale poi richiede conoscenze che spesso diventano indispensabili così come è difficile “staccarsi” dall’Ente per cui si è lavorato per tanti anni, certe volte una rimarrebbe anche gratis, pur di continuare il rapporto…
Non è questo il caso della assistente “fiduciaria” Mirella Rossini che è vero che non riesce a staccarsi dalla collaborazione con la Provincia di Genova, nonostante da anni in pensione, ma non lavora gratis, per il “disturbo” percepisce ( delibera n: 236) la somma di Euro 50.110,20 per l’anno in corso. Nella veste prima di Dirigente del Servizio Programmazione Culturale avrebbe dovuto ancora un anno dopo il pensionamento, nella qualità di assistente del Presidente, interessarsi di “Genova 2004”. Continua »
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