L’ONU ACCUSA L’ITALIA: IN LIBIA I CONTROLLI SONO IMPOSSIBILI
Maggio 21st, 2009 Riccardo FucilePER RESPINGERE BISOGNEREBBE IDENTIFICARE E NON SI POSSONO RESPINGERE IN OGNI CASO MINORENNI E DONNE INCINTA… LA LIBIA NON PUO’ GESTIRE L’ASILO POLITICO PERCHE’ NON HA NEANCHE UNA LEGGE SULL’ASILO… MARONI NON SA PIU’ COME USCIRNE DOPO LE SCIOCCHEZZE COMMESSE E BERLUSCONI RICONOSCE CHE I CIE SONO DEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO
L’andirivieni di La Russa e di Maroni tra Roma e Tripoli sta facendo girare la testa anche ai dirigenti libici ai quali interessa incassare i miliardi che gli abbiamo regalato per i prossimi venti anni e le motovedette che gli abbiamo portate incartate con il fiocchino.
Tra qualche tempo tutto tornerà come prima anche perchè bloccare il flusso di clandestini dai Paesi poveri africani comporta spese e mezzi, strutture e mentalità che il governo libico non ha.
Già per aver riaccolto due barconi gli sono andati in tilt i campi di accoglienza, non essendo attrezzati a situazioni di emergenza di questo genere.
Per non parlare della distanza che separa la Libia, con le sue norme interne, dalle convenzioni internazionali mai applicate dal Paese arabo in termini di riconoscimento dei diritti umani e di asilo politico.
L’Onu nel frattempo ci marca stretto e continua a contestarci i metodi seguiti. Purtroppo ha pure ragione e quindi non resta che prendere atto delle precisazioni che fa l’Alto Commissariato per i rifugiati politici. Continua »