Maggio 25th, 2009 Riccardo Fucile
LA FEDERAZIONE ROMANA DI RIFONDAZIONE CONTESTATA: IL PARTITO NON SALDA UN DEBITO DI 78.000 EURO ALLA LORO COOPERATIVA DI AFFISSIONI… I 28 LAVORATORI DI “ZONA ROSSA” COSTRETTI A UNA INGIUNZIONE DI PAGAMENTO…
Chissà perchè quando si tratta di pagare il “Sol dell’avvenire” è sempre di là da venire. Ne volete una dimostrazione?
Recatevi presso il portone di viale del Policlinico 131, sede della federazione romana di Rifondazione comunista, e vedrete una miriade di volantini attaccati ai muri limitrofi dal titolo “Sono peggio dei padroni”.
Gli incazzati sono i compagni della cooperativa “Zona Rossa”, professionisti di lungo corso delle affissioni dell’estrema sinistra, gente del mestiere insomma da oltre sei anni.
Sono incazzati neri ( la tonalità del colore non risulti provocatoria…) con i dirigenti di Rifondazione che si rifiutano di pagare loro le affissioni della campagna elettorale del 2008, in ritardo quindi di un anno.
Si tratta di 65.000 euro più Iva al 4%, a cui devono aggiungersi altri 12.000 euro per una rimanenza addirittura della campagna 2006.
Insomma un caso tipico di sfruttamento dei lavoratori operato dai “padroni delle ferriere”? Diremmo di sì, salvo che il datore di lavoro in questo caso ha le vesti del partito che i lavoratori dovrebbe tutelarli per principio.
Il segretario della federazione romana, Giuseppe Carroccia, dice che pagherà prima o poi, appena ne avrà la possibilità . Continua »
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Maggio 25th, 2009 Riccardo Fucile
PER SOCCORRERE L’AZIENDA TORINESE DAL 1960 AD OGGI, IL CONTRIBUENTE ITALIANO HA PAGATO 110 MILA MILIARDI DELLE VECCHIE LIRE.….CONTINUA LA POLITICA DELLA FIAT CHE FINANZIA LE RISTRUTTURAZIONI COI SOLDI PUBBLICI MA NON CONDIVIDE MAI I VANTAGGI CHE NE DERIVANO… IN VISTA CI SONO ALTRI TAGLI
E’ aperta la corsa per conquistare Opel: in attesa che le tre offerte vengano esaminate dal governo tedesco, sono in molti al Governo a tifare Fiat, ma giustamente i più avveduti (e tra questi il ministro Scajola) si preparano a chiedere garanzie sulle ricadute occupazionali in Italia.
Perchè sarebbe tafazziano, dopo aver dato aiuti all’azienda torinese con la rottamazione, che a fare le spese di un successo di Marchionne in terra tedesca sia paradossalmente qualcuno dei 5 stabilimenti italiani del Lingotto, con Termini Imerese e Pomigliano in pole position.
Il risiko della vicenda auto è infatti un’operazione ad alto rischio per l’occupazione, inutile nasconderlo.
Il rimescolamento non sarà indolore e in ballo ci sono 18mila posti di lavoro, visto che si parla di tagliare il costo del lavoro di 1,2 miliardi di dollari.
E sulla capacità della dirigenza torinese di monetizzare anche le disgrazie per ricavare soldi pubblici mai restituiti si è soffermata una ricerca dell’analista finanziario, nonchè ex ministro del Bilancio, Giancarlo Pagliarini che, riclassificando i conti pubblici degli ultimi decenni, ha fatto una “scoperta” interessante: dal 1960 ad oggi, ovvero in 50 anni, ammonta a 52 miliardi di euro, ovvero a 110mila miliardi delle vecchie lire, il costo sostenuto dallo Stato italiano, ovvero dal contribuente, per soccorrere la Fiat nelle sue frequenti crisi economiche. Continua »
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Maggio 25th, 2009 Riccardo Fucile
NEGLI ISTITUTI DI PENA OLANDESI APPENA 12.000 DETENUTI IN 14.000 CELLE…PER EVITARE DI CHIUDERE LE PRIGIONI E LICENZIARE LE GUARDIE SI IMPORTANO 500 CONDANNATI DAL VICINO BELGIO
La situazione delle prigioni nei Paesi Bassi è divenuta insostenibile e le guardie carcerarie olandesi sono molto preoccupate, ma il motivo è l’esatto opposto che nella maggior parte degli altri Paesi del mondo: il tasso di criminalità è in discesa da anni e migliaia di celle restano vuote.
Sono ben otto i penitenziari che stanno per chiudere, con conseguente perdita di 1.200 posti di lavoro e si stanno cercando le soluzioni più disparate per far fronte alla crisi.
All’appello mancano 2.000 carcerati, in quanto su 14.000 celle disponibili, solo 12.000 sono occupate.
Percentuali da far rabbrividire in Italia, dove l’indulto non è servito a nulla e nella maggior parte degli istituti di pena in una cella sono costretti a convivere anche 6 detenuti.
In Olanda invece 1 detenuto per cella e ne restano lo stesso vuote altre 2.000. In mancanza di vocazioni, si è deciso intanto di accogliere 500 detenuti provenienti dal vicino Belgio dove invece si contano esuberi, ma per salvare le guardie carcerarie olandesi dal licenziamento potrebbero non bastare.
Chiudere questi 8 penitenziari porta a una perdita di 1.200 posti di lavoro, ma anche a risparmiare 160 milioni di euro. Che in tempi di crisi, costituiscono comunque un bel risparmio per le casse statali. Continua »
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