Marzo 12th, 2018 Riccardo Fucile
“SAREBBE GIUSTO DARE UNA PRESIDENZA DELLE CAMERE AL PD PER OTTENERE UN APPOGGIO ESTERNO AL NOSTRO GOVERNO”
Una presidenza delle Camere al Pd per ottenere dai Dem un appoggio esterno a un governo di centrodestra.
È l’ipotesi messa in campo da Renato Brunetta, capogruppo uscente dei deputati di Forza Italia e ospite di Circo Massimo su Radio Capital condotto da Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto.
Brunetta vedrebbe bene Matteo Renzi e Silvio Berlusconi insieme “nel centrodestra allargato”.
E precisa: “Renzi aveva avuto l’idea del partito della nazione. Penso che si possa fare, ma avendo come perno il centrodestra. Come Renzi aveva aperto le porte a Forza Italia e a una parte del centrodestra, così noi possiamo aprire le porte a lui”.
Quanto allo “strappo” di Matteo Salvini che ha offerto ai cinquestelle la presidenza di uno dei due rami del Parlamento, mentre l’altro lo terrebbe per sè escludendo Forza Italia, Brunetta aggiunge: “Queste elezioni le ha vinte il centrodestra unito, ossia la coalizione. E Salvini ha ragione quando dice che bisogna rispettare le scelte degli elettori. Ma il soggetto è il centrodestra, che potrebbe decidere anche di dare una presidenza al Pd nell’ottica di un eventuale appoggio esterno. La presidenza delle Camere deve essere data anche a chi si fa carico della governabilità del Paese”.
Brunetta si dice poi dispiaciuto che “Forza Italia abbia dovuto cedere la leadership” a Salvini, ma “con una dozzina di parlamentari in meno rispetto alla Lega non si può certo dire che abbiamo perso le elezioni”.
E rivolto ancora al Pd, conclude: IlBPartito democratico all’opposizione? Non è mica una tragedia, è il sale della democrazia: c’è chi vince e c’è chi perde, noi siamo stati all’opposizione per quasi tutta la legislatura che si sta per chiudere”.
(da “Huffingtonpost”)
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Marzo 12th, 2018 Riccardo Fucile
“NON SALIRO’ IO AL QUIRINALE, IL PD RESTERA’ ALL’OPPOSIZIONE”
Nel giorno della Direzione Pd, in un’intervista al Corriere della Sera, Matteo Renzi mette in chiaro
alcuni punti fermi.
Primo, le sue dimissioni “non sono un fake”, il suo ciclo alla guida del partito “si è chiuso” dopo 4 anni “difficili, ma belli”.
Secondo, resterà nel Partito Democratico, non ne fonderà uno tutto suo come ha fatto Emmanuel Macron in Francia, perchè “di partiti in Italia ce ne sono anche troppi. Io sto nel Pd in mezzo alla mia gente. Me ne vado dalla segreteria, non dal partito”. Terzo, non salirà al Quirinale, ma il Pd resterà all’opposizione, perchè tocca a M5S e Lega governare, e la rivincità arriverà “prima del previsto”.
“Quando finirà la campagna di odio tanti riconosceranno i risultati. Ma la sconfitta impone di voltare pagina. Tocca ad altri. Io darò una mano: noi non siamo quelli non che scendono dal carro, semplicemente perchè il carro lo hanno sempre spinto. Continuerò a farlo con il sorriso: non ho rimpianti, non ho rancori”.
Renzi ha una spiegazione sul perchè della sconfitta. Ci sono motivazioni internazionali, ma anche interne. E sui critici interni, come Michele Emiliano, il segretario dimissionario si toglie un sassolino dalle scarpe
“Abbiamo dimezzato i voti assoluti rispetto a quindici mesi fa. Allora eravamo chiari nella proposta e nelle idee. Stavolta – e mi prendo la responsabilità – la linea era confusa, nè carne nè pesce: così prudenti e moderati da sembrare timidi e rinunciatari. Dopo un dibattito interno logorante, alcuni nostri candidati non hanno neanche proposto il voto sul simbolo del Pd, ma solo sulla loro persona”. […] “Ci attende una lunga traversata nel deserto. Ma ripartire da zero, dall’opposizione, può essere una grande occasione. La politica è fatta di veloci cambi. La sconfitta è una battuta d’arresto netta, ma non è la fine di tutto. Cinque anni fa Pd e 5 Stelle finirono 25 pari. Alle Europee è finita 40-20 per noi. Adesso 32-18 per loro. La ruota gira, la rivincita verrà prima del previsto”. […] “Vedo in giro qualche fenomeno spiegare che abbiamo sbagliato tutto; però non riescono a dirci perchè, nelle regioni che governano loro, il Pd è andato peggio della media”.
Renzi vede un partito ancora vivo.
“Mai come in queste ore il Pd riceve email e richieste di iscrizione. Nel popolo Pd la stragrande maggioranza sta sulla nostra linea: nessuno vuole fare l’accordo con gli estremisti. Altro che Giglio magico isolato. Qualche dirigente medita il trasformismo? Forse. Del resto la viltà di oggi fa il paio con la piaggeria di ieri. E se per caso in futuro dovessimo tornare, sarebbe accompagnata dall’opportunismo di domani. I mediocri fanno sempre così: hanno scarsa fantasia, i mediocri. Ma il nodo non è il dibattito interno. Capisco sia importante il nome del nuovo segretario; ma è più importante il nome del nuovo premier. Tutti parlano di noi, nessuno parla della crisi istituzionale in cui ci troviamo”.
Per uscire dalla crisi, non citofonare a casa Pd.
“E che c’entra il Pd, scusi? Ci sono due vincitori ma non c’è maggioranza. Qualcuno ammetterà che con il No al referendum è difficile dare un governo stabile al Paese? Scommetto che tra qualche mese il tema della riforma costituzionale tornerà centrale. Forse qualche settimana”. […]
“Non esiste governo guidato dai 5 Stelle che possa ottenere il via libera del Pd. Non è un problema di odio che i grillini hanno seminato. E non è solo un problema di matematica, visto che i numeri non ci sono o sarebbero risicatissimi. I grillini sono un’esperienza politica radicalmente diversa da noi. Lo sono sui valori, sulla democrazia interna, sui vaccini, sull’Europa, sul concetto di lavoro e assistenzialismo, di giustizia e giustizialismo. Abbiamo detto che non avremmo mai fatto il governo con gli estremisti, e per noi sono estremisti sia i 5 Stelle che la Lega. L’unico modo che hanno per fare un governo è mettersi insieme, se vogliono. Hanno il diritto e forse il dovere di provarci. I sovranisti hanno lo stesso programma su vaccini, Europa, immigrazione, burocrazia, tasse. Facciano il loro governo, se ci riescono. Altrimenti dichiarino il loro fallimento. Noi non faremo da stampella a nessuno e staremo dove ci hanno messo i cittadini: all’opposizione».
Esclusa anche la possibilità di far nascere con l’astensione un governo di centrodestra guidato da una figura meno estremista di Salvini. Difficili le elezioni anticipate, secondo Matteo Renzi, perchè Lega e M5S non vogliono. Nel suo futuro il mestiere di senatore, con uno sguardo al futuro:
“Chi ha corso una maratona sa che è importante avere la gamba giusta e il fiato; ma che soprattutto serve la testa. Ci attende una maratona: prendiamola con il passo giusto. Abbiamo gambe, fiato e testa”.
(da “Huffingtonpost”)
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Marzo 12th, 2018 Riccardo Fucile
NEGLI SPOGLIATOI DEL PERSONALE DEL CAMPOSANTO A TORINO C’ERA IL PUNTO DI RACCOLTA DEGLI OGGETTI PREZIOSI RUBATI NELLE TOMBE…31 INDAGATI, 15 ARRESTI
E’ scattata all’alba di stamattina, lunedì 12 marzo, il blitz dei carabinieri contro il racket delle estumulazioni nei cimiteri di Torino.
I militari stanno effettuando perquisizioni e sopralluoghi al Cimitero Parco. Qui, negli spogliatoi del personale, c’era il punto di raccolta dell’oro e dei gioielli che venivano rubati nelle tombe. Gli indagati sono 31. Quindici le misure di custodia cautelare agli arresti domiciliari.
LE ACCUSE
Sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, falsificazione di atti, peculato, distruzione e soppressione e sottrazione di cadavere, ricettazione, concussione.
Sono due le operazioni finite sotto la lente della magistratura, dopo la denuncia presentata il 26 ottobre 2016 da Michela Favaro, amministratore delegato di AFC Torino spa.
In sostanza le squadre falsificavano i documenti delle estumulazioni, scrivendo che invece di resti ossei trovavano anche resti mortali (tessuti ecc). In questo modo, in caso di cremazione, i familiari dei defunti dovevano pagare 750 euro (500 a Socrem, 250 ad Afc).
IL RUOLO DEI COMPRA ORO
In più venivano fatti sparire tutti i gioielli e l’oro trovato, compresi i denti che venivano rivenduti ai compro oro a circa 15 euro il grammo.
Quando erano di fretta si portavano via direttamente il cranio (un caso documentato). Pizzicata anche la madre di un compro oro che andava direttamente al cimitero a ritirare il malloppo. Tutte le perizie e l’analisi dei resti dei corpi sono state affidate al medico legale Roberto Testi.
Si è altresì scoperto che in alcuni casi dipendenti organizzavano grigliate all’aperto all’interno del cimitero.
(da “La Stampa”)
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