Febbraio 24th, 2020 Riccardo Fucile
L’ESPERTO, MEMBRO DELL’ESECUTIVO OMS: “IMPORTANTE UNICA LINEA DI COMANDO SOTTO IL MINISTERO, STIAMO DANDO RISPOSTE RAPIDE ED EFFICACI”
Emergenza coronavirus, il ministro alla Salute Roberto Speranza ha nominato Walter Ricciardi, ex presidente dell’Istituto superiore di sanità e tra l’altro membro del comitato esecutivo dell’Oms, come consigliere per le relazioni dell’Italia con gli organismi sanitari internazionali.
“Il nostro Servizio Sanitario è all’altezza della situazione e la risposta che stiamo dando è rapida ed efficace come affermato dalla Commissaria europea, Stella Kyriakides, con cui sono in costante collegamento”, ha detto Speranza.
Ricciardi è già arrivato al ministero per lavorare con gli altri tecnici che si stanno occupando dell’emergenza coronavirus. “È importante tenere una unica linea di comando sotto il ministero alla Salute, che dia indicazioni chiare a tutto il territorio nazionale”, ha spiegato.
L’ordinario di Igiene del Gemelli, che ha vari altri incarichi internazionali e tra questi la presidenza del “mission board on cancer” dell’Unione Europea che gestisce un fondo da 20 miliardi di euro, a suo tempo non ha risparmiato critiche per la mancata decisione del ministero di mettere in quarantena i bambini rientrati dalla Cina. “Le disposizioni sull’isolamento prese successivamente dal ministero sono giustissime”, commenta. “Adesso è il momento di lavorare tutti per affrontare questa situazione”.
Speranza ha affrontato a margine della task force anche la questione dei rapporti con le Regioni. “È indispensabile che ci sia un solo centro di coordinamento per la gestione dell’emergenza in cui siano pienamente coinvolte tutte le regioni e con la guida del nostro coordinamento scientifico. Così sta funzionando, come dimostrano le ordinanze firmate nella giornata di ieri. Non servono scelte unilaterali di singoli territori”, ha detto.
(da agenzie)
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Febbraio 24th, 2020 Riccardo Fucile
NON DIPENDE DAL CORONAVIRUS INVECE LA MORTE DI UNA ANZIANA DONNA DI CREMA… I CONTAGIATI SONO 229, DI CUI SOLO 23 IN TERAPIA INTENSIVA
Sale a sei il numero dei deceduti con coronavirus in Italia e sono 229 i contagiati.
Le vittime sono tutte persone anziane con un quadro clinico generale compromesso in precedenza.
Un uomo deceduto a Bergamo era ricoverato da giorni all’ospedale “Papa Giovanni XXII”. La sesta vittima è un 80enne di Castiglione d’Adda risultato positivo al Coronavirus.
L’uomo giovedì scorso era stato portato dal 118 all’ospedale di Lodi per un infarto, stesso giorno in cui era arrivato il 38enne che è stato il primo paziente risultato positivo al virus. L’ottantenne è stato ricoverato in rianimazione e poi, risultato positivo al virus, trasferito al Sacco di Milano dove è morto
Non è dovuta, invece, al coronavirus, come si era pensato in un primo momento, la morte agli Spedali civili di Brescia di una donna di Crema che era stata trasferita ieri. Si tratta di una paziente oncologica e il quadro clinico era già compromesso.
Il capo della Protezione civile e commissario straordinario nazionale per l’emergenza Angelo Borrelli ha confermato nella quotidiana conferenza stampa che contagi e decessi si riferiscono sempre ai focolai già individuati e ha aggiunto: “I focolai sono ancora quelli indicati. Non ho conferma dalle strutture regionali di un collegamento tra il focolaio del Lodigiano e quello del Padovano”.
Angelo Borrelli ha poi precisato che i casi di contagi accertati sono 172 in Lombardia (comprese le quattro vittime). Sommati ai 32 del Veneto ( compreso l’anziano deceduto), i 18 dell’Emilia Romagna (nove registrati oggi), quattro in Piemonte e tre nel Lazio (la coppia di cinesi e il ricercatore già dimesso) si ha un totale di 229 casi confermati in Italia.
Dei 229 casi confermati, 99 sono le persone ricoverate in ospedale con sintomi, 23 sono in condizioni più serie in terapia intensiva e 91 non hanno sintomi e sono a casa in isolamento. A questi si aggiungono 6 deceduti (cinque in Lombardia e uno in Veneto) e una persona guarita, il ricercatore allo Spallanzani di Roma.
(da agenzie)
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Febbraio 24th, 2020 Riccardo Fucile
IN CINA CHI DIFFONDE NOTIZIE CHE METTONO IN PERICOLO LA SICUREZZA DELLO STATO FINISCE DAVANTI AL PLOTONE DI ESECUZIONE
Anche oggi Libero, che ieri sosteneva che il governo agevolasse la diffusione del Coronavirus fa un po’ di sciacallaggio sulla situazione che in Italia è sempre più disperata e sempre meno seria.
“Follia del governo progressista — Accogliamo tutti anche il virus — Decine di migliaia di italiani in quarantena, però si spalancano i porti per 274 migranti. La sinistra esulta: “Sono sani”. Noi siamo già contagiati”, apre il giornale di Feltri.
Poi si dà la parola al noto virologo Renato Farina:
Mentre il Coronavirus afferra il respiro e schiaccia i polmoni soprattutto di cittadini del Nord (che sono pur sempre italiani), e non si è ancora compreso da dove sia arrivata la prima cellula infetta e chi l’abbia portata, il governo dispone allegramente di accogliere 274 africani presunti profughi in Sicilia.
Ora, magari a Libero non hanno presente la situazione attuale di COVID-19 nel mondo. Che è questa: un contagiato in Africa, 155 in Italia, 16 in Germania, 12 in Francia etc.
Ma soprattutto, dalle parti di Senaldi & Feltri dovrebbero aver presente che se si fa sbarcare una nave con 274 “migranti” (così li chiama) è possibile metterli in quarantena e fare il test del tampone a tutti, circoscrivendo così l’infezione.
Se li si lascia in mare invece si rischia l’accusa di sequestro di persone (fischiano le orecchie, vero?).
Anche se si lascia svolgere il Carnevale di Venezia mentre in Veneto è emergenza COVID-19 si è degli irresponsabili, ma questo Zaia e Libero non lo sanno.
Molto più pericoloso invece è non lasciare vie d’accesso controllate ma lasciar sbarcare i barchini negli sbarchi-fantasma che Matteo Salvini quand’era ministro forse non vedeva e di certo non nominava mai.
Quello può portare a una diffusione rapida e a peggiorare una situazione già difficile. Ma a Libero che ne sanno?
(da “NextQuotidiano”)
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Febbraio 24th, 2020 Riccardo Fucile
A MEZZANOTTE E’ STATO RIAVVIATO REGOLARMENTE IL SERVIZIO DA E PER L’ITALIA
Ieri sera un treno proveniente dall’Italia è stato bloccato alla frontiera del Brennero dalle autorità austriache per due casi sospetti di coronavirus a bordo. Il treno, partito da Venezia per Monaco con 300 passeggeri a bordo, intorno alle 15 si è fermato a Verona, dove sono state fatte scendere due persone con sintomi influenzali, giudicati però dal 118 non sospetti.
Le autorità austriache hanno comunque deciso di non far entrare il treno, che era arrivato al valico del Brennero alle 19.10 circa.
I passeggeri hanno tentato di attraversare il confine a bordo del treno successivo, che è stato comunque bloccato al Brennero.
“Prendiamo molto seriamente gli sviluppi della situazione in Italia”, ha affermato il ministro della Salute austriaco Rudolf Anschober, secondo quanto riporta il Kronen Zeitung.
Una quarantina di minuti piu’ tardi e’ arrivato l’EC 1288 e anche quello è stato fermato.
Le ferrovie austriache hanno interrotto i viaggi tra Innsbruck e il Brennero (e viceversa) con i convogli che venivano fermati alla stazione di Steinach am Brenner. Il blocco riguardava anche il regionale austriaco Rex1828 e l’Espresso D408 Nizza-Mosca. Il ministro degli Interni austriaco Karl Nehammer ha detto di essere “in stretto contatto con il governatore del Tirolo, Guenther Platter su come procedere”.
Verso la mezzanotte il blocco dei treni tra Italia ed Austria al Brennero è stato revocato. Lo hanno comunicato le ferrovie austriache Obb su Twitter. “Da domani si potrà viaggiare attraverso il Brennero. Chiunque non desideri recarsi in Italia può cancellare il proprio biglietto à–BB per l’Italia con validità 24 febbraio 2020 gratuitamente”, affermano le ferrovie.
(da agenzie)
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Febbraio 24th, 2020 Riccardo Fucile
CASO DI VO’, IL PAZIENTE ZERO ERA STATO A CODOGNO… LA ZONA RIMANE CIRCOSCRITTA, LE VITTIME AVEVANO ALTRE PATOLOGIE PREGRESSE GRAVI… ALLE MAURITIUS BLOCCATO VOLO ALITALIA, NON VOGLIONO FAR SBARCARE ITALIANI A BORDO…. RIPRESO IL TRAFFICO FERROVIARIO CON L’AUSTRIA
Durante la quotidiana conferenza stampa, il capo della Protezione civile e commissario straordinario all’emergenza, Angelo Borrelli ha annunciato la quinta vittima in Italia. “Sono 219 i contagiati e 5 i deceduti, si è aggiunto da pochissimo un decesso in lombardia, un uomo di 88 anni di Caselle Landi”, ha detto.
In tutti i casi si tratta di persone anziane con un quadro clinico generale compromesso in precedenza. Il deceduto a Bergamo era ricoverato da giorni all’ospedale “Papa Giovanni XXII”.
Borrelli ha confermato che contagi e decessi si riferiscono sempre ai focolai già individuati.
Angelo Borrelli ha poi precisato che i casi di contagi accertati sono 167 in Lombardia. Sommati ai 27 del Veneto (due nuovi casi annunciati questa mattina), i 18 dell’Emilia Romagna (nove registrati oggi), quattro in Piemonte e uno nel Lazio (due persone sono guarite) si ha un totale di 219 casi confermati in Italia.
Il nostro Paese è così il terzo al mondo per numero di contagi, dopo Cina e Corea del Sud. Secondo gli esperti tale primato è da attribuire a un controllo più capillare su pazienti che presentavano sintomi di influenza. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel commentare le misure straordinarie varate dal Governo (il decreto è stato firmato ieri dal presidente Mattarella), ha detto che il numero dei contagi potrebbe crescere.
A chi chiedeva se è sicuro venire in Italia Borrelli ha risposto: “In italia si è intervenuto con misure impegnative, c’è sicurezza e si può venire tranquillamente”.
Nessuna previsione su quanto sarà necessario mantenere le zone di contenimento nel Lodigiano e le misure straordinarie: Conte ha infatti sottolineato: “non credo che le misure di contenimento si potranno allentare in qualche giorno”.
Da ieri su disposizione di una circolare del ministero della Salute vengono sottoposti a tampone per la ricerca del coronavirus tutte le persone con sintomi «di malattia da sindrome simil influenzale e sindrome respiratoria acuta e casi sospetti di sindrome da coronavirus»
In Lombardia e Veneto sono in arrivo altri 500 donne e uomini delle forze dell’ordine per pattugliare 35 varchi nel lodigiano (10 comuni) e 8 varchi a Vo’ Euganeo, zone focolaio del contagio. I cittadini che sono passati o hanno sostato in queste zone in Lombardia e Veneto hanno l’obbligo di comunicarlo alle Asl di appartenenza.
Da questa mattina alle 8 sono attivi i varchi di accesso al comune di Vo’, come misura per contenere la diffusione del Coronavirus. Al momento sono presidiati da Carabinieri e Polizia. Il sindaco, Martini, ha però già evidenziato un problema. “Uno dei posti di blocco, al confine con Bestia, dev’essere spostato più indietro, altrimenti ‘taglia’ fuori dal contenimento una cinquantina di famiglie della frazione di Zovon”.
Con un’ordinanza, il governatore della Basilicata, Vito Bardi, ha disposto la quarantena obbligatoria per chiunque arrivi dalle regioni del Nord colpite dal contagio del Coronavirus. Prima di entrare in Basilicata dovranno stare in isolamento o a casa per 14 giorni. Il governatore della Lombardia, Fontana , ha criticato la misura: “Credo sia sbagliato generalizzare, per chi rientra dalla zona rossa ha senso, ma per chi arriva dalla Lombardia no, vorrebbe dire bloccare il Paese. A quel punto allora bisogna che ciascuno di noi rimanga nelle proprie case e che il Paese si fermi per 15 giorni”.
Dopo l’arresto del treno al Brennero di domenica in serata, fonti diplomatiche austriache precisano che oggi non c’è nessun blocco al Brennero e i treni transitano regolarmente. Ieri c’era stata l’interruzione di oltre 4 ore alla circolazione ferroviaria tra Italia e Austria dopo che un Eurocity, proveniente da Venezia e diretto a Monaco, era stato fermato al Brennero per la presenza a bordo di due casi sospetti di coronavirus. Complessivamente oltre 500 passeggeri sono stati bloccati per ore in stazione, senza potersi allontanare dal treno e senza istruzioni.
La commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, ha annunciato che domani sarà mandata in Italia, “in accordo con le autorità italiane”, una missione congiunta del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e dell’Organizzazione mondiale della sanità . L’Italia ha preso “tutte le misure necessarie” per tracciare la diffusione del virus e prevenire ulteriori contagi, ha detto Kyriakides. La commissaria ha anche annunciato che la Commissione europea ha deciso di stanziare 230 milioni di euro per la lotta alla diffusione del coronavirus.
L’Ecdc ha aumentato da basso a moderato-alto la valutazione sul rischio di insorgenza di cluster simili a quelli in Italia, associati a COVID-19, in altri Paesi dell’Ue e nel Regno Unito.
La ricerca dei pazienti zero
Potrebbe esserci una svolta nell’individuazione del possibile ‘paziente zero’ che ha diffuso il Coronavirus a Vo’. Un agricoltore 60enne di un paese vicino, Albettone (Vicenza), frequentatore dei bar di Vo’, era stato a Codogno e in altri centri del lodigiano, focolaio del virus in Lombardia, nelle scorse settimane, ed ora ha tosse e sintomi influenzali. Lo ha comunicato il sindaco di Vo’, Giuliano Martini: “Abbiamo avvisato l’Usl di competenza e il sindaco di Albettone, ora il 118 lo porta a fare tampone”.
Volo Alitalia bloccato alle Mauritius
I passeggeri di un volo Alitalia sono stati bloccati all’aeroporto di Mauritius. Ai passeggeri verrebbe richiesto di accettare un periodo di quarantena oppure di rientrare subito in Italia. Al momento starebbero facendo sbarcare solo quelli provenienti da zone non colpite dal contagio del coronavirus
Il ministero degli Esteri riferisce che “La Farnesina sta seguendo sin dalle prime battute la vicenda, in contatto costante con la compagnia aerea Alitalia e con l’Ambasciata a Pretoria, competente per l’area, al fine di assicurare la massima assistenza agli italiani a bordo”.
Il Ministro Stefano Patuanelli ha convocato domani al MiSE i rappresentanti di Confindustria, R.E TE. Imprese, Alleanza Cooperative Italiane e Confapi per un confronto sulle misure da adottare per fronteggiare le conseguenze derivanti dal Coronavirus sul sistema produttivo del Paese.
(da agenzie)
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Febbraio 24th, 2020 Riccardo Fucile
CON 272 SEZIONI SCRUTINATE IL CANDIDATO DEL CENTROSINISTRA AL 49,22%, SEGUE NAPOLITANO (M5S) AL 24,3%, POI GUANGI (CXD) 21,15%… NELLO STESSO COLLEGIO DUE ANNI FA IL M5S AVEVA IL 53%, , GUANGI IL 22,6%, IL PD IL 16,4%…BASSISSIMA L’AFFLUENZA AL 9,52%
Urne chiuse: comincia alle 23 lo spoglio per eleggere il senatore che rappresentare il collegio uninominale di Napoli 7 dopo la morte di Franco Ortolani.
In uno scenario quasi spettrale, con i seggi deserti e l’affluenza ferma al 9,52%, meno di un elettore su dieci s’è recato al voto nei quartieri di Arenella, Barra, Miano, Piscinola-Marianella, Poggioreale, Ponticelli, San Carlo, San Giovanni a Teduccio, San Pietro a Patierno, Scampia, Secondigliano, Vicaria e Vomero.
Cinque i candidati in campo: Giuseppe Aragno di Potere al Popolo, l’alfiere del centrodestra Salvatore Guangi, il civico Riccardo Guarino con il suo Rinascimento partenopeo, il portavoce M5S Luigi Napolitano e il giornalista Sandro Ruotolo, sostenuto dal Pd, dal movimento demA che fa capo al sindaco de Magistris e da un pezzo della sinistra.
E proprio Ruotolo è avanti nelle prime proiezioni: con 272 sezioni scrutinati, il candidato della sinistra comanda con il 49,22% davanti a Napolitano (24,3%) e Guangi (21,15%).
CONFRONTO CON IL 2018
Tornando invece al 2018, quando nello stesso collegio venne eletto Ortolani allora il Movimento Cinque Stelle prese il 53,17% dei voti.
Forza Italia con allora candidato sempre Guangi conquistò il 22,61%.
Mentre il Pd che correva con Gioacchino Alfano arrivò appena al 16,39%. Infine Potere al Popolo che ora è in campo alle suppletive con Giuseppe Aragno, prese il 2,29% candidando Patrizia Turchi.
(da agenzie)
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