Marzo 18th, 2020 Riccardo Fucile
I DATI DEL’ISTITUTO SUPERIORE DELLA SANITA’
L’ultima indagine epidemiologica dell’Istituto superiore di sanità sulle vittime del Coronavirus conferma che gli uomini sono più colpiti delle donne.
Tra gli oltre 2000 deceduti, le donne sono meno della metà degli uomini (601 e 1402) e la loro età è più alta rispetto a quella dei maschi (83, 7 anni per le donne e 79.5 per gli uomini)
Sono 17 i morti con un’età inferiore ai 50 anni, di cui 5 avevano meno di 40 anni ed erano tutti di sesso maschile, tra i 31 e i 39 anni, con gravi patologie pre-esistenti.
L’indagine epidemiologica dell’Iss indica anche che la trasmissione dell’infezione è avvenuta in Italia per tutti i casi, ad eccezione dei primi tre segnalati dal Lazio.
L’età media dei pazienti risultati positivi al virus che non riescono a superare l’infezione è più alta di oltre 15 anni rispetto a quella dei pazienti che hanno solo contratto l’infezione (80.5 anni deceduti; con infezione 63 anni).
L’insufficienza respiratoria è stata la complicanza più comunemente osservata in questo campione (97,2% di casi), poi il danno renale acuto (27,8%), seguita da danno cardiologico (10,8%) e sovrainfezione (10,2%).
Mediamente i giorni che passano dall’insorgenza dei sintomi al decesso sono otto, quattro dall’insorgenza dei sintomi al ricovero in ospedale e quattro dal ricovero in ospedale al decesso.
(da agenzie)
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Marzo 18th, 2020 Riccardo Fucile
REATI IPOTIZZATI: TRUFFA AGGRAVATA AI DANNI DELLO STATO E INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO…. LA DIREZIONE: “GLI ASSENTI SONO SOLO 33”
Dopo gli accertamenti interni, sono arrivati quelli della magistratura. 
La Procura di Napoli ha avviato una indagine sull’assenza di massa che si è registrata nell’ospedale Cardarelli di Napoli, tra i presidi in prima linea per l’emergenza Coronavirus: 249 tra medici e infermieri che avrebbero marcato visita, che non si sarebbero presentati sul posto di lavoro inviando un certificato medico.
Le verifiche, coordinate dalla Procura diretta da Giovanni Melillo, sono delegate al Nas e ai carabinieri del Nucleo Investigativo. Le ipotesi di reato sono di truffa aggravata ai danni dello Stato e interruzione di pubblico servizio, considerando le inevitabili conseguenze dell’assenza sulle cure ai pazienti.
Ora spetterà ai magistrati, e alle indagini dei carabinieri, fare le verifiche sui certificati medici presentati dai dipendenti del Cardarelli, per accertare se si tratti effettivamente di assenze dovute a patologie o comunque giustificate da motivi di salute o se, questa l’ipotesi su cui vuole fare luce la Procura, tra quelli che mancavano dalla corsia ci sia qualcuno che ha fatto ricorso a un certificato falso.
L’ipotesi era stata ventilata nelle scorse ore anche da Ciro Mauro, direttore del dipartimento Emergenze dell’ospedale, che si era sfogato sui social. “Penso a tutti gli operatori del Cardarelli che sono al loro posto — aveva scritto — e penso anche a tutti quelli che si nascondono dietro un certificato medico fasullo lasciando i colleghi da soli a lavorare. Non abbiamo rancore contro questi, solo commiserazione. Il Cardarelli andrà lo stesso avanti, conseguendo come al solito i migliori risultati della sanità campana”.
La Direzione Strategica del Cardarelli, con una nota, aveva comunicato “di avere già disposto, tramite gli uffici competenti, l’avvio di una indagine interna mirata ad analizzare ogni singolo caso di malattia”; “esaminare caso per caso — si legge ancora — servirà ad accertare le irregolarità , ma anche a tutelare quanti sono legittimamente a casa per comprovate ragioni di salute. Ove emergessero comportamenti scorretti la Direzione Strategica provvederà a trasmettere l’esito delle indagini agli organi competenti e ad adottare prontamente i necessari provvedimenti disciplinari”.
Con una ulteriore nota, la Direzione Strategica ha smentito “la notizia di stampa dei 249 dottori malati immaginari”.
“I numeri, certificati e verificabili — si legge nel comunicato inviato dal Cardarelli — riferiscono di un organico di 739 medici dei quali 276 impegnati nel Dipartimento di Emergenza Urgenza DEA. Dei 739 medici impegnati a combattere l’emergenza legata al coronavirus e a tutte le altre patologie i medici assenti per malattia sono 33. Di questi, 17 operano nel Dipartimento di Emergenza Urgenza DEA e altri 16 sono invece assegnati ad agli altri dipartimenti assistenziali. È bene rilevare anche che, dei 33 medici attualmente in malattia, 4 sono affetti da anni da gravi patologie e 4 sono stati accertati Covid positivi”.
(da Fanpage)
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Marzo 18th, 2020 Riccardo Fucile
GRAZIE ALLA RETE CRIMINALE SOVRANISTA LE BUFALE HANNO OTTENUTO 6,8 MILIONI DI CONDIVISIONI
Continua la parabola della Russia e del coronavirus. L’avrete notato anche voi: in Italia, sui social network, si è diffusa una rete di informazioni, ultimamente, legate allo strapotere del Cremlino contro la diffusione del contagio.
Ma potrebbe non essere una fotografia della realtà . Anzi, non lo è certamente. Vi abbiamo già spiegato perchè il numero dei 93 positivi al coronavirus in Russia potrebbe non essere attendibile (qui il riferimento al diverso metodo di diagnosi per il test), ma adesso è opportuno sottolineare anche la strategia “Russia fake news coronavirus” che è stata messa in campo dal governo e che, in un documento riservato del 16 marzo, veniva spiegata nel dettaglio.
A questo documento — che è stato stilato dall’European External Action Service, l’agenzia diplomatica dell’UE — ha avuto accesso il Financial Times che ha spiegato come il governo di Vladimir Putin stia cercando di inquinare l’informazione a proposito del coronavirus: lo scopo individuato all’interno del report sarebbe quello di ingenerare confusione e paura sull’argomento coronavirus, rendendo sempre più difficile — attraverso l’immissione in rete di contributi fake — l’accesso alle informazioni reali e concrete sulla pandemia.
«Con lo scopo di sovvertire le società europee dell’interno — si legge nelle nove pagine di documento -, la Russia ha organizzato una significativa campagna di disinformazione per creare confusione, panico e paura, impendendo alle persone di ottenere notizie corrette sul contagio»
In modo particolare, secondo il report a cui ha avuto accesso il Financial Times, ci sarebbero state almeno 80 casi di informazioni false diffuse da account legati al governo russo a partire dal 22 gennaio, e tra questi anche media ufficiali e canali di comunicazione concretamente attivi.
Questi messaggi stanno rimbalzando in diverse parti d’Europa e hanno l’obiettivo di mostrare al mondo la forza della Russia nella gestione dell’emergenza e, al contrario, far emergere presunte debolezze delle altre nazioni europee di fronte alla diffusione del contagio. Per far capire la loro viralità , questi contenuti sono stati condivisi sui social network per ben 6,8 milioni di volte.
Un giochino che conosciamo già e che è stato operativo anche in altre circostanze: si legga la voce ‘elezioni americane 2016’.
«L’obiettivo globale del Cremlino è quello di aggravare la crisi nei Paesi occidentali minando la fiducia nel sistema sanitario nazionale e ostacolando così una risposta efficace all’emergenza». Implicati nella disinformatia sarebbero gli stessi account (legati alla struttura statale russa) già usati in altre operazioni: dal 22 gennaio pubblicano messaggi in italiano, inglese, spagnolo, tedesco, francese.
(da agenzie)
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Marzo 18th, 2020 Riccardo Fucile
INVECE CHE I SUPERMERMERCATI, NEGLI USA SONO I NEGOZI DI ARMI A ESSERE PRESI D’ASSALTO DA MALATI MENTALI CHE TEMONO PER LA SICUREZZA DEI LORO “AVERI”
In Italia abbiamo visto gente che si è precipitata ai supermercati o ai distributori di sigarette H24.
In Francia abbiamo assistito a scene molto simili, con assembramenti ancor peggiori.
Le immagini che arrivano dagli Stati uniti, però, sono ancora più paradossali. Dopo i primi annunci di Donald Trump sui provvedimenti da prendere per contenere l’emergenza Coronavirus Usa, è partita una vera e propria corsa agli armamenti con persone in coda fuori dai negozi di armi per fare rifornimento di munizioni.
Non beni di prima necessità , ma proiettili.
Ne aveva già parlato Isabella Weiss nei giorni scorso, rilasciando una testimonianza di quel che sta accadendo negli Stati Uniti e a San Francisco nel grande progetto di condivisione Insieme nel Mondo, organizzato da Insieme in Rete. Ora le immagini che arrivano da tutti gli Usa mostrano come tantissimi cittadini americani non abbiano preso d’assalto i supermercati, ma i negozi che vendono munizioni. Oltre alle fotografie, ci sono anche video come quello pubblicato da La Repubblica.
L’allarme Coronavirus Usa è salito a livelli di massima attenzione, dopo un’iniziale sottovalutazione del problema testimoniato — ancora al giorno d’oggi — anche dalle folli parole dell’ex stellina della Disney Vanessa Hudgens. Ma ora, quel che sorprende di più sono le priorità di molti cittadini.
Nel video pubblicato da La Repubblica, si mostra una quantità di persone eccezionale — e mai registrata prima — all’interno del negozio Little Sport di Bob nel New Jersey che vende armi e munizioni.
Ovviamente non si tratta di una scelta per constare il Coronavirus, ma della paura dei cittadini che l’allarme contagi da Covid-19 faccia ridurre la sicurezza nelle strade americane. Per questo motivo la priorità non è stata quella di accaparrarsi cibi e bevande (che, come nel resto del Mondo, saranno sempre garantiti, anche con eventuali misure draconiane). La prima necessità a cui hanno pensato gli statunitensi è stata la corsa agli armamenti.
(da agenzie)
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Marzo 18th, 2020 Riccardo Fucile
NON SI TRATTA DELLO STANZIAMENTO DEL GOVERNO MA DEL CREDITO CHE LA BANCA STATALE TEDESCA PER IL SOSTEGNO ALLE IMPRESE POTRA’ METTERE A DISPOSIZIONE DEL SISTEMA… L’ITALIA HA UNO SCUDO PROTETTIVO DI 350 MILIARDI, IN LINEA PROPORZIONALE DEL PIL CON QUELLO TEDESCO
Da qualche giorno girano meme e infografiche che riepilogano lo stanziamento economico dei principali paesi dell’Occidente contro il Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19 e si afferma che la Germania ha stanziato 25 volte i soldi dell’Italia.
A sostenere la tesi del governo Conte cattivo e di quelli buoni è, tra gli altri, la pagina facebook della Lega Nord, che segnala anche gli stanziamenti di altri paesi come gli USA di Trump (850 miliardi), Regno Unito (330 miliardi), Francia (300 miliardi), Spagna (200 miliardi) e li si mette a paragone con i 25 miliardi del Decreto Cura Italia varato dall’esecutivo.
Non è strano che tra i primi a diffondere questa storia ci sia il senatore del MoVimento 5 Stelle Gianluigi Bombatomica Paragone. Ma la storia si è diffusa un po’ ovunque.
E c’è chi ricorda persino i crimini della Seconda Guerra Mondiale per segnalare la profonda ingiustizia.
Il dettaglio è che si tratta di una bufala.
Sulla Germania, nello specifico, il Financial Times ha spiegato che si tratta del credito che la KfW, la banca statale per il sostegno alle imprese, potrà mettere a disposizione del sistema.
Questo è lo “scudo protettivo” nei confronti delle imprese che secondo il ministro dell’Economia, Peter Altmaier, potrà essere messo in campo in un tempo indefinito in caso di bisogno.
Non si tratta quindi dello stanziamento del governo, come nel caso dei 25 miliardi del Decreto Cura Italia. Questo è scritto anche nell’articolo del Corriere della Sera che molti linkano senza leggere
E l’Italia invece? Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri a Che Tempo che fa, riferendosi alla Germania che ha messo in campo 550 miliardi per l’emergenza coronavirus, domenica scorsa ha spiegato: “Con le risorse aggiuntive che noi stanziamo per il fondo di garanzia consentiamo di sostenere circa 350 miliardi di finanziamento, una cifra equivalente in percentuale del Pil a quella tedesca, l’effetto complessivo è analogo”.
Il decreto che il governo si appresta a varare “è solo una prima tappa”, aveva detto Gualtieri, perchè dopo “servirà una fortissima spinta”, anche da parte dell’Europa, per la ripartenza del Paese. Il ministro aveva ipotizzato un primo decreto da 12 miliardi ma sceglie di portare in Cdm un maxi-dl da 25 miliardi, l’intera cifra autorizzata dal Parlamento. Se l’emergenza si protrarrà — ha detto domenica — le misure assunte per il mese di marzo potranno essere rinnovate per aprile. Il governo mobilita finanziamenti per 350 miliardi, una cifra “equivalente” in percentuale del pil ai 550 miliardi della Germania.
(da “NextQuotidiano”)
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Marzo 18th, 2020 Riccardo Fucile
LA PRIMA DELEGAZIONE GIA’ DOMANI ALLA MALPENSA… INVIATE ANCHE 2.000 TUTE PROTETTIVE E 30 RESPIRATORI
Trecento medici e infermieri arriveranno in Lombardia dalla Cina per aiutare i nostri ospedali nella
lotta al coronavirus. Lo ha annunciato l’assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, in un video su Facebook.
“Sono arrivate circa 2 mila tute protettive, grazie a una donazione di artisti cinesi. Sono arrivate con il coinvolgimento delle nostre ambasciate e dei consolati tedeschi — ha spiegato l’assessore — “non è l’unica cosa arrivata dalla Cina. Arriverà domani una prima delegazione all’aeroporto di Malpensa, 7 medici e 3 tra tecnici e infermieri. Sono i primi di gruppo più ampio, circa 300 persone, che arriveranno dalla Cina per darci man forte all’interno dei nostri ospedali”.
Domani il vicepresidente Fabrizio Sala e il sottosegretario Alan Christian Rizzi accoglieranno a Malpensa medici e personale sanitario in arrivo dalla Cina e dagli Stati Uniti. Sempre da Pechino sono arrivati oggi 30 respiratori da terapia sub intensiva, che si aggiungono ai 14 procurati della Protezione civile.
(da Fanpage)
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Marzo 18th, 2020 Riccardo Fucile
IL SINDACO: “VIGLIACCHI, DA LICENZIARE”… LO SFOGO DEI COLLEGHI IN CORSIA: “SI NASCONDONO DIETRO UN CERTIFICATO MEDICO FASULLO”
I “furbetti” del coronavirus arrivano anche in corsia. A Napoli 249 operatori sanitari dell’ospedale Cardarelli, il più importante della città , sono in malattia. Il contagio, in questo caso, non c’entra. Tutto fa pensare a una diserzione di massa, dettata forse dalla paura. A denunciare l’accaduto è Ciro Mauro, direttore del dipartimento Emergenze: “Penso a tutti gli operatori che sono al loro posto e penso anche a quelli che si nascondono dietro un certificato medico fasullo lasciando i colleghi da soli a lavorare”.
“Non abbiamo rancore contro questi, solo commiserazione – scrive Mauro su Facebook, secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano -. Il Cardarelli andraÌ€ lo stesso avanti conseguendo come al solito i migliori risultati della SanitaÌ€ campana”. In tutta la Campania al momento sono 423 i positivi al coronavirus, 258 solo nella provincia di Napoli.
L’ira del sindaco De Magristris: “Vigliacchi da licenziare”
“Questa è una guerra in cui molti soldati stanno combattendo in prima linea senza elmetto, senza giubba e anche senza armi. Questi sono i nostri eroi. Poi ci sono i vigliacchi, i traditori, quelli che scappano. Questi vanno colpiti. Per me a chi adesso abbandona il campo di battaglia non va fatto il procedimento disciplinare ma va licenziato”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.
(da agenzie)
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Marzo 18th, 2020 Riccardo Fucile
RAPPRESENTANO L’8% DEL TOTALE
Sono saliti a 2.629, ovvero l′8,3% dei casi totali, gli operatori sanitari contagiati dal nuovo
coronavirus. È quanto emerge da una rielaborazione della Fondazione Gimbe aggiornata al 17 marzo 2020 su dati forniti dall’Istituto superiore di sanità . Lo rende noto in un tweet il presidente Gimbe Nino Cartabellotta.
Il “numero di operatori sanitari infetti – afferma all’ANSA – è enorme. L′8,3% dei casi totali è una percentuale più che doppia rispetto alla coorte cinese”.
Dispositivi di protezione “adeguati – afferma – sono necessari in tutta Italia, perchè gli operatori sanitari devono essere protetti al meglio per proteggere se stessi e per poter svolgere il loro lavoro in massima sicurezza”. “Fino all′11 marzo non conoscevamo i numeri, ora sono 2.629. Procedure e dispositivi di protezione sono ancora inadeguati. Prendersi cura di ci si prende cura”, conclude il presidente Gimbe
Tra le ultime vittime del Covid-19 c’è anche il segretario della Federazione italiana dei medici di famiglia di Lodi, Marcello Natali, 57 anni. Aveva contratto il virus con tutta probabilità visitando: era medico di famiglia a Codogno. Non aveva patologie pregresse: è stato prima ricoverato a Cremona, poi, con l’aggravarsi del quadro clinico era stato trasferito a Milano.
Dalla Federazione dei medici lombardi si solleva un grido di dolore ma anche di accusa alle istituzioni. La notizia della morte di Marcello Natali, segretario della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) di Lodi, “arriva nel silenzio assordante di ministero e Regione Lombardia, mentre alcune Regioni stanno rispondendo come possono alle nostre richieste”. Paola Pedrini, segretario Fimmg Lombardia, commenta così la scomparsa del collega vittima della Covid-19. Il medico visitava nell’area di Codogno e aveva segnalato i rischi che – nell’area primo epicentro dei contagi – correvano anche i camici bianchi e di conseguenza i loro assistiti.
“Oggi dobbiamo dire addio a un altro collega – afferma Pedrini – punto di riferimento non solo per i suoi pazienti, ma anche per tutti i medici di famiglia di Lodi. Un collega sempre disponibile, sempre attento verso i giovani e al ricambio generazionale nella medicina generale. Ha combattuto fin da subito sul campo, senza mai tirarsi indietro. Marcello Natali avrà sempre la nostra infinita stima e il nostro riconoscimento”, aggiunge la numero uno dei medici di famiglia lombardi che rilancia il suo appello: “Ora permetteteci di tutelare chi è ancora in prima linea sul fronte di questa battaglia”.
Infermieri di Bergamo: “Siamo i più colpiti, serve aiuto”
Secondo l’Ordine delle professioni infermieristiche di Bergamo, nella città lombarda si segnalano ogni giorno circa il 24-25% dei nuovi casi positivi di COVID-19 e si registra il 27% di tutti i decessi della Lombardia che si possono quantificare in una media di circa 50 al giorno. Il dato sugli operatori positivi è indicato a livello nazionale nel 12% dei contagiati, ma ci sono strutture, proprio a Bergamo, dove si parla del 30% e si tratta soprattutto di quelle non necessariamente ospedaliere, ma che ospitano pazienti fragili dove c’è la carenza più forte per i professionisti di dispositivi di protezione individuale (DPI), come ha anche denunciato la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche riferendosi a RSA, hospice e ADI.
quotidianamente in una condizione di grande pericolo sanitario e psicologico, anche a causa dei numerosi furti e rapine che stiamo subendo in questi difficili giorni”.
(da agenzie)
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Marzo 18th, 2020 Riccardo Fucile
UNA FARSA: ERANO DISPONIBILI SIA I VOLI ALITALIA E IL TRAGHETTO GNV, MA SI E’ VOLUTO FARE UNO SPOT VERGOGNOSO E RISCHIOSO PER LA SALUTE DEI NOSTRI CONNAZIONALI
La storia è quella che abbiamo sentito negli scorsi giorni, quella dell’ex ministro leghista Centinaio e di Susanna Ceccardi, europarlamentare Lega e candidata governatrice della Regione Toscana per il centrodestra.
I due, di loro spontanea iniziativa, sono partiti alla volta di Barcellona con un pullman per recuperare qualche decina di italiani rimasti bloccati nella capitale spagnola. Tra i recuperati, a quanto pare, anche una parente della donna.
Si tratta di Sabrina Marchi, consigliera leghista del comune di Massa. La donna è cugina del compagno (e padre della figlia) della Ceccardi, Andrea Barabotti.
Una missione di salvataggio che mette per primi non solo gli italiani ma anche le questioni familiari.
Non sono mancate le polemiche da parte del PD toscano e la questione è stata portata all’attenzione nazionale, arrivando fino in Parlamento. La vice gruppo dem facente parte del Consiglio regionale toscano, infatti, ha definito l’iniziativa «una pagliacciata che mette a rischio la salute di molti italiani» in una comunicazione al premier Giuseppe Conte e alla ministra degli Interni Lemorgese.
La questione, comunque, non finisce qui. Alcuni deputati del PD hanno depositato un’interrogazione parlamentare nei confronti di Ceccardi, Centinaio e Gambaccini (assessore del Comune di Pisa) domandando conto al Governo dei «quali provvedimenti intende assumere il governo per sanzionare tale condotta ed evitare che vengano messe in campo altre imprese similari, per garantire il rispetto delle norme e la tutela della salute pubblica, nonchè il godimento del medesimo diritto al rientro di tutti i cittadini attualmente ancora all’estero». I politici del PD ritengono che questa mossa sia stata fatta per questioni di propaganda non rispettando le regole imposte dallo stato italiano in una situazione di emergenza.
(da “Giornalettismo”)
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