TROPPI MEDICI IN MALATTIA AL CARDARELLI, LA PROCURA APRE UN’INCHIESTA E MANDA I CARABINIERI
REATI IPOTIZZATI: TRUFFA AGGRAVATA AI DANNI DELLO STATO E INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO…. LA DIREZIONE: “GLI ASSENTI SONO SOLO 33”
Dopo gli accertamenti interni, sono arrivati quelli della magistratura.
La Procura di Napoli ha avviato una indagine sull’assenza di massa che si è registrata nell’ospedale Cardarelli di Napoli, tra i presidi in prima linea per l’emergenza Coronavirus: 249 tra medici e infermieri che avrebbero marcato visita, che non si sarebbero presentati sul posto di lavoro inviando un certificato medico.
Le verifiche, coordinate dalla Procura diretta da Giovanni Melillo, sono delegate al Nas e ai carabinieri del Nucleo Investigativo. Le ipotesi di reato sono di truffa aggravata ai danni dello Stato e interruzione di pubblico servizio, considerando le inevitabili conseguenze dell’assenza sulle cure ai pazienti.
Ora spetterà ai magistrati, e alle indagini dei carabinieri, fare le verifiche sui certificati medici presentati dai dipendenti del Cardarelli, per accertare se si tratti effettivamente di assenze dovute a patologie o comunque giustificate da motivi di salute o se, questa l’ipotesi su cui vuole fare luce la Procura, tra quelli che mancavano dalla corsia ci sia qualcuno che ha fatto ricorso a un certificato falso.
L’ipotesi era stata ventilata nelle scorse ore anche da Ciro Mauro, direttore del dipartimento Emergenze dell’ospedale, che si era sfogato sui social. “Penso a tutti gli operatori del Cardarelli che sono al loro posto — aveva scritto — e penso anche a tutti quelli che si nascondono dietro un certificato medico fasullo lasciando i colleghi da soli a lavorare. Non abbiamo rancore contro questi, solo commiserazione. Il Cardarelli andrà lo stesso avanti, conseguendo come al solito i migliori risultati della sanità campana”.
La Direzione Strategica del Cardarelli, con una nota, aveva comunicato “di avere già disposto, tramite gli uffici competenti, l’avvio di una indagine interna mirata ad analizzare ogni singolo caso di malattia”; “esaminare caso per caso — si legge ancora — servirà ad accertare le irregolarità , ma anche a tutelare quanti sono legittimamente a casa per comprovate ragioni di salute. Ove emergessero comportamenti scorretti la Direzione Strategica provvederà a trasmettere l’esito delle indagini agli organi competenti e ad adottare prontamente i necessari provvedimenti disciplinari”.
Con una ulteriore nota, la Direzione Strategica ha smentito “la notizia di stampa dei 249 dottori malati immaginari”.
“I numeri, certificati e verificabili — si legge nel comunicato inviato dal Cardarelli — riferiscono di un organico di 739 medici dei quali 276 impegnati nel Dipartimento di Emergenza Urgenza DEA. Dei 739 medici impegnati a combattere l’emergenza legata al coronavirus e a tutte le altre patologie i medici assenti per malattia sono 33. Di questi, 17 operano nel Dipartimento di Emergenza Urgenza DEA e altri 16 sono invece assegnati ad agli altri dipartimenti assistenziali. È bene rilevare anche che, dei 33 medici attualmente in malattia, 4 sono affetti da anni da gravi patologie e 4 sono stati accertati Covid positivi”.
(da Fanpage)
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