Aprile 17th, 2020 Riccardo Fucile
“SONO STATI I TECNICI A SUGGERIRCI QUESTA SOLUZIONE”… MA NON DICE CHE SPETTAVA A LUI CONTROLLARE SE I MALATI ERANO SISTEMATI O MENO IN REPARTI SEPARATI
La legge di Jones insegna che chi sorride quando le cose vanno male ha già trovato qualcuno a cui dare la
colpa.
Non sappiamo se il governatore della Lombardia Attilio Fontana sorridesse stamattina a Mattino 5 — anche perchè porta sempre la mascherina — ma di sicuro la sua linea di difesa pubblica sugli anziani morti nelle RSA lombarde ha fatto un salto di qualità .
Ha trovato qualcuno a cui dare la colpa: “Aspetto con estrema serenità l’esito”, dell’inchiesta sulle morti nelle Rsa della Lombardia, ha detto.
E poi ha aggiunto: “Noi abbiamo fatto una delibera che è stata proposta dai nostri tecnici ed esperti che ci hanno detto che a determinate condizioni“, ovvero in presenza di “reparti completamente separati dal resto della struttura e addetti dedicati esclusivamente a malati Covid, la cosa si poteva fare“
Ora, il governatore della Lombardia magari non lo sa, ma funziona al contrario visto che sono le Agenzie di tutela della salute a dipendere dalla Regione Lombardia e non in contrario.
Magari, appunto, deve ancora scoprirlo visto che il suo assessore al Welfare Giulio Gallera ha soltanto di recente scoperto che anche le Regioni possono emettere ordinanze di tutela della salute creando eventuali zone rosse, come (NON) è accaduto a Bergamo.
In ogni caso gettare la colpa (eventuale) sui tecnici, o meglio dire che loro “si sono fidati” non cambia granchè nè dal punto di vista giuridico nè — soprattutto — da quello politico: perchè la relazione degli ispettori del ministero della Sanità dice proprio che quelle condizioni — ovvero quelle citate da Fontanan e imputate ai “tecnici” — non sono state rispettate. E chi doveva controllare su quel rispetto? Sempre qualcun altro?
(da “NextQuotidiano”)
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Aprile 17th, 2020 Riccardo Fucile
SONO CONTRO TUTTO PERCHE’ VOGLIONO SFASCIARE L’EUROPA… PRETENDONO SOLO , COME GLI ACCATTONI MOLESTI, CHE LA BCE GLI REGALI SOLDI, NON GLI VANNO BENE NEANCHE I PRESTITI
Se non moriremo di virus moriremo di questa politica debole con le idee confuse che continua a tenere le mani serrate sulla borsa del proprio consenso mentre l’Italia va in ordine sparso.
Ieri il Parlamento europeo ha bocciato un emendamento proposto dal gruppo dei Verdi che chiedeva l’introduzione dei Coronabond, la soluzione chiesta da più parti dagli strenui nemici del MES, quelli che proprio sui Coronabond hanno twittato compulsivamente in questi ultimi giorni.
Chi ha votato contro i Coronabond? Proprio loro: le delegazioni della Lega e di Forza Italia sono risultate decisive per la bocciatura. Detta semplice semplice: attaccano il governo chiedendogli di usare uno strumento che poi loro stessi bocciano a Bruxelles. E così il quadro si fa sempre più confuso.
Salvini ora rilancia (rilanciare senza fare è la sua attitudine più evidente) proponendo dei non meglio definiti Buoni del Tesoro di #OrgoglioItaliano (l’ha scritto proprio così, servito con l’hashtag pronto per pasturare i social), Berlusconi rilancia chiedendo a Conte di accedere ai 37 miliardi di euro da spendere in Sanità (e quindi l’opposizione si spacca) e intanto la compagine renziana di governo di Italia Viva si astiene.
Ognuno per conto suo, preoccupati più di prendersi uno spicchio di sole piuttosto che proporre e perseguire una reale strategia.
Nella stessa giornata il Movimento 5 Stelle ha votato contro i Recovery Bond garantiti dal bilancio UE ed ha votato a favore dei Coronabond con debito mutualizzato, la Lega ha votato contro i Coronabond e si è astenuta su Recovery Bond, Italia Viva si è astenuta sui Coronabond ma ha votato a favore dei Recovery Bond, Forza Italia contro i Coronabond ma a favore dei Recovery Bond.
L’Italia vista dall’Europa è un’accozzaglia che stropiccia l’economia in nome del posizionamento dei suoi partiti.
Ora, davvero, che credibilità può avere un Paese che si presenta in Europa senza nemmeno un chiaro disegno economico almeno da parte dei partiti di governo?
Come può l’opposizione risultare credibile votando contro se stessa?
Forse sarebbe il caso chiarire che la Fase 2 dovrebbe essere quella della responsabilità politica: la stessa responsabilità che i cittadini hanno dimostrato accettando le restrizioni mentre i partiti ancora giocano sul piano della propaganda a colpi di annunci smentiti nel giro di qualche ora. E intanto tutto intorno rimane il silenzio. Non è solo il silenzio delle strade vuote, no, è il silenzio di chi non ha idee e dovrebbe governare questa emergenza. E fa più paura della quarantena.
(da TPI)
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Aprile 17th, 2020 Riccardo Fucile
QUELLI CHE CONTE, D’INTESA CON MACRON, RICHIEDE ALL’EUROPA
Mentre la Lega vota contro i Coronabond proposti dai Verdi che intendevano mutualizzare il debito
dell’emergenza Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19, il gruppo del MoVimento 5 Stelle in Europa ha votato contro la proposta francese — comunque approvata — sui recovery bond.
Il M5S ha votato contro il paragrafo della risoluzione sulla risposta dell’Ue alla crisi del Coronavirus che chiedeva la creazione di Recovery Bond all’interno del bilancio comunitario.
Il testo del paragrafo 17 della risoluzione, che è comunque stato approvato a larga maggioranza, chiede alla Commissione “un pacchetto massiccio per la ripresa e la ricostruzione di investimenti per sostenere l’economia europea dopo la crisi, al di là di ciò che il Mes, la Bei e la Bce stanno già facendo”.
Il pacchetto — secondo il testo — dovrebbe essere parte “di un nuovo quadro finanziario pluriennale (il bilancio 2021-2027, ndr)”. Gli investimenti dovrebbero essere “finanziati da fondi Ue e strumenti finanziari esistenti e da Recovery bonds garantiti dal bilancio Ue”. Il testo specifica anche che il pacchetto “non dovrebbe prevedere la mutualizzazione del debito esistente”.
Il testo nella sua interezza sarà votato oggi. “Per noi la via maestra per risolvere questa crisi resta l’istituzione di un Recovery Fund come garanzia per l’emissione di Recovery bond europei. Per questo motivo è fondamentale, a mio avviso, insistere vigorosamente per l’ottenimento di un accordo ambizioso: se non si dovesse riuscire a conseguire l’unanimità , cioè coinvolgendo tutti gli Stati dell’Eurozona, a questo punto si può verificare l’opzione di una cooperazione rafforzata”, ha detto, ai microfoni di Class Cnbc, il vicepresidente dell’Europarlamento Fabio Massimo Castaldo.
“Questo strumento potrebbe consentire di lasciare fuori l’Olanda, qualora insistesse nell’annacquare il compromesso, mentre resta fondamentale avere a bordo la Germania, al fine di garantire che l’emissione dei futuri titoli condivisi ottenga poi una tripla A come rating”, sottolinea Castaldo che conclude: “si metterebbero un po’ all’angolo tutti quei piccoli paesi che stanno dimostrando di essere ultranazionalisti, totalmente legati all’interesse del proprio orticello, per andare avanti con chi comprende l’urgenza e la drammaticità del momento. La Germania non potrà tirarsi indietro: si cominciano a intravedere aperture importanti, anche perchè Berlino capisce che è in gioco il futuro stesso dell’Unione europea”.
Intanto il premier Conte si aspetta segnali concreti dall’Europa, ovvero che arrivi un via libera alla proposta dei Recovery bond.
(da “NextQuotidiano”)
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Aprile 17th, 2020 Riccardo Fucile
LEGA E FORZA ITALIA VOTANO CONTRO UN EMENDAMENTO DEI VERDI CHE PROPONEVA DI MUTUALIZZARE IL DEBITO PER L’EMERGENZA… FRATELLI D’ITALIA HA VOTATO A FAVORE
La Lega e Forza Italia al Parlamento Europeo hanno votato contro un emendamento proposto dai Verdi che proponeva di mutualizzare il debito per l’emergenza Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19 a livello UE.
L’emendamento è stato bocciato con 326 voti contrari, 282 a favore e 74 astenuti. Il testo dell’emendamento alla risoluzione sulla risposta Ue alla crisi prevedeva di condividere a livello Ue una quota consistente del debito che sarà emesso dagli Stati membri.
“Per preservare la coesione dell’Ue e l’integrità della sua unione monetaria, una quota sostanziale del debito che sarà emesso per combattere le conseguenze della crisi del Covid-19 dovrà essere mutualizzato a livello Ue”, diceva il testo.
Secondo Alessia Rotta del Partito Democratico “Il voto di Lega e FI è stato determinate per bocciare emendamento Verdi su Coronabond. Hanno votato contro la condivisione del debito futuro degli Stati membri. La verità è che la destra italiana è contro qualsiasi iniziativa per salvare Italia e UE dal fallimento. Tutto qui”.
Scrive il giornalista di Radio Radicale David Carretta che Italia Viva si è astenuta mentre M5S, PD e Fratelli d’Italia hanno votato a favore.
Il sottosegretario agli esteri Manlio Di Stefano è andato all’attacco del Carroccio su Facebook:
“Le delegazioni della Lega e di Forza Italia al Parlamento europeo hanno votato CONTRO un emendamento presentato dal gruppo dei Verdi a una risoluzione sulla risposta dell’Ue alla pandemia del Coronavirus che chiedeva la creazione dei Coronabond per condividere il debito futuro degli Stati membri. Le delegazioni del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico hanno votato a favore, mentre quella di Italia Viva si è astenuta. Il testo dell’emendamento dei Verdi prevedeva di condividere a livello Ue una quota consistente del debito che sarà emesso dagli Stati membri. Con il voto positivo di Lega e FI l’emendamento sui Coronabond sarebbe passato.
La plenaria del Parlamento Ue ha dato comunque un primo via libera alla proposta di istituire i Recovery bond garantiti dal bilancio Ue.
La prima parte del paragrafo 17 della risoluzione sull’azione coordinata a livello europeo per contrastare il Covid-19, che includeva la proposta sui Recovery bond, è passata in plenaria con 547 voti a favore, 92 contrari e 44 astensioni.
Il testo finale della risoluzione — presentata da Ppe, S&D e Verdi — sarà votato domani. Nel paragrafo, l’Europarlamento “invita la Commissione Ue a proporre un massiccio pacchetto d’investimenti per la ripresa e la ricostruzione a sostegno dell’economia europea dopo la crisi”.
Gli investimenti necessari “sarebbero finanziati attraverso un bilancio pluriennale ampliato, i fondi e gli strumenti finanziari dell’Ue esistenti e dei Recovery bond garantiti dal bilancio dell’Ue”. La seconda parte del paragrafo precisa: “il pacchetto non dovrebbe comportare la mutualizzazione del debito esistente e dovrebbe essere orientato a investimenti futuri”.
(da “NextQuotidiano”)
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Aprile 17th, 2020 Riccardo Fucile
DALLE INDAGINE EMERGE CHE AL TRIVULZIO SAREBBERO STATI RICOVERATI “DECINE DI PAZIENTI CON POLMONITI E INSUFFICIENZA RESPIRATORIA”
Il professor Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità , solo ieri aveva
definito la situazione delle Rsa durante la pandemia di Coronavirus «un massacro», chiedendo conto al Governo Conte Bis di individuare le responsabilità e le falle che hanno causato la morte di centinaia di anziani su tutto il territorio nazionale.
Uno dei casi più discussi è quello del Pio Albergo Trivulzio di Milano, dove si è registrato un numero anomalo di decessi per Covid-19.
Oggi dalle indagini sul Pat arrivano nuovi dettagli sulla gestione dell’emergenza da parte della struttura.
Da gennaio, al Pio Albergo Trivulzio sarebbero stati ricoverati «molti pazienti» con polmoniti e sintomi di insufficienza respiratoria. Secondo quanto riporta l’agenza di stampa Ansa, «criticità di questo tipo» erano state riscontrate anche in una ventina di pazienti ufficialmente non Covid, trasferiti nella struttura dopo lo scoppio dell’emergenza.
Inoltre in un documento datato 19 marzo dal Pat sono arrivate plurime richieste di mascherine e altri dispositivi indirizzate a società operanti nel settore e alla Centrale regionale committenza. Richieste che però non avrebbero ricevuto risposte.
Ieri, 15 aprile, la Guardia di Finanza è entrata nella Regione Lombardia per acquisire documenti relativi a disposizioni sulla gestione delle Rsa sul territorio. Tra il materiale acquisito anche la delibera dell’8 marzo con cui la Regione ha disposto che una parte dei posti letto delle Rsa venissero destinati a pazienti affetti da Coronovirus per liberare posti negli ospedali.
La sottosegretaria del ministero della Salute Sandra Zampa ai microfoni di Circo Massimo ha duramente accusato la giunta regionale guidata da Attilio Fontana: «Dal primo giorno la loro politica è stata quella di disattendere le indicazioni del governo, di andare in direzione contraria, prendere le distanze. Questo è avvenuto per ragioni politiche». «Ma dovremmo chiederci come mai la Lombardia abbia un numero di contagiati sproporzionatamente alto rispetto alle altre regioni», ha proseguito la sottosegretaria Zampa. «Erano state date disposizioni a tutti di non far entrare possibili contagiati. Invece così è avvenuto — sottolinea Zampa — Il virus non vola nell’aria, qualcuno deve averlo portato»
E infine Zampa affonda ulteriormente la gestione dell’emergenza da parte della Regione Lombardia, ma esclude l’ipotesi di commissariamento della Regione. «Le disposizioni erano valide per tutti, non solo per la Lombardia. Sia l’Istituto Superiore di Sanità che una circolare del Ministero imponevano di controllare l’ingresso di possibili casi positivi. Invece lì c’è stato un numero di decessi anomalo, molto alto», ha osservato Zampa. Quanto al possibile commissariamento la sottosegretaria Zampa aggiunge: «Non credo che Conte arriverà a questo, ma Fontana deve riflettere sull’alto numero di contagi nella sua Regione».
“Si tratta di una materia molto delicata, bisogna verificare se sono stati fatti tutti i controlli possibili», ha precisato la sottosegretaria. Ma Zampa ha già lanciato un monito alla Regione, dato il numero di contagi e di morti ancora molto alto rispetto ad altre regioni italiane: «Se la Lombardia decidesse di riaprire dal 4 maggio, il governo potrebbe impugnare il provvedimento regionale».
«Quando si decide cosa aprire — sottolinea Zampa — bisogna quantificare la movimentazione di persone e tutti i contatti possibili. È evidente che, ad esempio, il sistema dei trasporti è una sede di contagio, quindi bisogna immaginare che tipo di tutela si dovrà imporre»
Al contempo, gli atti per verificare se ci sono state negligenze e falle nell’applicazione delle misure di contenimento sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza sia nelle Rsa, sia nel Palazzo della Regione Lombardia, nell’attesa di certificare quali indicazioni siano state date dalla giunta guidata da Fontana alle Rsa regionali, incluso il Pio Albergo Trivulzio.
(da Open)
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Aprile 17th, 2020 Riccardo Fucile
QUANDO NON CI SARANNO PIU’ ENTRATE, LO STATO NON GARANTIRA’ PIU’ I SERVIZI, DALLA SANITA’ ALLA SCUOLA… MA AI SOVRANISTI SAI CHE GLIENE FREGA
Già che all’Italia e agli italiani è interessante a proteggere il suo bacino elettorale di furbi, furbetti e evasori, sicuro che alla fine il ‘popolo’ si accontenterà di un bel po’ di sana xenofobia perchè nel nome della paura e dell’odio contro migranti digerirà tutto
“Bisogna azzerare tutte le pendenze con Equitalia, con le sovrintendenze, i comuni e le regioni”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a Dritto e Rovescio su Rete4
“Farei un condono tombale complessivo e si riparte da capo abbassando le tasse al 15%, un taglio delle tasse è decisivo: o si fa adesso o ci mangeranno i tedeschi e cinesi”, ha aggiunto
Ovviamente quello che non dice è che le tasse al 15% favoriscono i ricchi e penalizzano i poveri.
E che uno Stato senza soldi non garantisce i servizi, dalla scuola pubblica alla sanità a tante altre cose. Poi i malati o pagano o muoiono, come nei paesi governati dagli amici di Salvini, come Donald Trump”.
(da Globalist)
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Aprile 17th, 2020 Riccardo Fucile
“INCREDIBILE, DOVE ESISTE UN DECRETO CHE MI OBBLIGHI A NON FARE BENEFICIENZA? FARO’ RICORSO, MA TUTTO E’ ASSURDO”
«Io questa multa non voglio pagarla — dice Pietro Scaletta — non ho commesso reati, non sono un fuorilegge.
Non credo nemmeno che esista un decreto che mi obblighi a non fare beneficenza»
«Regalo pane a chi ne ha bisogno, 11.30 prima “sfornata”, 12.30 la seconda. Ma non venite qui, ve lo porto io a casa».
Con queste parole Pietro Scaletta, panettiere di Termini Imerese (Palermo), fa sapere che anche oggi, in tempi di Coronavirus, è pronto a dare una mano: a regalare — quindi senza avere nulla in cambio — un po’ di pane sfornato da lui e dal fratello Umberto.
Sveglia alle 5 del mattino, da circa un mese, da quando la sua attività è stata chiusa al pubblico: si tratta di un bar, pasticceria e gelateria (che produce anche pane) costretto alla serrata.
Attività che, tra l’altro, non poteva aprire il lunedì dell’Angelo, 13 aprile, così come previsto dall’ultima ordinanza della Regione Siciliana che ha “blindato” l’isola per Pasqua e Pasquetta.
«A Pasquetta nella mia attività sono arrivati gli agenti di polizia ma anche carabinieri e finanza che mi hanno contestato il mancato rispetto del dpcm. Io, in realtà , non ero aperto al pubblico, non vendevo il pane ma lo donavo ai poveri del mio comune, alla Protezione civile e alla Croce Rossa. Non credo, infatti, che esista un decreto che mi obblighi a non fare beneficenza» spiega Pietro a Open.
Intanto è scattata la «chiusura dell’attività per cinque giorni e una sanzione»: «Io questa multa non voglio pagarla, non ho commesso reati, non sono un fuorilegge», dice.
Mentre parla con noi, Pietro pensa già alla prossima “infornata”. In attesa di poter tornare alla vita di prima, ogni giorno prepara circa 200 kg di pane insieme al fratello.
Ora, però, deve pensare anche a difendersi, a dimostrare, carte alla mano, di non aver violato la legge: «Faremo avere tutti i certificati richiesti ma devo ammettere che in Italia c’è troppa burocrazia anche solo per fare beneficenza…».
(da Open)
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Aprile 17th, 2020 Riccardo Fucile
PREDICARE BENE E RAZZOLARE MALE: HA TRASCORSO LE VACANZE AL TRUMP GOLF CLUB IN NEW JERSEY QUANDO AVREBBE DOVUTO RESTARE A WASHINGTON
Predicare bene e razzolare male. Ivanka Trump aveva chiesto ai cittadini americani lo sforzo di restare in casa e di applicare il distanziamento sociale per evitare di trasmettere il contagio da coronavirus.
Tuttavia, stando a quanto raccolto dal NY Times, la figlia del presidente degli Stati Uniti Donald Trump si sarebbe recata da Washington al Trump National Golf Club Bedminster in New Jersey, violando il lockdown imposto alla capitale a partire dal 1° aprile.
Lo spostamento, stando alle due fonti consultate dal Times (che sono a conoscenza degli spostamenti della figlia del presidente Donald Trump), non sarebbe stato necessario o legato a motivi di lavoro, dal momento che si sarebbe trattato semplicemente di un viaggio per trascorrere — insieme al marito Jared Kushner e ai tre figli — tutti insieme il sedar, la prima serata della Pasqua ebraica.
NBC News ha consultato una fonte della Casa Bianca per chiedere conferma di quanto dichiarato dal NY Times.
«Il suo viaggio — è stato affermato — non era diverso da un viaggio di lavoro e la posizione raggiunta era meno popolata della zona circostante rispetto a casa sua, a Washington DC. A Bedminster ha praticato il distanziamento sociale e il lavoro da remoto. Il suo non è stato un viaggio con velivoli commerciali: ha scelto di trascorrere una vacanza in privato con la sua famiglia».
Una implicita conferma, insomma.
Mentre tutti gli Stati Uniti sono in difficoltà per l’elevato numero di contagi e per il pesante tributo di vittime, il gesto della figlia del presidente Trump non sembra essere stato in linea con il rigore e con l’esempio che ci si sarebbe aspettati da personalità molto vicine alla Casa Bianca.
(da agenzie)
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