Marzo 21st, 2023 Riccardo Fucile
GIORGIA MELONI AL SENATO PARLA DI GEOPOLITICA E IL COGNATO, IL MINISTRO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, SI ADDORMENTA, STANCO E SCOMPOSTO
In vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo 2023, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta al Senato con ministri e viceministri assisi al tavolo del governo.
L’unico fuori, seduto su una sedia il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida di cui si nota la posizione poco composta, gambe divaricate, stomaco in bella vista.
Particolarmente affaticato e deconcentrato, si sfiora il viso – proprio come i neonati con i loro movimenti inconsapevoli durante il sonno – per poi sfinito crollare appennicandosi cullato dalle voce della cognata.
(da Dagoreport)
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Marzo 21st, 2023 Riccardo Fucile
UN SOLO GIORNO ALLA SETTIMANA PER AVANZARE LA RICHIESTA… LA SOLUZIONE ESILARANTE DELLA QUESTURA DOPO AMPI STUDI: INVECE CHE 120 APPUNTAMENTI OGNI 7 GIORNI, PASSIAMO A 240 OGNI 15 GIORNI… QUALCUNO LI AVVISI CHE HANNO INVENTATO INTERNET E IL TELEFONO PER PRENOTARE
Che le nuove regole non avrebbero risolto il problema, era apparso evidente già dalle prime anticipazioni. Ancora una volta, nella notte tra lunedì e martedì 21 marzo, infatti, centinaia di persone richiedenti asilo si sono radunate in via Umberto Cagni. La speranza è sempre la stessa, ottenere un appuntamento dagli addetti all’ufficio Immigrazione della Questura di Milano, così come l’esito: tante persone che aspettano, scontri con la polizia e pochi che riescono a entrare.
Fuori dalla caserma Annarumma, infatti, anche la scorsa notte gli agenti della polizia hanno dovuto eseguire alcune cariche di alleggerimento per placare la ressa che si era creata. Qualcuno è rimasto ferito, dalle prime informazioni sembrerebbe in modo non grave. Un 26enne è stato trasportato in codice giallo all’ospedale Niguarda di Milano per una ferita alla testa. Un 44enne, invece, è stato trasportato sempre al Niguarda in codice verde per un trauma da caduta. Sarebbe, infatti, finito contro le transenne che delimitano l’area dell’ingresso della caserma.
Le nuove regole della Questura
Questa è una situazione che va avanti da molti mesi e che si è ripetuta ogni notte tra domenica e lunedì fino allo scorso 5 marzo. Le tensioni tra le persone che cercano di essere ricevute per presentare le loro richieste di protezione internazionale e i pochi agenti incaricati di tenere sotto controllo la situazione, hanno portato anche a episodi di violenza come manganellate e lanci di lacrimogeni.
Il problema principale era che gli appuntamenti che venivano fissati ogni settimana erano troppo pochi in confronto al numero di persone che li richiedevano. Per questo motivo, già dal venerdì precedente in molti si accampavano in via Cagni sperando di essere tra i primi della fila.
Ammessa l’esistenza del problema, dalla Questura hanno ideato un piano: a partire da questa settimana, non vengono accettate solo 120 persone alla volta, ma 240. Tuttavia, nulla è cambiato: queste richieste, infatti, non vengono più accettate di settimana in settimana, ma ogni 15 giorni. “Il numero di persone che entrerà sarà sempre lo stesso”, hanno fatto notare i volontari dell’Associazione Naga di Milano, intervistati da Fanpage.it, “non è nulla di risolutivo”.
(da Fanpage)
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Marzo 21st, 2023 Riccardo Fucile
DOPO L’INVASIONE RUSSA IN UCRAINA HA PERSO IL PUBBLICO INTERNAZIONALE
“Cari amici! Il tempo vola. Tutto cambia. Il mondo intorno a noi cambia, noi tutti cambiamo e anche i nostri obiettivi e desideri cambiano. Abbiamo sognato sei anni fa un ristorante che è diventato il Twins Garden. Il sogno è diventato realtà grazie al nostro eccellente team, alla sua professionalità e piena dedizione. Il nostro team ha dato al ristorante non solo i propri punti di forza, ma parte della propria anima. Twins Garden è un ristorante creato dai cuori. E siamo felici che insieme siamo riusciti a realizzare il miglior progetto della nostra vita. Ora è il momento di stabilire nuovi obiettivi, sognare nuovi sogni e andare avanti. Perché il movimento è vita. Oggi è il nostro ultimo giorno al ristorante Twins Garden. Quello che viene dopo? Abbiamo molte idee e progetti. Ti diremo sicuramente tutto quando sarà il momento. Ringraziamo sinceramente il nostro team, il nostro investitore e i nostri cari ospiti per cui tutto è iniziato. Grazie! E ci vediamo presto!”
È il commiato dei gemelli omozigoti Ivan e Sergey Berezutskiy del celebre ristorante moscovita che avevano iniziato semplicemente come Twins, ma poi, siccome volevano portare a tavola non solo la loro cucina ma anche i loro prodotti, hanno creato una fattoria poco fuori Mosca. Aggiungendo il termine Garden (orto) al nome dell’originario locale. Un progetto di gusto ma anche di sostenibilità: il 70 per cento degli ingredienti del loro ristorante viene (ma bisogna ora dire veniva) da là e poi gli avanzi venivano rispediti per nutrire gli animali.
Premio per il miglior ristorante russo, al 29esimo posto della classifica World’s 50 Best e due stelle Michelin conquistate pochi giorni prima dell’inizio della guerra in Ucraina, oggi i fratelli Berezutskiy annunciano che sarà il loro ultimo servizio. Per i clienti affezionati basta con “Rediscover Russia”, che valorizza i prodotti locali provenienti da tutte le regioni della nazione, e basta “Vegetables”, il menu tutto vegetale dedicato a dimostrare l’ampio potenziale delle verdure. Basta, almeno al momento, con la visita nel loro incredibile laboratorio di sperimentazione da dove uscivano vini di ortaggi, di frutti e i loro famosi vini di funghi.
I giornalisti gastronomici russi commentano che è solo la voglia di nuovi progetti e nuovi obiettivi la ragione per cui vogliono trasferirsi, ma è difficile non cogliere nelle loro parole di saluto un riferimento a ragioni non solo alimentari. Il locale era infatti molto frequentato dalla clientela internazionale, un pubblico che dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina è ovviamente sparito.
(da La Repubblica)
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Marzo 21st, 2023 Riccardo Fucile
BAERBOCK: “LA MORTE NEL MEDITERRANEO Eì UNA FERITA APERTA DELL’EUROPA”
Annalena Baerbock, ministra degli Esteri tedesca, in un’intervista a La Repubblica ha parlato della questione migranti e della necessità della Ue di fare fronte comune per promuovere i salvataggi in mare.
Una visione che smonta e ridicolizza l’idea del governo Meloni, che vorrebbe impedire le partenza (cosa impossibile da realizzare).
«Se chiunque provasse solo a immaginare di stare su uno di quei gommoni e di assistere alla morte del proprio figlio nel Mediterraneo, non credo che dormirebbe più sonni tranquilli. La morte nel Mediterraneo è la ferita aperta dell’Europa: non siamo riusciti a definire una politica comune. Per quanto difficile, continueremo a lavorarci ostinatamente. Non possiamo abbandonare i Paesi ai confini esterni della Ue, né quando salvano gli esseri umani in mare, né quando respingono chi arriva alla frontiera ma non ha diritto all’asilo. Per me è molto importante che sia ripristinata una missione europea di salvataggio in mare. Significa anche responsabilizzare i Paesi ai confini esteri della Ue a registrare chi arriva. E quelle persone devono essere trattate in modo umano e occorre salvare chiunque rischi la vita. Infine, la redistribuzione non può essere spontanea, ma espressione di un processo ordinato. Ci vuole umanità e ordine».
La leader dei Verdi tedeschi ha poi parlato della guerra in Ucraina. «Il pacifismo – spiega – non vuol dire tollerare le ingiustizie. Ma che nessuno può usare la violenza per ottenere i suoi obiettivi. Se Putin viola brutalmente il diritto internazionale, assale un Paese vicino e più piccolo, uccide a sangue freddo delle persone, dal mio punto di vista abbiamo la responsabilità internazionale di aiutare la vittima. E in questo caso è l’Ucraina e il suo popolo. Perciò abbiamo cercato per l’intero anno scorso di dissuadere Putin anche con i canali diplomatici da questa brutale guerra d’aggressione. Ma la risposta di Putin è stata: attacchi ancora più brutali. Perciò sosteniamo l’Ucraina anche con le armi. Perché una pace imposta con la forza non è una pace. Voltarsi dall’altra parte sarebbe omissione di soccorso».
(da agenzie)
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Marzo 21st, 2023 Riccardo Fucile
I PARENTI DELLE VITTIMA DI MAFIA A MILANO: “SPERIAMO IN LEI”, ELLY REPLICA: “GRAZIE, CE LA METTERO’ TUTTA”
Elly Schlein era a Milano, per partecipare alla grande manifestazione contro la mafia organizzata nel giorno della Memoria e dell’Impegno promossa da Libera. «Sono molto contenta di essere qua, è una bella giornata oggi, ci sono tanti giovani, amministratori e amministratrici».
La segretaria del Pd è stata avvicinata da due parenti delle vittime della `Ndrangheta, Stefania Grasso e Debora Cartisano.
Una di loro le ha raccontato la sua storia, di quel padre che era un militante del Pc. «Mi ha cresciuta con «ideali che spero di ritrovare insieme a lei» ha detto rivolgendosi alla segreteria del Pd, che ha replicato «grazie, ce la metteremo tutta».
Un’altra parente di vittima di mafia l’ha ringraziata per la sua presenza alla manifestazione, «qui noi siamo persone comuni ma volevamo dirle grazie». «Per me è la cosa più preziosa – ha replicato Schlein – . E questo è un appuntamento a cui tengo molto. Buon 21 marzo ci vediamo presto».
«Sappiamo che in momenti di difficoltà economica gli strumenti che ci diamo per contrastare l’infiltrazione delle mafie nell’economia legale devono essere ulteriormente rafforzati. E purtroppo non stiamo vedendo questo». Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein a margine della manifestazione antimafia di Milano.
«Non si fa alzando il tetto del contante, non si fa agendo per indebolire le tutele della legalità nel codice degli appalti – ha aggiunto -. Lo si fa con una grande operazione di maggiore trasparenza e controllo, di maggiore formazione, fin dalle scuole e dentro le pubbliche amministrazioni, con una battaglia che è anche culturale».
(da agenzie)
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Marzo 21st, 2023 Riccardo Fucile
NEI VERBALI SUL MATERIALE RITROVATO SULLA SPIAGGIA, NON C’È TRACCIA DELLO ZAINO… IL “MALLOPPO” POTREBBE ESSERE NELLE MANI DELL’UNICO SCAFISTA RIUSCITO A SCAPPARE
Il tragico viaggio dei profughi, da Smirne verso le coste calabresi, è costato oltre alla vita (88 di loro sono morti annegati nel naufragio di Steccato di Cutro), 4.000 euro per ogni minore e 8.000 per gli adulti. Sul «Summer Love» il caicco spezzatosi in due a 150 metri dalla riva, viaggiavano 180 persone(il numero esatto ancora non è stato accertato), di cui 30 minori
L’organizzazione che cura le traversate di questi sventurati avrebbe quindi incassato 1.560.000 euro. Una cifra esorbitante che, come riferito da alcuni superstiti del naufragio, gli scafisti si sarebbero portati dietro, durante il viaggio.
«Erano in uno zainetto nero – hanno detto al magistrato – sistemato sotto il divano dove era seduto uno degli scafisti. Tra di noi si diceva potessero essere più di un milione». Lo zainetto, però, non è mai stato trovato, né c’è traccia nei verbali di sequestro del materiale rinvenuto sulla spiaggia.
L’ingente somma, infatti, potrebbe essere nelle mani dell’unico scafista riuscito a scappare subito dopo la tragedia. È un siriano e su di lui pende un mandato di cattura europeo. Gli altri quattro, di cui un minore, sono stati arrestati. Un quinto è morto annegato. Lo scafista in fuga, così com’è stato per Gun Ufuk, rintracciato in Austria dopo otto giorni, potrebbe aver raggiunto la Germania o i Paesi Bassi.
Così come è accaduto in passato l’organizzazione dei trafficanti di uomini potrebbe averlo aiutato a lasciare l’Italia con mezzi di fortuna. Ed è probabile che ciò sia avvenuto, con la complicità di qualcuno che era in attesa del loro arrivo, sulla spiaggia di Cutro.
(da Corriere della Sera)
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Marzo 21st, 2023 Riccardo Fucile
L’ANNUNCIO DI LAVORO ALLUCINANTE DEL MINISTERO DELL’UNIVERSITA’
Almeno a parole, la lotta al lavoro precario e sottopagato è un impegno trasversale di tutti i partiti politici. Può capitare, però, che alcune delle offerte di lavoro meno dignitose in assoluto provengano proprio dagli enti pubblici.
L’ultimo caso, in particolare, riguarda il ministero dell’Università e della Ricerca, guidato dalla forzista Anna Maria Bernini.
L’8 marzo il Mur ha pubblicato un avviso pubblico per reclutare 15 «esperti ad elevata specializzazione» da inserire nel «nucleo di coordinamento delle attività di analisi, studio e ricerca».
Tra i requisiti minimi richiesti ai candidati c’è la laurea magistrale in alcuni ambiti di ingegneria, economia, matematica o statistica.
Per quanto riguarda la posizione, invece, il ministero precisa che si tratta di un «impegno a tempo pieno», di durata «pari a 18 mesi», prorogabili su richiesta del Mur.
C’è solo un problema: tutte e quindici le posizioni aperte sono a titolo gratuito. Una contraddizione, soprattutto se si pensa al fatto che lo scopo principale del Mur dovrebbe proprio essere quello di evitare la fuga di cervelli all’estero, favorita da stipendi e condizioni lavorative migliori. L’ultimo rapporto Censis-Eudaimon, pubblicato proprio nelle scorse settimane, ha evidenziato che il 39,3% dei lavoratori di età compresa tra 15 e 34 anni dichiara di avere un contratto precario o atipico.
E in questa fascia ricadono spesso proprio i giovani laureati. Il concorso per accedere ai 15 posti di lavoro offerti dal ministero dell’Università è ancora aperto. La scadenza per inviare la propria domanda di ammissione, infatti, è fissata per la mezzanotte del 6 aprile. Viste le condizioni offerte ai candidati, però, non sarebbe una sorpresa se il bando andasse deserto.
(da agenzie)
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Marzo 21st, 2023 Riccardo Fucile
PERQUISITE LE ABITAZIONI DEGLI ATTIVISTI
La polizia russa ha fatto irruzione nelle case di diversi dipendenti dell’ong russa Memorial, insignita del premio Nobel per la pace nel 2022 insieme al dissidente bielorusso incarcerato Ales Byalyatski e al Center for Civil Liberties.
Secondo quanto riferito da un attivista dell’organizzazione a Novaya Gazeta, gli agenti russi hanno perquisito le residenze di alcune delle figure di maggior spicco dell’organizzazione tra cui il co-presidente Oleg Orlov, Nikita Petrov e Yan Rachinsky.
Le perquisizioni sono iniziate intorno alle 7.30 ora di Mosca e, secondo quanto riportato dal Moscow Times, sarebbero collegate a un’indagine penale avviata di recente con l’accusa di presunta «riabilitazione del nazismo» da parte del gruppo.
Almeno due membri dell’ong sono stati prelevati dalla polizia e interrogati.
Secondo la legge russa, la «riabilitazione del nazismo» è un crimine punibile con la detenzione in carcere fino a cinque anni. Gli investigatori russi avevano precedentemente aperto un’indagine penale sul gruppo nel febbraio 2022. Entrambi i casi sono incentrati sulle accuse secondo cui il database di Memorial di oltre 3 milioni di vittime della repressione sovietica contenga una manciata di collaboratori nazisti.
In precedenza, le autorità russe hanno ordinato la chiusura della sede di Memorial nel dicembre 2021 e lo scioglimento dell’organizzazione, sulla base della controversa legge relativa agli «agenti stranieri».
Fondata nel 1989, Memorial da decenni ha l’obiettivo di fare luce sui crimini commessi dal regime totalitario di Stalin e si adopera per preservare la memoria delle sue vittime e documentare le violazioni dei diritti umani in Russia.
(da agenzie)
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Marzo 21st, 2023 Riccardo Fucile
DAVANTI ALL’HOTEL DI MOSCA, DOVE ALLOGGIA IL NUTRITO GRUPPO DI FUNZIONARI CINESI CHE SEGUE IL PRESIDENTE XI JINPING IN RUSSIA, SONO STATI VISTI CONSEGNARE 18 SACCHETTI DI POLLO FRITTO DELLA CATENA “KFC”… LA DELEGAZIONE CINESE NON SEMBRA AVER GRADITO IL CIBO OFFERTO DA PUTIN E SI È CONSOLATA CON IL POLLO FRITTO YANKEE
I media statali russi hanno mostrato sacchi di cibo da asporto della catena “KFC” consegnati all’hotel di lusso di Mosca dove alloggia la delegazione cinese in visita di Stato del Presidente Xi Jinping.
L’agenzia statale Ruptly, parte del network RT, ha riferito che la delegazione di Xi si è diretta all’hotel Soluxe a cinque stelle di Mosca dopo essere arrivata lunedì per una visita di Stato di tre giorni. Poco dopo, un fattorino ha lasciato almeno 18 sacchetti del fast food fuori dall’hotel, che era addobbato con bandiere russe e cinesi.
KFC è uno dei franchising che si sono ritirati dalla Russia a causa dell’invasione immotivata dell’Ucraina. Il proprietario, il conglomerato di fast-food Yum! Brands, ha venduto i suoi ristoranti a un operatore russo, che si suppone li abbia ribattezzati Rostic’s.
Tuttavia, secondo il filmato, il vecchio marchio è ancora utilizzato, compreso il logo del Colonnello Sanders che era chiaramente visibile sui sacchetti da asporto. Che i funzionari cinesi, che tanto vituperano gli Stati Uniti per una serie di problemi globali, abbiano scelto un fast-food statunitense mentre visitavano la Russia, un altro rivale americano?
(da agenzie)
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