EUROVISION, SONO QUATTRO LE NAZIONI (SPAGNA, IRA, SLOVENIA E OLANDA) CONTRO LA PRESENZA DI ISRAELE ALLA GARA DEL 2026 E BOICOTTERANNO IL FESTIVAL,BELGIO E ISLANDA STANNO PENSANDO DI FARE LO STESSO
L’ERRORE STA ALL’ORIGINE: CHE C’ENTRA ISRAELE (E NON SOLO) CON L’EUROPA?
Israele partecipa all’Eurovision dal 1973, è stato il primo Paese non europeo a essere ammesso alla competizione, da allora l’ha vinta quattro volte. Adesso quattro nazioni tra le fondatrici del festival canoro internazionale si rifiutano di partecipare all’edizione dell’anno prossimo dopo che un voto segreto ha confermato l’ammissione dello Stato ebraico: l’invito era stato messo in dubbio dopo gli oltre due anni di guerra a Gaza e gli oltre 70 mila palestinesi uccisi.
La Spagna, l’Irlanda, la Slovenia e l’Olanda hanno già annunciato il boicottaggio, il Belgio e l’Islanda ci stanno pensando. Isaac Herzog, il presidente israeliano, ha elogiato la decisione di permettere la presenza israeliana: «La nostra nazione merita di essere rappresentata su qualunque palcoscenico nel mondo».
Alla sua esuberanza fin troppo ottimista replicano le parole degli olandesi: «La cultura unisce, ma fino a un certo punto. Questo lungo periodo di guerra ha testato i limiti di quello che è accettabile. Il rispetto dell’umanità e della libertà di stampa sono stati danneggiati».
L’Irlanda ha definito la partecipazione «moralmente impossibile». Mentre la Germania e l’Austria, che ospita l’edizione avendo vinto l’anno scorso, hanno minacciato di essere loro ad andarsene, se venisse impedita l’esibizione di Israele.
La Spagna è tra gli sponsor finanziari più grandi dello show e la sua assenza metterebbe a rischio tutta l’organizzazione. «Eurovision è una competizione, ma i diritti umani non lo sono», hanno commentato i dirigenti della tv pubblica da Madrid.
(da agenzie)
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