A DARE LA LINEA DI ATTACCARE LE TOGHE E’ STATO IL SOTTOSEGRETARIO COL FEZ GIOVANBATTISTA FAZZOLARI
DOPO L’ORDINE DI FAZZOLARI CI PENSANO I DIRIGENTI DI FRATELLI D’ITALIA A “USCIRE” DICHIARANDO GUERRA AI GIUDICI, CHE FINISCONO NEL MIRINO ANCHE DEI GIORNALI DI DESTRA
Attaccare i giudici. E, in primis, Silvia Albano. Colei che, da componente della Sezione Immigrazione del Tribunale di Roma, venerdì ha smontato l’accordo con l’Albania sui migranti del governo. E che, per l’entourage della premier Giorgia Meloni, non solo doveva astenersi dal decidere viste alcune sue recenti dichiarazioni in punta di diritto sulla gestione dei flussi migratori, ma soprattutto perché sarebbe una “toga rossa”.
È così che parte l’assalto di Palazzo Chigi nei confronti dei giudici di Roma. Un conflitto istituzionale che ricorda i tempi del berlusconismo e le liste di proscrizione nei confronti dei magistrati.Tutto inizia venerdì, dopo pranzo. Il comunicato del Tribunale di Roma arriva a Palazzo Chigi. Era atteso. I fedelissimi di Meloni avevano già notato alcune dichiarazioni di esponenti del Pd che avevano ipotizzato la decisione. Così parte la controffensiva.
Ci pensa il responsabile della comunicazione Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, a dare la linea. È durissimo. Nella chat interna composta da dirigenti e parlamentari di Fratelli d’Italia scrive parole feroci contro i giudici di Roma: “assurdo” che si sostituiscano “al ministero degli Esteri e a qualsiasi altro organo dello Stato” perché da ora in poi nessun Paese sarà considerato “sicuro” e quindi in grado di potersi riprendere i migranti che sbarcano in Italia. Poi l’attacco frontale: Fazzolari definisce la sentenza “illegittima” e che denotauna “supponenza e arroganza preoccupante”. È il segnale.
Dopo l’ordine di Fazzolari ci pensano i dirigenti di Fratelli d’Italia a “uscire” dichiarando guerra ai giudici: (…) Il collegamento tra Palazzo Chigi e i direttori dei quotidiani d’area sui fatti del giorno è cosa nota. E venerdì si ripete. Tant’è vero che, oltre alle critiche nei confronti della decisione, ieri sul Giornale e sul Tempo escono due articoli che prendono di mira la giudice Albano.
“La giudice anti-protocollo è il capo delle toghe rosse”, titola il quotidiano di Alessandro Sallusti facendo riferimento all’iscrizione di Albano a Magistratura Democratica. “Chi è la giudice fan della Apostolico che un anno fa disse no”, fa eco Il Tempo.
Anche la deputata Sara Kelany, responsabile immigrazione di FdI, concede un’intervista al Corriere per dire che Albano avrebbe dovuto “astenersi” dalla decisione. Articoli che vengono citati ieri mattina nel “mattinale” di FdI. Il partito cavalca la protesta anti-giudici: ieri l’ufficio studi di FdI ha anche diffuso ai parlamentari un dossier (una “nota informativa”) dal titolo emblematico: “I giudici politicizzati non convalidano il trattenimento dei migranti in Albania”.
L’attacco ai magistrati ieri ha coinvolto anche altri partiti di governo, a partire dalla Lega di Matteo Salvini che ha cavalcato la sentenza del Tribunale di Roma insieme al processo di Palermo nei confronti del leader sul caso Open Arms.
(da Il Fatto Quotidiano)
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