AL KILLER DI CAROL MALTESI CHE AVEVA UCCISO LA GIOVANE SGOZZANDOLA E TAGLIANDOLA POI A PEZZI NIENTE ERGASTOLO: SOLO 30 ANNI PERCHE’ “LEI ERA DISINIBITA”
PER I MAGISTRATI NON VI SONO AGGRAVANTI “ABIETTI E DELLA CRUDELTA'”… RIFORMATE ALLORA IL CODICE E DIFFERENZIATE TRA PERSONE “INIBITE” E “DISINIBITE” (MA SE UNA DONNA UCCIDE UN UOMO “DISINIBITO” HA DIRITTO ANCHE LEI ALLO SCONTO O NO?)
«Lei giovane e disinibita, lui innamorato perdutamente». Sono queste le parole con cui i giudici del Tribunale di Busto Arsizio hanno condannato a 30 anni – e non all’ergastolo come chiedeva il pm – Davide Fontana, il 44enne che ha assassinato Carol Maltesi per poi farla a pezzi e gettarla in un burrone.
Per i magistrati non vi fu premeditazione e nemmeno le aggravanti dei motivi futili o abietti e della crudeltà. E il movente non è la gelosia, ma l’uomo «si rese conto che ormai, dopo averlo in qualche misura usato, Maltesi si stava allontanando da lui, scaricandolo» e andando a vivere altrove. «Si era in qualche misura servita di lui – si legge nella sentenza – per meglio perseguire i propri interessi personali e professionali e ciò ha scatenato l’azione omicida».
«L’idea di perderla per lui era insopportabile»
Per il Tribunale di Busto Arsizio, riporta il Corriere della Sera, «l’idea di perdere i contatti stabili con colei che egli, per sua stessa ammissione e secondo l’amica testimone, amava perdutamente, da cui sostanzialmente dipendeva poiché gli aveva permesso di vincere la sostanziale solitudine in cui si consumava in precedenza e di vivere in modo finalmente diverso e gratificante, si è rivelata insopportabile».
La tragedia risale all’11 gennaio del 2022 quando il 44enne, durante le riprese di un video hard, massacrò Maltesi a martellate, per poi sgozzarla, sezionare il cadavere e nasconderlo per settimane in un freezer. Per mesi Fontana ha nascosto l’omicidio a parenti e amici.
(da agenzie)
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