APPENDINO E TAVERNA IN CORSA PER IL DOPO DI MAIO
CRIMI PARLA DA LEADER: “NON SONO UN TRAGHETTATORE”…ASSE FICO, PATUANELLI, FRACCARO E TAVERNA
“Mi dicono che sono la persona giusta per condurre il Movimento in questo momento di crescita, alla luce della mia lunga esperienza. Ma non farò nessuno strappo, lavorerò in continuità con il percorso che Luigi ha avviato e che io devo portare avanti alla luce delle criticità rilevate”.
Esordisce così, in un’intervista al Corriere della Sera, Vito Crimi, 47 anni, la nuova guida politica dei 5 Stelle succeduta per anzianità al vertice del Movimento dopo le dimissioni di Luigi Di Maio.
Quanto alla sua leadership, afferma: “Non ci poniamo il problema dei tempi o dei poteri, ma di guidare il M5S nella riorganizzazione. In ogni caso, da capo politico ho tutti i poteri previsti dallo statuto”.
Crimi dice di sentire comunque “una grossa responsabilità ” ma anche di aver avuto “tantissimi attestati di stima” e che “attivisti e colleghi si sentono rassicurati. Quanto alla crisi del Movimento, che da un consenso al 32% che ora secondo i sondaggi appare dimezzato, Crimi risponde così: “E’ più importante il consenso a tutti i costi o far bene per il Paese? Noi non abbiamo aiutato i potenti, ma i poveri. Una categoria che non influenza le masse”.
Su come sarà il Movimento a guida Crimi, se di piazza o di governo, con la Ue o contro, per i porti chiusi o aperti, la nuova guida risponde che i 5 Stelle non sono “mai stati contro l’Europa” perchè questa semmai “va rifondata” e che “con il nuovo governo stiamo contribuendo a migliorarla, tanto che la redistribuzione dei migranti è passata da 11 persone al mese a 98E e che questi risultati sono il frutto “di una gestione integrata del fenomeno, le chiacchiere le lasciamo ad altri”. “Non è sui porti che bisogna ragionare, ma sulle partenze” chiosa poi Crimi.
Cosa accadrà ora nel Movimento?
Secondo la Stampa, “sembra ormai inevitabile che si andrà verso un organo al vertice con un tasso più o meno ampio di collegialità ”. Si tratterà di una “segreteria, come sembra volere Di Maio, strutturata sui facilitatori e il team del futuro? e una figura sopra tutti?”. Oppure assumerà altre forme?
Per la Stampa si va verso la creazione di un asse tra 4 big, guidato da Paola Taverna, e con il ministro Stefano Patuanelli, Roberto Fico e l’ex fedelissimo di Di Maio Riccardo Fraccaro.
Sarebbe questa la mossa per frenare i desiderata dell’ex capo politico del Movimento 5 Stelle che, secondo diversi giornali, starebbe invece guardando alla sindaca di Torino come successore.
(da “Huffingtonpost”)
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