ARRIVEDERCI A MERCOLEDI’ 18 AGOSTO
…E GRAZIE
Ci prendiamo qualche giorno di ferie, certi che mercoledì 18 agosto vi ritroveremo con noi.
Grazie a voi, il nostro/vostro sito, voce libera nella palude del conformismo politico che ha cloroformizzato la destra sociale nel nostro Paese, ha raggiunto traguardi impensati: migliaia di contatti giornalieri, anche attraverso forum e aggregatori, attenzione dei media, articoli sempre tra i più votati persino su “Tocqueville”, il principale aggregatore dei blog di area, dove pur va per la maggiore l’appiattimento dei berluscones.
Per troppi anni la destra sociale nel nostro Paese è stata solo enunciata, mai vissuta con corenza: per arrivare a essere rappresentata, per dirla alla Buttafuoco, da un sindaco di Roma che a un premio letterario, per non apparire troppo di destra, si vergogna persino di votare per Antonio Pennacchi.
O come chi ha assalito la casa del “Grande Fratello” in nome di “valori” diversi, dipingendo Berlusconi come il male terreno, salvo poi cambiare opinione per poter entrare a Palazzo Grazioli per fare le pulizie e per un posto da assessore al comune di Roma.
O come chi urlava in Tv “Berlusconi le donne le vuole solo orizzontali”, salvo prostrarsi dopo pochi mesi sui cuscini del sultano.
Una cosa ce la concederete: abbiamo spesso anticipato di mesi sommovimenti e stati d’animo che a destra stavano implodendo e che solo la vigliaccheria dei troppo cortigiani voleva tenere nascosta, come la polvere sotto il tappeto.
Scandali e corruzione, interessi e lobbie, mancanza di etica politica e di senso dello Stato, interessi e leggi ad personam hanno caratterizzato un governo forzaleghista, sempre più lontano dal programma del Pdl e dal comune sentire del popolo di destra.
Lo abbiamo ribadito più volte: al governo non c’è una coalizione di destra, ma un raggruppamento aziendalista-xenofono, interessato solo a spartirsi prescrizioni, lodi e potere locale.
Se destra è legalità , socialità , senso delle Istituzioni, rispetto di magistratura e forze dell’ordine, etica politica, lotta alla casta, solidarietà sociale, unità del Paese, amore per la propria nazione, meritocrazia vera, lotta alla corruzione, nulla di tutto di ciò è riferibile all’attuale governo.
E’ poi arrivata l’iniziativa di Fini, volta a far capire che esiste non “un’altra destra possibile”, ma una destra moderna e repubblicana.
Lo ribadiamo, abbiamo lottato venti anni contro Fini a suo tempo, quindi sbaglia indirizzo chi ci accusa di collusione con il “nemico”.
Noi abbiamo come riferimento le idee e i valori, non le persone.
Oggi o si sta con Fini e il suo tentativo di ricostruire una destra repubblicana come in altri Paesi europei o si sta con chi vuole dividere l’Italia, con chi definisce Mangano un eroe, con chi scambia la riforma della giustizia per le leggi ad personam, con chi difende ministri e sottosegretari inquisiti.
Fini è stato oggetto di killeraggio e diffamazione: è il prezzo che hanno pagato anche Boffo, Veronica Lario, Caldoro.
Ora tocca a Bocchino, Menia, Granata: diffamate, diffamate, che qualcosa rimane, dice un vecchio detto.
Soprattutto se si hanno 5 Tg su 6 che ospitano vergognosamente le postazioni dei killer.
I quattro milioni di astensioni meritavano una risposta politica, il calo del 5% dei consensi del Pdl richiedevano una analisi e un’autocritica: nulla, si risponde con i cortigiani appostati al buio, pronti a tirare la coltellata alle spalle.
Un “partito della libertà ” vigilata, con 20 pregiudicati in Parlamento che fa la morale agli altri.
A destra qualcuno ha il torcicollo e vive di rancori antifiniani, senza accorgersi in quale fogna siamo finiti.
Non ci interessa far una battaglia per una persona, ma per delle idee e dei valori. Come abbiamo sempre fatto nella nostra vita, pagando di persona.
Nessuno ci può dare lezioni, da queste parti non esistono lecchini, ma solo uomini e donne libere che pensano al futuro e alla libertà del nostro Paese.
Non sappiamo se Fini saprà essere all’altezza o meno, non ci interessa.
Le battaglie non vanno combattute perchè si è certi di vincerle, ma perchè ce lo impone la nostra coscienza.
A destra si sta così, coerenti con le proprie e idee e per il bene del nostro popolo, difendendo non i privilegi, ma i più deboli, non i corrotti, ma gli onesti.
Chi non la pensa così, è giusto che stia con i servi.
Chi non può pensarla così perchè ha degli interessi personali da tutelare, è giusto che stia coi suoi benefattori.
Chi invece è un uomo libero sa dove collocarsi.
La dignità nella vita non è in vendita, almeno per noi.
Buone vacanze a tutti e un abbraccio soprattutto a chi non le può fare.
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