BEATRICE E LUCIA, TESSERATE LEGA, SPOSATE DA SILVIA, SINDACA LEGHISTA DI MUSILE DI PIAVE: A SALVINI NON RESTA CHE SPARARSI UN COLPO (O FARE DA TESTIMONE)
DOPO LA SINDACA DI ODERZO, ALTRO COLPO LETALE ALL’IPOCRISIA PADAGNA SUI DIRITTI CIVILI…. SALVINI SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI
La Lega Nord è contraria alle unioni gay e ha dato ordine ai suoi sindaci di non celebrare i riti civili in municipio, pena scomuniche politiche.
Ma che cosa accade se ad essere unite, davanti a un’autorità comunale di fede padana sono due donne con la tessera del Carroccio in tasca?
Già , perchè il sindaco Silvia Susanna ha unito Beatrice Giuseppe e Lucia Ducceschi, che attualmente si trovano a Tenerife, ma che fanno sapere di avere la tessera leghista in tasca. Cosa inaspettata in un partito da sempre schierato contro unioni gay e adozioni da parte di coppie omosessuali.
Intervistate dalla Tribuna di Treviso, Beatrice e Lucia hanno dichiarato: “Siamo pronte a scendere in piazza e a protestare”. L’allusione è al rischio di provvedimenti disciplinari della Lega contro il sindaco.
E raccontano la loro storia: “Abbiamo fatto la domanda il 14 luglio scorso quando la legge mancava ancora dei decreti attuativi e del via libera del Consiglio di Stato. Non c’è stato alcun problema per la presentazione. A fine settembre il Comune ci ha chiamato per redigere l’atto preliminare”.
In quell’occasione hanno appreso che il sindaco stesso le avrebbe unite civilmente. “Sabato 1 ottobre il sindaco ha officiato la nostra unione civile con le frasi di rito, aggiungendo i suoi personali auguri”.
E proseguono: “Ci è piaciuta a tal punto la disponibilità e la professionalità di Silvia Susanna che abbiamo deciso di tesserarci con la Lega a Musile. Anche per questo ci dispiace molto per la polemica che si è scatenata. Dalla nostra esperienza possiamo solo dire che in Italia ci vorrebbero molti più sindaci come questi. Ci siamo sentite bene, siamo state accolte con il sorriso e senza pregiudizi. Insomma, siamo state trattate da cittadini di serie A”.
Eventuali punizioni? Se le fanno, siamo pronte, con i nostri amici, a scendere in piazza per protestare”.
A Oderzo il sindaco Maria Scardellato aveva officiato lunedì scorso l’unione di Pasquale e Andrea, che si sono uniti dopo undici anni di convivenza. Ma subito il segretario regionale Gianantonio Da Re aveva dichiarato che nella Lega esistono “principi chiari a precisi” che erano stati contravvenuti dalla Scardellato.
Il segretario di Treviso, Dimitri Coin, si era spinto ancora più in là : “La Scardellato si pone fuori dal partito. Ci saranno sicuramente delle ripercussioni perchè il partito viene prima delle persone”.
Ma il fronte sembra essersi incrinato. Anche perchè lo sponsor politico del sindaco Susanna è Gianluca Forcolin, vicepresidente della Regione Veneto. Che è sceso in campo a difenderla: “Susanna ha la mia fiducia. Io avrei esercitato l’obiezione di coscienza, ma non è obbligatorio”.
Rimane da capire se Salvini deciderà di accogliere la decisione dei sindaci o, al contrario, di epurare chi non ha seguito la linea del partito.
In ogni caso sarà un bagno di sangue elettorale, l’ipocrisia padagna non paga.
(da “Tribuna di Treviso”)
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