BELSITO: “VOGLIO PORTARE LA MIA ESPERIENZA NEL MSI”, ECCO QUESTO ANCORA CI MANCAVA…
“IL MIO MSI SARA’ DIVERSO DA TUTTI I PARTITI”: PARLA IL VICEPRESIDENTE DELLA RIFONDAZIONE MISSINA
Un’ex camicia verde che si candida a far politica sotto la fiamma del “nuovo” Msi e che — guardando a distanza gli ultimi guai in casa Lega con l’arresto di Fabio Rizzi — commenta come «la rivoluzione delle scope» intrapresa contro lui e l’allora “cerchio magico” se «non è finita» di certo a suo avviso si è inceppata.
Francesco Belsito, l’ex tesoriere del Carroccio reso celebre dalle inchieste giudiziarie che hanno decretato la fine della segreteria di Umberto Bossi e oggi vicepresidente della rifondazione missina, spiega così i progetti futuri e rivendica la buona amministrazione del passato.
Belsito, che cosa ci fa l’ex tesoriere del Carroccio nel “nuovo” Msi di Cannizzaro e Proietti?
«È un progetto che viene discusso da tempo con il presidente Cannizzaro e Proietti: mettere in piedi qualcosa di diverso dagli altri soggetti politici. Fare ciò con un soggetto politico, poi, che ha una storia molto importante, che qualcuno — con il congresso di Fiuggi — ha deciso di sospendere, parcheggiando il Msi. Mi hanno chiesto di partecipare, portando la mia esperienza».
Dopo gli scandali e le inchieste che l’hanno vista coinvolta come le è venuto in mente di ritornare ad avere a che fare con la politica?
«Mi sono stancato della politica per gli episodi negativi sui quali aspetto che i giudici facciano chiarezza. La mia posizione è sempre stata interpretata in maniera non veritiera. So di aver lasciato la Lega Nord in una posizione economica con 42 milioni di saldo: cosa che non è mai stata riportata. Il motivo per cui sono rientrato nella scena politica? Questo progetto mi ha realmente colpito».
Come?
«Vogliamo aiutare le piccole e medie imprese, rilanciare il sistema dell’accesso al credito. Intendiamo sostenere quegli italiani che non arrivano a fine mese».
Lo dicono un po’ tutti a destra.
«Aggiungo un’idea. Riabilitiamo i “protestati”. Sono 14 milioni e sono “marchiati”. Riabilitiamoli per far ripartire l’economia».
Capitolo Lega. L’arresto in Lombardia del leghista Fabio Rizzi come lo commenta?
«È un fatto che colpisce la Lega all’interno. Attenzione: è un mondo che non mi appartiene più. L’unica cosa che mi dispiace, però, è il fatto che davanti a persone che hanno sbagliato oggi il movimento arriva in loro difesa. Quando successe il caso delle scope a Bergamo tutti si scagliarono contro di me senza darci la possibilità di spiegazione».
Sta dicendo di essere stato un capro espiatorio?
«L’ho sempre sostenuto e con me tanti altri. Purtroppo non ho avuto mai un confronto con i miei dirigenti. A priori è stato deciso che non dovevamo più fare parte della Lega. E pensare che nel mio mandato non ho mai fatto investimenti perdendo capitale. Lo posso dimostrare».
Rosy Mauro, l’altra grande esclusa, ha commentato le vicende relative al dirigente del Carroccio dicendo che «hanno tradito i valori della Lega».
«Lo condivido. Se i valori della Lega sono quelli della purezza e della trasparenza…. Non si può parlar male di una classe dirigente perchè faceva parte del passato, per poi scoprire che ci sono altri dirigenti oggetto di guai giudiziari».
Insomma, “la rivoluzione delle ramazze” è finita?
«Non lo so. Sicuramente la vicenda di Rizzi ha riaperto una fase dove la battuta sulla “pulizia” riemerge».
Una curiosità : investirà i soldi del suo nuovo partito come ha fatto con quelli della Lega?
«Sfatiamo l’arcano: non c’è alcuna risorsa. Non ci sono soldi nel Msi. Non mi pongo neanche l’ipotesi, non penso ad alcun investimento finanziario extra. Con le poche risorse faremo solo attività politica».
Antonio Rapisarda
(da “il Tempo“)
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