“C’È UN LEGAME TRA IL SUICIDIO DI MIO PADRE E VISIBILIA”: A “REPORT” PARLA MIRKO RUFFINO, FIGLIO DI LUCA, L’IMPRENDITORE CHE INVESTÌ 2 MILIONI DI EURO E SALVÒ LA SOCIETÀ DI DANIELA SANTANCHÈ DAL FALLIMENTO, E SI È UCCISO NEL 2023
“FORSE SPERAVA IN UN RUOLO POLITICO, MA A UN CERTO PUNTO HA CAPITO DI AVER MESSO A RISCHIO TUTTO QUELLO CHE AVEVA COSTRUITO. NE SONO ARCICONVINTO SI È SENTITO USATO”
Report torna a mettere nel mirino la ministra del Turismo Daniela Santanchè e la sua società editoriale Visibilia. L’esponente del governo Meloni rischia già di essere rinviata a giudizio per truffa all’Inps e falso in bilancio, ma la trasmissione diretta da Sigfrido Ranucci nell’inchiesta che andrà in onda domani su Rai Tre si concentra su nuove anomalie nella gestione delle aziende della ministra e soprattutto sul suicidio di Luca Ruffino.
È l’imprenditore che alla fine del 2022 ha salvato Visibilia investendo quasi due milioni di euro […] . […] Il giornalista Giorgio Mottola intervista Mirko Ruffino, il figlio dell’imprenditore conosciuto a Milano come il re delle amministrazioni condominiali.
Dall’ottobre del 2022 il padre inizia a investire in Visibilia e lo fa fino a diventarne azionista di maggioranza. Acquista azioni della società editoriale anche il giorno della morte, il 5 agosto del 2023. Per il figlio «c’è un legame tra il suicidio e Visibilia».
Il giovane Ruffino spiega che il padre forse sperava in un ruolo politico aiutando una ministra, ma a un certo punto avrebbe capito di «aver messo a rischio tutto quello che aveva costruito». Mirko non ha dubbi: «Ne sono arciconvinto — dice — si è sentito usato».
Mirko racconta anche di una riunione avvenuta tra il padre, la ministra Santanchè e il presidente del Senato Ignazio La Russa: «Lui mi aveva fatto vedere una fotografia di un incontro che c’era stato, mi sembra che fosse un sabato, e c’era anche Ignazio La Russa. All’incontro si stava strutturando probabilmente l’acquisto di Visibilia».
La ministra però dice a Report : «Lo escludo ». E il presidente del Senato in una nota alla Rai scrive: «Non ho particolare memoria di questo incontro. Lo stesso Luca Ruffino a Repubblica il 22 luglio 2023 ha detto che “con il presidente del Senato non ho grandi frequentazioni”».
Report insiste sui rapporti tra Santanchè e i La Russa, ricordando che un socio arrivato recentemente in Visibilia, Alberto Compagnoli, ha una società con Marco Osnato, genero del fratello del presidente del Senato, Romano La Russa.
Report poi pubblicherà nella puntata un audio di una riunione tra la ministra Santanchè e i giornalisti di una testata controllata da Visibilia, Pc professionale . Nell’audio la ministra chiederebbe ai dipendenti di lavorare tutti i giorni anche se formalmente in solidarietà (con un pezzo dello stipendio pagato dall’Inps).
«Ho voluto fare questa riunione — dice la ministra in questo audio — perché stiamo riorganizzando tutta la nostra casa editrice. Spero che venerdì firmeremo anche con i tre giornalisti, quelli di Visto . Per farvela breve, stiamo facendo l’accordo dove loro avranno il 50% in meno del loro stipendio ma lavoreranno il 100%».
Infine l’inchiesta di Report racconta i passaggi di denaro tra Santanchè, il compagno Dimitri Kunz e Flavio Briatore nel tentativo di trovare risorse per le società editoriali. Santanchè con Kunz e l’ex compagno Canio Mazzaro «comprano nel dicembre del 2021 una società inattiva, Ginissima, che vendeva scarpe online e di proprietaria di una romena, Gina Banyoc». Una volta acquisita, secondo Report , «in questa scatola vuota vengono inseriti 6 milioni di euro di debiti di Visibilia». Poi Santanchè incassa un milione di euro che mette in Visibilia da Briatore, che acquista le quote della ministra e di Kunz nel Twiga. Per arrivare a questa cifra la struttura balneare viene valutata 15 milioni di euro.
Ma, sostiene Report , «nel 2018 l’imprenditore piemontese la aveva acquistata a 3,9 milioni». Un anno dopo la compravendita di quote del Twiga, Briatore insieme a Kunz prende in gestione lo storico ristorante di Cortina d’Ampezzo, El Camineto. Briatore investe 50 mila euro. Ma qualche giorno fa ha rivenduto le quote per 200 mila euro: a pagarle Kunz e il terzo socio, l’imprenditore kazako Andrey Toporov.
Quest’ultimo legato a Viktor Kharitonin, un oligarca russo. Santanchè da tempo sostiene la costruzione di un eliporto a Cortina: «Poco tempo fa — conclude Report — ha presentato al Comune un progetto per la costruzione di un eliporto l’emissario dell’oligarca russo, Andrey Toporov ».
(da agenzie)
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