CERTOSA DI TRISULTI, IL CONSIGLIO DI STATO SFRATTA I SOVRANISTI DI STEVE BANNON, VINCONO LE COMUNITA’ LOCALI
IL MINISTERO AVEVA PRESENTATO RICORSO, IL MONUMENTO NAZIONALE NON RIMARRA’ NELLE MANI DEI FONDAMENTALISTI
“Il Consiglio di Stato ha deciso. Il seguace di Bannon deve lasciare la splendida abbazia di Trisulti, che non diventerà a questo punto la scuola dei sovranisti de noaltri, che ora al massimo potranno andare in qualche resort di Trump”.
Lo annuncia il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, che in questi anni ha supportato, con interrogazioni parlamentari e partecipando alle varie marce, la protesta delle comunità locali contro la decisione di affidare ad un’associazione legata a Bannon l’Abbazia di Trisulti in provincia di Frosinone, oggetto poi di inchieste giornalistiche e televisive.
Il ricorso al Consiglio di Stato era stato presentato dal Mibact all’indomani della sentenza con cui il Tar di Latina, accogliendo il ricorso della Dignitatis Humanae Institute, aveva deciso di lasciare il monumento nazionale in provincia di Frosinone nelle mani dell’associazione fondamentalista cattolica che rappresenta il braccio politico italiano di Steve Bannon.
Il britannico Benjamin Harnwell, al timone della Dignitas, dopo aver ottenuto l’utilizzo della certosa per diciannove anni, a dicembre 2019 si era visto recapitare una lettera dal dicastero retto dal ministro Dario Franceschini con cui gli veniva ordinato di lasciare il monastero di Collepardo a lungo gestito dai monaci cistercensi “libero da persone e beni”. Tutto dopo che solo due anni prima ne aveva ottenuta la gestione rispondendo proprio a un bando messo a punto da Franceschini.
“Ora finalmente le comunità locali, le associazioni del territorio e lo Stato – prosegue il parlamentare della sinistra – potranno valorizzare questo splendido tesoro del passato nell’interesse della collettività . Grazie a coloro che non si sono arresi in questi anni, al cui fianco abbiamo combattuto in questi anni, in Parlamento e nelle strade di fronte ad un’associazione che non aveva i requisiti per poter prendere possesso di un tale bene. Sono loro che oggi vincono questa battaglia riaffermando la centralità del bene comune e della legalità ”.
“Ora mi aspetto – conclude Fratoianni – che si faccia luce sui troppi aspetti oscuri della vicenda. Intanto festeggiamo.”
(da agenzie)
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