COERENZA LEGHISTA: SALVINI DI CAPI ITALIANI HA SOLO LE MUTANDE DEL MILAN
UN ALTRO COMICO: DA UNA VITA PREDICA “COMPRATE ITALIANO”, MA POI RAZZOLA MALE
Non solo “prima gli italiani”, ma anche “la tutela dei prodotti italiani”: basta con capi provenienti dalla Cina o dall’India che danneggiano il “made in Italy”.
Ormai Matteo Salvini si erge a portabandiera non della Padagna ma del prodotto nazionale e non perde occasione per cambiare felpa a seconda della regione in cui si trova a comiziare.
Quanto alla coerenza, è argomento a lui sconosciuto.
Non solo quindi per aver piazzato le sue due mogli in comune regione senza concorso e per chiamata diretta, ma ora anche per come si veste.
Dopo la scena della felpa francese durante la trasmissione “di Martedi“, Matteo Salvini è stato beccato dall’inviato di Striscia la Notizia, Valerio Staffelli, durante un tour nel quartiere milanese di Lambrate.
Il leader del Carroccio stava uscendo dal commissariato di polizia quando la troupe del Tg satirico lo ha bloccato contestandogli incoerenza tra parole e azioni.
Ne è nato un siparietto con Staffelli ha controllato uno ad uno i capi indossati dal leghista per verificare il paese di produzione.
E fra scarpe Clarks e camicia Marlboro il risultato ha dato ragione a Staffelli, che gli ha consegnato il tapiro d’oro.
Finchè gli elettori abboccano alle sue panzane.
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