COMICHE CENTRODESTRA IN MOLISE: PRIMA LA SFIDUCIA AL PRESIDENTE TOMA (FORZA ITALIA) , POI IN EXTREMIS LA NUOVA GIUNTA SENZA LA LEGA
LA EX LEGHISTA CALENDA PRIMA FIRMA LA MOZIONE CONTRO IL GOVERNATORE, POI ACCETTA UN POSTO IN GIUNTA… UNA CONSIGLIERA DI FDI VOTA CONTRO UNA GIUNTA DOVE C’E’ UN ASSESSORE DEL SUO STESSO PARTITO
Nel caos sanitario e nel caos politico. Accade in Molise, dove il governatore Donato Toma, forzista, si ritrova con un avviso di sfratto sottoscritto da Pd, 5Stelle ma soprattutto da tre esponenti di centrodestra: l’ex governatore Michele Iorio e Aida Romagnuolo di Fratelli d’Italia e da Filomena Calenda, ex leghista.
Undici firme (su 21 consiglieri regionali) e il destino segnato per Toma. Ma a tarda sera ieri, la situazione si ribalta. Toma chiama l’assessore “esterno” alle politiche sociali, il leghista Michele Marone e gli dà il benservito.
Al suo posto entrerà una delle firmatarie della mozione di sfiducia, Filomena Calenda che infatti in un comunicato prontamente scrive: “Il presidente della giunta Donato Toma ha voluto fortemente la mia presenza in questo nuovo esecutivo…”.
La maggioranza sulla carta è salva. Ma il pasticciaccio brutto del Molise è ancora tutto da sbrogliare. Non solo perchè la Lega di Salvini, fatta brutalmente fuori dal governo regionale, dopo avere portato il 12% di consensi, difficilmente sarà disposta a soccombere.
Non solo perchè Giorgia Meloni si ritrova con un partito spaccato e che fa due parti in commedia: sfiducia una giunta in cui c’è pure un suo componente. Ma soprattutto perchè il Molise è al collasso dal punto di vista sanitario.
Vittorino Facciolla, consigliere regionale del Pd e anche segretario dem, dà i numeri drammatici della situazione: “La sanità regionale è al collasso, con la più alta percentuale d’Italia di terapie intensive impegnate, ben il 57%, con un numero spaventoso di deceduti, oltre 400, rispetto alla popolazione, con la più alta percentuale d’Italia di malati trasferiti in Rianimazione in ospedali di altre regioni, con un piano vaccinale in cui ci sono somministrazioni a soggetti che non si capisce quali diritti abbiano… e adesso il caos politico. Basta”.
Rincarano i 5Stelle: “Allo sfacelo della gestione della sanità regionale, alla totale assenza di programmazione, al clima di tensione crescente tra i cittadini ha contribuito anche l’inadeguatezza di Donato Toma. Inadeguatezza politica e tecnica visto il suo ruolo al vertice della Protezione civile”.
E fino a ieri l’ex governatore Iorio alla tv Telemolise dichiarava: “ La gestione della sanità è il motivo principale, se non esclusivo, che mi ha portato a firmare la mozione di sfiducia. C’è bisogno di cambiare passo, metodo e gestione di tutto quello che è avvenuto nell’emergenza Covid”.
Su questa stessa lunghezza d’onda anche la Calenda, che parlava in un post su Facebook: “Torniamo a casa prima che sia troppo tardi per guardarci allo specchio”.
Il Pd e i 5Stelle aspettano che la mozione di sfiducia a Toma sia mesa in calendario. La capogruppo dem in consiglio regionale aveva detto: “La disfatta politica del centrodestra è il primo barlume di speranza per il futuro del Molise. C’è ormai un cartellino rosso sulla gestione politica, amministrativa e sanitaria della maggioranza guidata da Toma”.
Rincara il leader di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni: “Il Molise soffre pesantemente il dilagare della seconda ondata di contagi da Covid: la crescita di contagi, ricoveri e decessi a causa è aggravata dalla preesistente condizione di crisi, funzionale ed economica, del servizio sanitario regionale”.
Dalla giunta regionale intanto una laconica dichiarazione: crisi risolta, Filomena Calenda in giunta. Ma in realtà il caos molisano è servito.
(da agenzie)
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