CON IL MINISTRO 61 PARLAMENTARI MA APPENDINO SI SFILA
DEI 61 PARLAMENTARI SCISSIONISTI, SOLO 21 SONO AL SECONDO MANDATO… IN ARRIVO ANCHE AZZOLINA E FRACCARO
Sessantuno parlamentari in meno, d’un colpo. Il giorno dopo il big bang degli scissionisti dimaiani, il Movimento si ritrova con le truppe precisamente dimezzate rispetto ai 333 eletti conquistati grazie allo storico exploit alle Politiche 2018.
Ben 51 deputati e 10 senatori hanno mollato il leader Giuseppe Conte, per passare a Insieme per il futuro e ai nuovi gruppi parlamentari dei fedelissimi del ministro degli Esteri, che, arrivato ai vertici istituzionali dopo una scalata populista, da tempo ha cambiato radicalmente pelle virando verso il campo moderato e della responsabilità.
Questo nuovo profilo, diventato sempre più marcato dopo l’invasione russa, in contrapposizione a quello del ritorno alle origini «duro e puro» di Conte, è stata la chiave decisiva per convincere le truppe a seguire il ministro. E pallottoliere alla mano, in questa diaspora grillina, non sembra nemmeno avere influito lo stop al terzo mandato imposto dal fondatore «Beppe»: dei 61 scissionisti, ben 40 sono al primo mandato.
Dopo l’addio annunciato prima al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e poi a favore di telecamere, ieri la nuova creatura politica del ministro ha incassato le adesioni di due eurodeputate: Daniela Rondinelli e Chiara Maria Gemma.
A breve, nonostante i registi dell’operazione neghino una campagna acquisti, potrebbero arrivare anche l’ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e l’ex sottosegretario a Palazzo Chigi Riccardo Fraccaro.
Mentre l’ex sindaca di Torino Chiara Appendino, entrata nella girandola dei nomi, chiude di netto: «Di Maio e diversi parlamentari hanno fatto una scelta che non condivido assolutamente, ma che non cancella quanto fatto e vissuto insieme in tutti questi anni. Che, nel bene e nel male, ci ha portato ad essere ciò che siamo».
(da il Corriere della Sera)
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