“CONFERMARE LA CONDANNA A BERLUSCONI MA L’INTERDIZIONE VA RIDOTTA DA 5 A 3 ANNI”: LA RICHIESTA DEL PROCURATORE GENERALE
“SONO PRESENTI TUTTI GLI ELEMENTI DEL REATO, MA LA SANZIONE ACCESSORIA E’ TROPPO ALTA”
Prima giornata dell’udienza in Cassazione del processo Mediaset, che vede tra gli imputati Silvio Berlusconi, condannato in appello per frode fiscale a 4 anni di reclusione e all’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici.
LA REQUISITORIA DEL PG
Al termine della sua requisitoria il sostituto procuratore generale della Cassazione, Antonio Mura ha chiesto al collegio di rigettare tutti i ricorsi, confermando così le condanne per gli imputati, tra cui appunto l’ex premier.
Quindi quattro anni di reclusione per Berlusconi, tre anni e otto mesi per l’ex manager di Mediaset, Daniele Lorenzano, tre anni per il produttore cinematografico Frank Agrama e a un anno e due mesi per l’ex manager Mediaset, Gabriella Galetto.
Una richiesta motivata perchè nella vicenda Mediaset “sono presenti tutti gli elementi costitutivi della fattispecie di reato di frode fiscale ascritta agli imputati”.
Ferma la pena della reclusione discorso diverso sull’interdizione dai pubblici uffici. “Occorre ricondurre questa sanzione accessoria ai termini di legge” – è la richiesta del pg della Cassazione.
Ossia ridurla, nel caso dell’ex premier, da 5 a 3 anni.
Richiesta analoga per Lorenzano. “Era un errore palese”, ha commentato l’avvocato di Berlusconi, Franco Coppi.
Per il resto, nelle sue conclusioni, Mura ha sottolineato che l’ex premier “è stato l’ideatore del meccanismo di frode fiscale” al centro della vicenda giudiziaria, visto il suo “controllo perdurante su Mediaset”.
Quanto allo svolgimento del processo, secondo il pg, “le regole di legge sono state rispettate e non c’è contrasto con i principi del giusto processo”.
All’inizio del suo intervento il rappresentante dell’accusa si era invece soffermato sul grande clamore attorno al procedimento giudiziario.
“Questo è un processo carico di aspettative e che suscita passioni ed emozioni esterne che sono manifestazione del libero dibattito e della vita democratica – ha sottolineato Mura -, ma aspettative e passioni devono rimanere confinate fuori dallo spazio dell’Aula giudiziaria”.
LA RELAZIONE INTRODUTTIVA
In apertura si era svolta, invece, la relazione introduttiva della causa del consigliere Amedeo Franco, durata due ore e mezza. “E’ stata una relazione completa e Impeccabile. Non si può dire nulla. Ha ripercorso le diverse fasi della questione”, ha commentato il difensore dell’ex premier, Franco Coppi.
“Puntiamo all’assoluzione”, ha aggiunto il legale, “a un annullamento radicale della condanna”
COPPI PREVEDE TEMPI LUNGHI
“Non escludo che il verdetto possa arrivare anche giovedì” ha detto Coppi disegnando un pronostico sui tempi: “Prevedo tempi abbastanza lunghi”.
Leave a Reply