CONTESTA BERLUSCONI E LE SQUADRACCE DEL PARTITO DELL’AMORE VOGLIONO LINCIARLO
POI FINISCE IN FARSA: L’ESAGITATA CHE VOLEVA LA MORTE DEL REIETTO VIENE A SUA VOLTA TACCIATA DI “COMUNISTA INFILTRATA” E ALLONTANATA… UNA TERZA POVERACCIA CHE CHIEDEVA L’ABOLIZIONE DI EQUITALIA SPINTA FUORI… POI ALL’ORA DI CENA I BUONI BORGHESI SONO TORNATI A CASA A CONTARE I SOLDI SOTTO IL MATERASSO
Il contestatore era uno solo, armato di aeroplani di carta.
Ma alla fine, ad essere cacciati dalla convention milanese del Pdl sono stati in tre. Berlusconi e Maroni sul palco, a parlare di sprechi, risparmi, tasse.
La sala del Fieramilanocity gremita di militanti di centrodestra.
“Ci hai rovinato tu”, grida un uomo dal centro della platea, lanciando areoplanini di carta in direzione dei due leader.
Immediatamente le forze dell’ordine lo scortano fuori, mentre i sostenitori del Cavaliere inveiscono contro il “disturbatore comunista”.
“Il solito juventino“, chiosa Berlusconi dal palco.
L’individuo viene sottratto alla rabbia degli azzurri. Una elettrice in particolare, minaccia di morte lui, Monti e Bersani.
La stessa, ancora agitata, rientra in sala. Ma il suo vociare disturba gli astanti, che la prendono per una nuova disturbatrice.
“Comunista”, le gridano mentre lei cerca di spiegare che è una fervida berlusconiana. Non le credono.
“Puttana, fuori”, insiste il pubblico di Silvio.
Ancora una volta è la polizia ad intervenire, portandola fuori.
Quando finalmente pare tutto finito, ecco che un’altra signora viene allontanata.
“Ho chiesto di chiudere Equitalia, che mi ha rovinato”. Ma evidentemente in sala ormai bastava alzare la voce.
E allora fuori uno, fuori, due, fuori tre.
Franz Baraggino
(da “il Fatto Quotidiano“)
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