DA QUANDO TRUMP E’ FUORI DA TWITTER CROLLO VERTIGINOSO DELLE FAKE NEWS
LO STUDIO DI ZIGNAL LABS, SOCIETA’ SPECIALIZZATA: MENO 73% DI BUFALE
Non è un caso. Dopo la decisione di Twitter di sospendere l’account di Donald Trump (e di molti sostenitori delle strampalate teorie QAnon), sul social dell’uccellino si respira un’aria ben diversa.
Uno studio di Zignal Labs, una compagnia che si occupa di media intelligence, ha evidenziato come nella sola prima settimana del blocco delle attività social dell’ormai ex numero uno della Casa Bianca, l’ecosistema della piattaforma abbia registrato un notevole calo di fake news.
Ovviamente il riferimento è puramente rivolto ai fatti made in USA. Ma questo indica anche come l’ex Presidente degli Stati Uniti fomentasse i suoi sostenitori con bufale e altro.
L’intero rapporto — che mette a confronto la scorsa settimana e quella precedente in cui non c’era il ban Twitter Donald Trump — è stato pubblicato dal Washington Post, e fa particolare riferimento alla più grande bufala sostenuta negli ultimi mesi dall’ex Presidente USA e dai suoi sostenitori, adepti della dottrina QAnon: le elezioni truccate, i voti illegali, le frodi elettorali e i voti distrutti (ovviamente quelli in favore dell’ex candidato Repubblicano).
Notizie false, come confermato dai tantissimi ricorsi respinti (perchè sostenuti da alcuna prova) dalle varie Procure in lungo e largo negli Stati Uniti.
E così dopo il ban Twitter Donald Trump — e di altri seguaci di QAnon — l’ecosistema del social dell’uccellino ha raggiunto un microclima più ordinato e — soprattutto — più incline alla realtà dei fatti. In una settimana è stato segnato un -73% di tweet che fanno riferimento alla fake news delle frodi elettorali e la gran cassa social-mediatica dell’ex numero uno della Casa Bianca ha smesso di alimentare teorie cospirazioniste e del complotto contro di lui.
(da agenzie)
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