DELLA CANANEA CONTRARIO ALLE ELEZIONI E FAVOREVOLE A UN GOVERNO A TEMPO
IL GIURISTA INCARICATO DA DI MAIO SMENTISCE IL M5S: “NON E’ VERO CHE IL PROPORZIONALE E’ UN MALE, BISOGNA AVERE LA VIRTU’ DEL NEGOZIATO E DEL COMPROMESSO IN POLITICA”
Di Maio dice che è possibile votare già in estate, è cosi?
“Sotto il profilo giuridico ha ragione, ed è legittimato a chiederlo. Ma è pur vero che occorre tenere conto della praticabilità delle norme”, “nella storia repubblicana non c’è il precedente di una legislatura interrotta dopo pochi mesi. E le prassi hanno una loro rilevanza nelle scelte del Capo dello Stato”.
Lo sottolinea, in un’intervista a La Stampa, il professor Giacinto Della Cananea, incaricato di Di Maio di studiare le convergenze programmatiche tra il Movimento 5 Stelle e Pd e Lega. “Sono uno studioso delle istituzioni pubbliche – precisa -, non al servizio di un partito. Ho condiviso un’impostazione di metodo, individuando un percorso, ma resto indipendente”.
Per il docente ‘arruolato’ dai Cinque Stelle, non è il caso di correre subito a nuove elezioni, anche perchè “è difficile immaginare che la macchina pubblica sia in grado di organizzare il voto all’estero in meno di due mesi”.
Della Cananea osserva che “un governo politico è preferibile. Ma se l’accordo non c’è, e interrompere la legislatura è una scommessa pericolosa”, un governo di tregua “può essere una strada”.
Ma esclude che un governo di questo tipo possa mettere mano alla legge elettorale: “ci potrebbero essere ripercussioni sulla tenuta stessa della maggioranza”.
Se si rivotasse con questa legge cosa succederebbe?
“Se guardiamo a quanto accaduto in altri casi di Paesi in cui si è rivotato in tempi stretti con il proporzionale, in Spagna e Grecia, i rapporti di forza non sono cambiati. Ciò detto escludo che i sistemi proporzionali siano un male in sè. Non va demonizzato il concetto di “consociational democracy”: in esso ci sono le virtù del negoziato e del compromesso. Pochi anni fa persino in Gran Bretagna, patria del maggioritario, dovettero accettare un governo di coalizione”.
(da “Huffingtonpost”)
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