DEPUTATI IN FERIE PER 38 GIORNI PER CONSENTIRE A SALVINI DI SCAPPARE DALLA MOZIONE DI SFIDUCIA
QUANDO I GRILLINI GRIDAVANO ALLO SCANDALO PER LA SOSPENSIONE ESTIVA E CHIEDEVANO DI LAVORARE ANCHE A FERRAGOSTO
Dopo l’ultima seduta prima delle ferie estive i deputati potranno godere di 38 giorni di ferie, avvicinandosi al record di vacanze più lunghe detenuto dalla scorsa legislatura, in particolare nell’estate 2017 quando le ferie di deputati e senatori toccarono quota 40 giorni.
L’Aula di Montecitorio tornerà a riunirsi lunedì 9 settembre, e l’ordine del giorno sarà la riforma costituzionale per ridurre il numero dei parlamentari.
Le Commissioni, invece, riprenderanno i lavori una settimana prima, il 2 settembre.
Il record opposto, ovvero di vacanze sobrie, si è verificato nel 2013 quando i giorni di sospensione furono solo 27.
L’Aula del Senato, invece, sarà ancora impegnata con tre sedute per l’approvazione definitiva del decreto Sicurezza bis e le mozioni sulla Tav. Palazzo Madama chiuderà i battenti da giovedì 8 agosto.
Il lungo periodo di sospensione ha suscitato la reazione delle opposizioni. “Si doveva consentire a Salvini di continuare a scappare dal Parlamento. Così hanno deciso di interrompere i lavori prima del consueto. E sono gli stessi che gridavano nel passato contro le ‘ferie’ dei deputati”.
“È una precisa esigenza di questa maggioranza – dichiara il deputato questore Gregorio Fontana – di non parlare di qualche cosa che mandi a pezzi l’attuale assetto politico che tiene in piedi il governo. Penso che Lega e M5S siano ben contenti di questo periodo di ferie”. “Una volta – ricorda Fontana – i grillini quando erano all’opposizione gridavano allo scandalo quando c’era la sospensione estiva e chiedevano di lavorare anche a Ferragosto. Invece adesso che sono al governo hanno cambiato idea”.
Se l’anno in corso può essere considerato l’anno delle ferie record della XVII legislatura, il 2013 va ricordato invece come l’anno della “sobrietà “, con soli 27 giorni di ferie per deputati e senatori, che diventano ancor meno se si calcola il rientro nei Palazzi per le sedute delle commissioni, che di norma riprendono l’attività almeno una settimana prima delle due Assemblee. Del resto, il 2013 è stato un anno di passaggio, con l’avvio della nuova legislatura e sotto la guida a palazzo Chigi di Enrico Letta, dopo il rigore e l’austerità impresse dal governo Monti.
Sempre ripercorrendo i calendari di Camera e Senato, si può notare come la durata delle ferie estive dei parlamentari abbia subito un andamento per così dire in crescendo. Nell’estate del 2014 deputati e senatori si sono goduti il meritato riposo per 30 giorni: i lavori del Parlamento si conclusero l’8 agosto, con il primo via libera del Senato alle riforme costituzionali del governo Renzi, riprendendo l’8 settembre sempre con l’avvio dell’iter parlamentare delle riforme alla Camera.
Nel 2015 i giorni di ferie salgono a 35 (sempre considerando solo la ripresa delle sedute delle due Aule, e non anche l’avvio dei lavori delle commissioni), con il ritorno al lavoro l’8 settembre.
Due anni fa, nel 2016, i giorni di ferie crescono ancora arrivando a toccare quota 38 giorni, con ripresa dell’attività il 12 settembre per la Camera e il 13 settembre per il Senato. Si arriva così al record del 2017, con la cifra tonda di 40 giorni di ferie.
(da agenzie).
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